CHLOE'S POV
Siamo saliti in macchina e in veramente poco siamo arrivati al parcheggio del ristorante. Durante il viaggio mi stavo sentendo male dallo spavento che ho preso e anche Dylan provava lo stesso.Appena siamo scesi dalla macchina abbiamo notato Aaron accovacciato a terra che si stringeva la testa e Grace vicino a lui che cercava di rassicurarlo. Corro da lei mentre Dylan parla con il fratello. Ha tutto il mascara colato e trema dalla paura <<Aaron che hai?>> gli chiede <<vogliono uccidermi>> risponde sofferente <<chi? chi ti vuole uccidere?>> domanda Dylan preoccupato <<loro>>.
Delle sirene si fanno sentire e in pochi attimi Aaron è su una barella diretto in ospedale che si continua a dimenare come un matto.Grace, Dylan ed io seguiamo l'ambulanza e dopo circa dieci minuti arriviamo. Grace nel frattempo ha chiamato Thomas che sta arrivando e William che però sta facendo una riunione e ha spento il telefono.
Percorriamo rapidamente i corridoi d'ospedale riempiti solo da una luce bianca accecante.
Aaron viene portato a fare dei controlli mentre a noi tocca rimanere in sala d'attesa.
Appena ci sediamo entra Thomas che abbraccia la sorella mentre io e Dylan ci guardiamo e facciamo lo spesso <<ho paura>> dico sussurrando nell'incavo del suo collo <<anche io>> ammette sospirando. Mi accarezza la nuca e lascia un bacio sulla mia testa.Ci siamo tenuti la mano per tutta l'ora fino a che finalmente il dottore non ci ha raggiunto <<siete gli ospiti di Aaron Parker?>> chiede. Annuiamo e sembra pensieroso <<Aaron non ha preso le pillole che gli sono state prescritte dallo psicologo per la sua malattia e le voci che ha nella testa gli stanno sempre di più iniziando a condizionare la vita. Se continua a non prenderle non sarà facile. Vi prego di assicurarvi che le prenda. Stanza 55>> conclude lasciandoci.
Raggiungiamo velocemente la sua camera e lasciamo entrare prima Thomas e Grace. Dopo circa venti minuti escono ed è il nostro turno. Aaron è disteso sul lettino, attaccato a diversi macchinari che non fanno altro che emettere suoni. È veramente uno straccio. Ci avviciniamo e gli prendo la mano <<perché non hai preso le pillole?>> è l'unica cosa che riesco a chiedergli ma mi assicuro di farlo con voce pacata e non in modo aggressivo <<perché mi sento un drogato. Le ho prese la prima settimana e non ero mai cosciente di cosa stessi facendo. Non mi facevano sentire le voci ma non riuscivo a sentire nemmeno me stesso>> sospira.
Dylan lo guarda solamente e decide di andarcene e di lasciarlo riposare. Lo saluto e usciti, sulla porta, vediamo che sarà rilasciato fra due giorni.Il giorno seguente è stato un po' difficile ma mi è toccato andare a scuola. Arrivata Noah mi stava aspettando <<buongiorno>> dice sorridendo <<buongiorno>> rispondo visibilmente stanca <<che hai?>> domanda <<lascia stare è una storia lunga>> replico cercando di fargli capire che non voglio parlarne <<ci vediamo dopo lezione?>> chiede cercando di farmi stare meglio <<oggi non posso proprio, un'altra volta?>> affermo. Lui annuisce e mi saluta per andare a lezione mentre io ho ancora qualche minuto. Arrivo davanti al mio armadietto quando Dylan, Luke e Blake mi si parano davanti come ai vecchi tempi. Lui si ferma con me mentre gli altri due proseguono lungo il corridoio. Mi bacia e accarezza i miei capelli spostandomeli dietro l'orecchio <<come ti senti?>> domanda <<male, sono ancora in pensiero per Aaron>> faccio per aprire il mio armadietto quando di colpo lo richiudo subito perché qualcosa di raccapricciante colpisce il mio sguardo <<ma che cazzo...>> fa Dylan spostandomi da lì e osservando l'interno della porta del mio armadietto. Cerco di guardare di nuovo e noto una scritta rossa "blood" di colpo mi viene da vomitare perché solo ora capisco che è stata scritta con del sangue. Cerco di trattenermi <<io li ammazzo questi figli di puttana>> ringhia Dylan <<ma come fanno a sapere qual è il mio armadietto?>> domando <<perché è qualcuno dentro la scuola non da fuori>> mi risponde lui <<dopo aver preso quelli che ti seguivano qualche sera fa li ho tenuti in ostaggio per un giorno e ho cercato di capire chi fossero e cosa volessero e sui loro polsi ho notato una specie di spirale incisa sulla loro pelle che non era tatuata ma era come un marchio fatto con un ferro rovente>> respira profondamente. Lo guardo e nei suoi occhi vedo il terrore. Di colpo mi abbraccia e in maniera molto silenziosa mi dice <<non voglio perdere anche te>> in modo talmente impercettibile che quasi nemmeno lui ha sentito la sua voce. Lo abbraccio infilando le mani fra la sua maglietta e la felpa. Inspiro il suo profumo e ci salutiamo.
