IL PRATO DEI TUOI OCCHI

Capitolo 7

<<dove mi porti?>> gli chiedo <<non dormirai a casa tua, è troppo pericoloso>> mi dice lui. Di solito dopo una festa sia io che mio fratello stiamo a casa dei nostri amici quindi non credo mi chiederà qualcosa. Decido lo stesso, di chiamare Brooke per dirle di coprirmi <<ciao Brooke, io oggi dormo da un'amico mi copri con mio fratello?>> alla parola "amico" Dylan fa uno strano movimento, poi si ricompone <<tranquilla>> mi dice Brooke un po' ubriaca. Mi assicuro che non sia troppo brilla per arrivare a casa, la saluto e chiudo il cellulare mentre la sua voce risuona nella macchina <<amico eh?>> mi dice alternando lo sguardo fra me la strada <<cosa le avrei dovuto dire>> gli rispondo guardando il suo profilo. Non mi risponde e alza il volume della musica per coprire quel silenzio.

Finalmente arrivati a casa sua, entriamo in salotto e trovo Grace al tavolo da pranzo che guarda il suo telefono. Quando mi nota mi corre incontro e mi abbraccia <<ciao Chloe!>> dice entusiasta <<ciao bellezza>> le rispondo. Ci stacchiamo da quell'abbraccio e si rivolge a Dylan <<la porti sta sera vero?>> gli chiede. Lui mi guarda e le risponde <<certo>>. Dove mi deve portare, un altro gala? Devo ammettere che mi è piaciuto lo scorso però sinceramente è passato troppo poco tempo, rischierò di annoiarmi sta volta <<dove si va?>> chiedo guardando nella sua direzione <<al luna park>> mi risponde Grace elettrizzata. Adoro i luna park, penso siano la cosa più bella mai esistita sulla Terra. Bambini che urlano felici, giostre, zucchero filato... Sembra di stare in un'universo parallelo. Grace mi prende per la mano e mi trascina in camera sua <<ti devo raccontare un po' di cose...>> mi dice mentre entrambe ci sediamo sul letto <<dimmi tutto>> la conforto <<ti ricordi il ragazzo del gala?>>, <<certo che me lo ricordo>> le rispondo <<ecco, è da alcuni giorni che ci scriviamo in continuazione e gli ho chiesto se volesse venire oggi con noi, e ha detto di sì>> mi parla con in volto l'espressione di una bambina esaltata nel fare qualcosa e con un sorriso che le parte da un'orecchio e finisce all'altro. Le parlo io <<che bello, sono davvero contenta per te>> le dico abbracciandola <<c'è solo un problema>> mi dice staccandosi <<Dylan non lo sa>> conclude. Questo è davvero un grande problema, lui è sempre stato molto protettivo con me, figuriamoci con la sorella <<vaglielo a dire ORA>> la rimprovero <<la situazione peggiorerà, vai ora, ti aspetto qui>> mi guarda negli occhi spaventata ed esce dalla stanza. La sento scendere per le scale e borbottare con il fratello.

Qualche urlo si alza nella stanza ma dopo qualche secondo eccola di ritorno <<fatto>> mi dice <<avete litigato?>> le chiedo <<no, le solite fesserie. Crede che sia pericoloso e blah blah blah. Staremo tutti insieme quindi non succederà nulla. Come sempre mi sono fatta rispettare, qualche urletto e torna a cuccia>> conclude <<brava, così si fa>> le dico <<però ora ci prepariamo>> mi tira il braccio per farmi alzare dal letto. Anche questa volta mi trucca in modo leggero, io mi arriccio i miei capelli già ondulati e lei mi presta dei vestiti che siano più eleganti di una felpa e dei pantaloni della tuta. Più o meno portiamo la stessa taglia quindi mi presta un paio di jeans e un top nero con le bretelle fantastico <<sei bellissima>> le dico guardandola <<sei tu la bella fra le due>> mi risponde. Prendiamo le nostre borsette e scendiamo le scale. Raggiungiamo il salotto dove sono già tutti pronti <<andiamo?>> dice Thomas rivolgendosi ad Aaron che mi guarda in cagnesco <<certo>> risponde lui. Raggiungo Dylan e lo predo per il braccio mentre raggiungiamo la macchina <<sei troppo scoperta per me>> dice nemmeno guardandomi <<io invece mi trovo bene, non ti deve interessare come mi vesto>> dico con un po' di cattiveria. Mi ha ferito questa cosa. Non mi sono preparata per sentirmi dire che non sto bene vestita così <<non ho detto che non stai bene>> mi dice lui leggendomi nella mente.