IL PRATO DEI TUOI OCCHI

Capitolo 2

Le lezioni sono ufficialmente finite. Raggiungo il mio armadietto e trovo Kendall e Brooke di fianco a me <<ciao ragazze, come è andata la giornata?>> chiedo. All'improvviso mi trascinano verso il bagno <<ehi ma che fate?>>, <<shh>> mi riprende Brooke. Ci chiudiamo in un bagno e mi rivolgono uno sguardo strano <<cosa?>> chiedo <<sul serio? te la fai con Dylan?>> mi domanda Kendall <<ma cosa ti passa per la testa? secondo te me la faccio con uno così?>> si guardano e poi Brooke continua <<vi hanno visti tutti oggi>> Kendall la interrompe <<stanno girando voci su voi due>>, <<cosa?!>> esclamo interrompendola, anche se era più un'urlo che un'esclamazione <<no, no, no non state capendo>> prendo un respiro <<lui mi ha fatto cadere a terra gli appunti, così glieli ho fatti raccogliere, in modo non molto scherzoso, lui li ha presi e si è messo a correre, tutto qui, nulla di più>> sto finendo il fiato <<okey, okey, calmati Chloe>> mi tranquillizza Kendall. Faccio dei respiri profondi. Mi sto agitando troppo per nulla. <<comunque non è successo nulla, non so cosa si stiano inventando, ma credetemi che mai, me la farei con lui>> affermo <<va bene stai tranquilla>> mi rassicura Brooke <<nel caso succedesse qualcosa c'è lo diresti vero?>> mi chiede Kendall con un sorriso trano stampato in volto <<Kendall!>> la riprendo. Usciamo da quel bagno dopo la nostra "chiacchierata" e ci salutiamo con un bacio sulla guancia. Oggi, così come domani, finisco lezione all'ora di pranzo, mentre tutti gli altri giorni mi toccherà pranzare nella mensa scolastica. Arrivo al parcheggio e vedo mio fratello incazzato nero che mi guarda appoggiato alla moto <<ciao>> provo a parlargli, anche se so che non si calmerà. Non mi risponde, si mette il casco e sale in moto, lo stesso faccio io.

Arriviamo a casa e ordiniamo 2 pizze dato che mamma e papà lavorano fino tardi. Non mi rivolge più la parola così provo a smorzare la tensione <<guarda che con Dylan, non è successo nulla>> parlo in maniera rilassata ma ecco che lui alza la voce <<sul serio?! Ero con i miei amici, mi giro e vedo Dylan correre per il corridoio, ridendo, che sparpaglia fogli e tu dietro di lui che corri. Cosa dovrei pensare? Che poi non è la parte scioccante, vi seguo e vi trovo ad un palmo l'uno dalla faccia dell'altro sulla terrazza! Ripeto nel caso tu non capissi, cosa dovrei pensare?!>> è diventato rosso dalla rabbia <<lo sai che Dylan mi sta sul cazzo, non dovresti pensare a niente>> concludo.
Da lì in poi diciamo che ci siamo 'sciolti', abbiamo mangiato, guardato un po' di tv e ora mi trovo a finire di studiare le ultime pagine di storia.
Finito di studiare ascolto un po' di musica e mi rilasso. Mi viene da ridere se ripenso a come Dylan mi abbia fregato nella corsa, poi però mi riprendo ricordandomi che lui è il nemico non un alleato. Mi squilla il telefono: Kendall.

DYLAN'S POV
Oggi quella ragazzina devo dire che mi ha dato filo da torcere, cosa che disprezzo ammettere ma è così. Ho ripesato più volte a lei durante il corso della giornata, ma devo smetterla. Oggi ci sarà un party al settantasette, non ho troppa voglia di andarci ma perché no, donne, alcool e sicuro ci sarà qualcuno che vorrà la droga e sanno che solo io posso avercela. Si, a volte mi capita di spacciare anche se ho più soldi di tutta la città messa insieme ma quella roba non la tocco nemmeno morto. Venderla è un conto, usarla è un'altro. Mi squilla il telefono: Piper. Rifiuto. Mi chiedo ancora perché le ho dato il mio numero di cellulare, che stupido. Io, Luke e Blake entriamo nel locale già colmo di gente. Un tempo mi piaceva tutto questo, ora un po' meno. Sempre la stessa cosa gente ubriaca, drogati, sudore... bella merda. Mi siedo su un divanetto mentre gli altri due vanno alla ricerca di qualche stupida donna che rimanga abbindolata dalle loro parole. Inizia il lavoro, stringo la mano con un po' di gente per passare loro la droga, me ne vado un po' più in là rifaccio quei gesti, e così via. Siamo a metà serata quando i miei occhi incrociano quelli di ghiaccio, di una certa ragazzina arrogante. Sta sera ha messo un vestito troppo corto per i miei gusti, ma tanto non dovrebbe importarmi vero? Certo che no, così mi alzo e vado a bere qualcosa di forte per evitare di fare cazzate.

CHLOE'S POV
Entriamo nel locale e ci sediamo su un divanetto per stare comodi. Ovviamente pure Jake doveva esserci, non si sa mai che alla povera sorellina debba succedere qualcosa. Sento il filo che ci collega tirare così alzo gli occhi e incontro subito i suoi che mi squadrano dalla testa fino ai piedi. Faccio finta di nulla e mi accomodo. E' seduto qualche divanetto più in la rispetto a noi e sono scioccata nel non vederlo accompagnato da nessuno.
Come non detto, ecco Piper che gli si siede in braccio. Inizia un bacio molto passionale tra loro, lui la prende per il braccio e se ne vanno da qualche parte. Non capisco come lei faccia a ed essere trattata così, come un gioco, un divertimento. Io non ce la farei mai, ha una dignità, sono una donna ed esigo di essere rispettata non trattata come un nulla. Le ragazze mi invitano a ballare, togliendomi dalla testa i pensieri e io come posso rifiutare. Balliamo e cantiamo a squarciagola per ore fino a che non mi tocca andare in bagno <<ragazze arrivo, vado in bagno>>, <<ti accompagniamo?>> chiedono <<no tranquille>> rispondo.
Mi fiondo in bagno, appena finito esco a appena apro il rubinetto per lavarmi le mani, un uomo di peso mi sbatte contro in muro alle mie spalle. Un'odore di sigarette misto alcool mi invade le narici. Che schifo. Mi inizia a toccare le cosce e mette il suo viso nell'incavo del mio collo. Sono completamente immobile non so cosa fare, mia madre mi ha insegnato come difendermi ma sono talmente sotto shock che nemmeno un muscolo del mio corpo si muove. È come se fossi paralizzata. Voglio muovermi ma non ne ho la forza. Ho seriamente paura. Ma dov'è mio fratello quando serve? Urlo.

ANGOLO AUTRICE

Vi lascio con la suspance. Domani esce il 3 capitolo. Spero la storia vi piaccia.

BUON PROSEGUIMENTO