Concluse le lezioni è ora di pranzo e mentre raggiungo la mensa qualcuno che non vedevo da tanto tempo si fa avanti <<Chloe, cara, come stai? è da tanto che non ci vediamo>> mi parla alle spalle Piper. Decido di girarmi a guardarla <<stavo bene così>> rispondo sorridendo in modo falso <<ho notato che tu e Dylan siete diventati... come si può dire... intimi>> continua sicura facendo finta di star dimenticando le parole giuste che sicuramente si è studiata poco prima <<e c'è qualche problema?>> domando. Di colpo mi si avvicina e prendendomi per il collo mi sbatte contro gli armadietti provocando un tonfo che riecheggia per il corridoio. Infilza le sue lunghe unghie finte nella pelle della parte iniziale del collo <<cos'è? non ti è bastato il colpo al naso in mensa? ne vuoi un'altro?>> dico sorridendo, non vedo l'ora di strapparle i capelli. È la persona che più mi da sui nervi del mondo. La osservo per altri secondi e mentre alzo la mano per tirarle i capelli qualcuno la sposta e mi solleva in aria <<volevi spaccarle la testa? ma sei impazzita?>> mi rimprovera Dylan mentre sono sulle sue spalle <<sinceramente si e lo avrei fatto con piacere>> rispondo. Arrivati davanti alla porta della mensa gli chiedo <<mettimi giù>>, <<no, ti porto fino al mio tavolo>> mi risponde lui <<no, dai, è imbarazzante>> continuo. Apre le porte della mensa con un calcio e il silenzio cala. Evito di guardare in giro e mi accascio ancora di più su di lui per lasciarmi risucchiare dall'imbarazzo <<me la paghi questa>> gli dico. Arrivata al suo tavolo mi mette giù e mi fa sedere. Con noi ci sono alcuni suoi amici Blake, Kendall e Luke. Saluto tutti e iniziamo a mangiare.
Il mattino seguente mentre scendo dalla moto con mio fratello noto Piper parlare con un ragazzo che non credo di aver mai visto ma che entra dal porgono principale nella nostra scuola. Li vedo molto strani e questo non mi piace. Se fosse lui il ragazzo che mi sta perseguitando? che con l'aiuto di Piper sta facendo ciò che deve fare? Non può essere lui, non lo conosco nemmeno... ma non mi costa nulla saltargli addosso e controllargli i polsi. Penso di star impazzendo.
Gli passo di fianco e lui si gira, solleva un angolo della bocca come a fare un sorriso e mi fa l'occhiolino, a dir poco inquietante. Penso sia lui. Decido di aspettarli più in là nel corridoio e mentre continuano a parlare intravedo Dylan. Lo fermo immediatamente <<penso sia lui>> dico silenziosa <<chi?>> si guarda intorno <<quello che parla con Piper>> gli rispondo. Lui sbuffa in una risata <<non credo sia lui, lo conosco un po' ed è una brava persona, se così si può definire. Non entrerebbe mai in una gang>> lo guarda parlare con Piper. Così gli racconto di come mi ha guardato poco prima, dell'occhiolino, del sorriso strano e non mi risponde più. Sembra ragionare ma non capisco cosa ci costi tirare su le maniche di una felpa. Suona la campana e ci dirigiamo a lezione. Dylan non sembra credermi ma il resto delle persone della scuola io e mio fratello le conosciamo, se non quelli più piccoli che sicuramente non fanno parte di una gang o giocano con del sangue.Anche oggi le lezioni passano, più lentamente del solito ma almeno ho finito e vado a pranzare. Incidentalmente inciampo contro il ragazzo di prima, del quale sospettavo, giuro che non l'ho fatto apposta, o forse sì. L'ho fatto solo perché aveva dei libri in mano e magari nel tentativo di raccoglierli si scoprivano i polsi <<oddio scusa, non ti avevo visto>> mi invento. Lui mi sorride senza dire nulla e raccoglie i suoi libri. Gliene passo uno ma non riesco a scorgere nulla. Mi scuso di nuovo e continuo ad andare verso la mensa.
Sto davvero iniziando a pensare di essere pazza ma l'istinto femminile non mente mai e penso che anche questa volta non lo stia facendo...ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! La storia continua a ripetersi e Chloe torna ad essere perseguitata da qualcuno. Come proseguirà la storia?BUON PROSEGUIMENTO
P.S. sta volta non sono qui a scrivervi per la mia pagina instagram ma per ringraziarvi davvero di cuore. Mi fate sentire meglio ogni giorno. Queste settimane sono un po' difficili (penso per tutti) per vari motivi ma leggere i vostri commenti o anche un "ciao" che mi scrivete su insta mi fa sorridere ogni volta. Non so cosa farei senza di voi che mi supportate ogni giorno. Non riuscirò mai a ringraziarvi abbastanza ❤️
P.P.S. insta: il_prato_dei_tuoi_occhi ;)
XOXO
STAI LEGGENDO
IL PRATO DEI TUOI OCCHI
Romance[COMPLETA] Dylan, figlio di un potente mafioso e Chloe si conoscevano fin da bambini, poi grazie ad un lite che lui ha avuto con il fratello di lei non si sono più visti. La scintilla fra loro c'è sempre stata ma da bambini le cose non si capiscono...