Capitolo 16

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Rimetto a posto la foto e mi siedo sul letto ad aspettarlo. Mi osservo i piedi mentre con le mani stringo il maglione che indosso. Dopo qualche secondo Dylan entra dalla porta infuriato. Respira faticosamente e mi guarda <<perché non me lo hai detto?>> mi chiede <<perché non ho bisogno di te per risolvere le mie cose>> gli rispondo alzandomi in piedi <<questa ti sembra una cosa tua? Non lo è, è molto più grande di quel che pensi>> mi dice. Si passa le mani sulla faccia <<sei una donna forte, ma non abbastanza per questo mondo Chloe>> dice fissandomi negli occhi <<voglio diventarlo. Allenami>> gli rispondo. E' la verità, a me questo mondo piace; mi piace quel filo sottile che separa il pericolo dalla vittoria <<non è il momento>> conclude. Io lo osservo un'ultima volta e lascio quella stanza. Mi dirigo in salotto per un bicchiere d'acqua. Dopo avergli ammesso il fatto che voglio essere forte abbastanza per tutto questo, lui rifiuta. Dopo essermi scoperta davanti a lui. Sono molto delusa dalle sue parole. Entro in salotto e Abuelita mi richiama <<signorina Chloe desidera qualcosa?>> mi chiede <<mi porteresti un bicchiere d'acqua per favore?>> le domando <<certamente>> mi risponde <<chiamami solo Chloe>> le dico. Lei annuisce e mi porge un bicchiere d'acqua <<non vorrei intromettermi ma lei sta facendo un bel lavoro con Dylan>> mi dice sorridendomi <<è maturato insieme a lei e quando è a casa è completamente diverso. Sorride, scherza con i suoi fratelli, dedica del tempo al padre e anche a me>> conclude. Io la osservo e le confido la triste verità che ci accomuna <<anche io sono migliorata insieme a lui ma penso che la nostra relazione non durerà molto. Fra litigi, rabbia e altre possibilità che succeda qualcosa, la vedo dura>> le affermo con un sorriso amaro in volto <<io invece la vedo una scintilla nei vostri occhi. Sa, mia madre mi diceva che io e mio marito quando ci guardavamo riuscivamo a trasmettere il nostro amore anche agli altri e che nei nostri occhi si vedeva la scintilla che ci aveva fatti innamorare. Io lo vedo in voi due e sinceramente posso darle solo un consiglio, scelga sempre il cuore e mai la testa. Essa può trarti in inganno molto facilmente mentre il cuore va per la sua strada>> conclude. La abbraccio quasi commossa dalle sue parole e rimango ad aiutarla un po' con le faccende nel frattempo che aspetto Grace, così da tenermi occupata. 

Dopo un po' di tempo la porta si spalanca e una raggiante Grace entra in salotto <<ho preso 9,5 nella verifica>> mi urla <<bravissima!>> le rispondo correndo ad abbracciarla <<come mai sei qui?>> mi chiede <<c'è stato un problema con la faccenda delle foto>> le rispondo <<ah>> dice un po' delusa <<e scommetto che hai litigato con Dylan>> mi sbalordisce questa sua intuizione <<sì>> rispondo abbassando lo sguardo <<oggi dormo da voi>> continuo <<se vuoi puoi stare da me>> mi risponde. Annuisco. È davvero una grande amica c'è sempre nel momento del bisogno e lo stesso faccio io per lei. È una persona fantastica, solare, raggiante e ti dà energia e forza solo a guardarla. Il resto della giornata lo passiamo insieme a parlare e giocherellare per il giardino come delle bambine. Dylan è uscito di casa poco fa, lanciandomi un'occhiata da lontano. Dopo qualche oretta, a tardo pomeriggio , arriva una chiamata a Grace dove le annunciano che si terrà un party. Lei mi lancia subito un'occhiata e mi chiede se stasera vogliamo scappare per intrufolarci alla festa di un suo compagno di classe. Ovviamente io accetto, non mi tiro mai indietro <<dobbiamo progettarla bene la nostra fuga, perché Dylan e Aaron sono molto bravi a scoprirmi quando voglio scappare>> mi annuncia <<tranquilla che ho già un piano>> le rispondo. Ci dirigiamo in camera sua e iniziamo a scegliere i vestiti per stasera. Lei ne sceglie uno rosso mentre io voglio stare più tranquilla e opto per uno nero. Scendiamo le scale per cenare e incontriamo Dylan appena rientrato da fuori. Mi chiedo dove sia andato ma di sicuro non glielo domanderò. Devo ammettere che sono un po' gelosa gelosa di lui. Mi da fastidio che possa stare, ridere o scherzare con altre ragazze. Ceniamo con tutta la famiglia indisturbate, come se tutto fosse normale. Finita la cena ci lanciamo un'occhiata e corriamo in camera. 

IL PRATO DEI TUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora