<<prima o poi dovrai scegliere>> mi aveva detto Noah alla fine del nostro bacio e lì ero la ragazza più felice sulla faccia della terra. Non sentivo rumori e non vedevo nulla se non i suoi caldi occhi che mi sbranavano. Tornammo in mensa e mi sedetti sulle sue gambe a chiacchierare con i suoi amici <<siete troppo belli posso farvi una foto?>> ci aveva chiesto una sua amica. Le diedi il mio numero così da poterla avere e baciai la sua guancia per far sì che il mio viso non rovinasse la foto. Durante la lezione continuavo a ripensare a ciò che aveva fatto per me a e quanto mi stesse iniziando a piacere veramente.
Finito l'orario scolastico, attraversando i corridoi mi sorprese. Mentre giravo l'angolo venni travolta del suo peso e contro il muro era cominciato un bacio molto appassionato che sarebbe sfociato in altro se non ci fossimo trovati in un ambiente del genere. Mi chiese se volessi andare a fare un giro con lui ma dovetti rifiutare perché l'indomani avevo un test. Mi ricordo come mi guardava, come un piccolo cucciolo smarrito e sono stata tentata nel rimandare il compito.
A casa un clima scintillante mi stava aspettando. Jake è ancora furioso e mi tocca, come ogni volta, porgergli la mia spalla sulla quale piangere. Gli chiedo di parlare e lui accetta smettendo di gironzolare avanti e indietro per il soggiorno. Ci rintaniamo in camera sua e lui comincia a parlare <<non ci riesco se Luke le gira attorno come una mosca>> afferma infastidito <<ti posso aiutare>> gli dico. A questo punto i suoi occhi balzano sui miei <<come?>>mi chiede <<lo conosco abbastanza>> grazie a Dylan, mi suggerisce il cervello <<quindi proverò a chiedergli se la vede come un'amica o prova qualcosa. Poi ti faccio sapere>> concludo. Lui annuisce e mi ringrazia <<mi faresti un favore>> finisce. Lascio la sua stanza e il mio cellulare inizia ad essere bombardato di notifiche: Dylan. Mi manda centinaia di messaggi al secondo e ogni tanto mi fa uno squillo:
DYLAN:
Dove sei?
CHIAMAMI
Perché non sei qui?
FANCULO
Altre centinaia di messaggi del genere che ignoro. Pretende che gli risponda dopo quello che ha fatto, che scemo. Spengo il cellulare e dopo poco qualcuno suona il campanello di casa. Jake si affaccia alla finestra sperando che fosse Brooke quando invece è Kendall che non vedo da tutta la mattinata. Il nostro gruppo pian piano si sta spezzando a causa di questi "uomini", se possiamo definirli così, che ci prendono più tempo del previsto. Esco subito di casa e noto che mi sta spettando in macchina <<ciao bellezza>> le dico mentre salgo e le bacio le guance <<ciao>> mi risponde rattristata <<che hai?>> le chiedo preoccupata <<Blake?>> domando. Lei abbassa gli occhi e annuisce leggermente. Oggi è proprio una brutta giornata per tutti <<fanno una festa sta sera>> le annuncio <<al settantasette, non mi importa se non hai voglia o sei stanca, ci andiamo. Tutte>> specifico. Lei mi fa un piccolo sorriso e le chiedo come mai è in macchina <<pensavo di andare a far visita a Brooke per consolarla>> risponde, annuisco <<penso che entrambe ne abbiate bisogno quindi prima ci fermiamo da Starbucks a prendere dei caffè, poi ci prepariamo e andiamo a festeggiare>> dico entusiasta. A lei spunta un sorriso sul viso e ho ufficialmente capito come far felice la più complicata delle mie amiche.
Arriviamo sotto casa di Brooke e lei, messa davvero male, ci apre. La abbracciamo e ci beviamo i nostri caffè mentre le espongo i pieni per la serata. Il telefono mi squilla e mi allontano per rispondere:
C:<<ciao Noah>>
N:<<ciao bellissima. Sta sera ti va di fare qualcosa o sei impegnata?>>
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IL PRATO DEI TUOI OCCHI
Romance[COMPLETA] Dylan, figlio di un potente mafioso e Chloe si conoscevano fin da bambini, poi grazie ad un lite che lui ha avuto con il fratello di lei non si sono più visti. La scintilla fra loro c'è sempre stata ma da bambini le cose non si capiscono...