Capitolo 26

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<<prima o poi dovrai scegliere>> mi aveva detto Noah alla fine del nostro bacio e lì ero la ragazza più felice sulla faccia della terra. Non sentivo rumori e non vedevo nulla se non i suoi caldi occhi che mi sbranavano. Tornammo in mensa e mi sedetti sulle sue gambe a chiacchierare con i suoi amici <<siete troppo belli posso farvi una foto?>> ci aveva chiesto una sua amica. Le diedi il mio numero così da poterla avere e baciai la sua guancia per far sì che il mio viso non rovinasse la foto. Durante la lezione continuavo a ripensare a ciò che aveva fatto per me a e quanto mi stesse iniziando a piacere veramente.

Finito l'orario scolastico, attraversando i corridoi mi sorprese. Mentre giravo l'angolo venni travolta del suo peso e contro il muro era cominciato un bacio molto appassionato che sarebbe sfociato in altro se non ci fossimo trovati in un ambiente del genere. Mi chiese se volessi andare a fare un giro con lui ma dovetti rifiutare perché l'indomani avevo un test. Mi ricordo come mi guardava, come un piccolo cucciolo smarrito e sono stata tentata nel rimandare il compito. 

A casa un clima scintillante mi stava aspettando. Jake è ancora furioso e mi tocca, come ogni volta, porgergli la mia spalla sulla quale piangere. Gli chiedo di parlare e lui accetta smettendo di gironzolare avanti e indietro per il soggiorno. Ci rintaniamo in camera sua e lui comincia a parlare <<non ci riesco se Luke le gira attorno come una mosca>> afferma infastidito <<ti posso aiutare>> gli dico. A questo punto i suoi occhi balzano sui miei <<come?>>mi chiede <<lo conosco abbastanza>> grazie a Dylan, mi suggerisce il cervello <<quindi proverò a chiedergli se la vede come un'amica o prova qualcosa. Poi ti faccio sapere>> concludo. Lui annuisce e mi ringrazia <<mi faresti un favore>> finisce. Lascio la sua stanza e il mio cellulare inizia ad essere bombardato di notifiche: Dylan. Mi manda centinaia di messaggi al secondo e ogni tanto mi fa uno squillo:

DYLAN:

Dove sei?

CHIAMAMI

Perché non sei qui?

FANCULO

Altre centinaia di messaggi del genere che ignoro. Pretende che gli risponda dopo quello che ha fatto, che scemo. Spengo il cellulare e dopo poco qualcuno suona il campanello di casa. Jake si affaccia alla finestra sperando che fosse Brooke quando invece è Kendall che non vedo da tutta la mattinata. Il nostro gruppo pian piano si sta spezzando a causa di questi "uomini", se possiamo definirli così, che ci prendono più tempo del previsto. Esco subito di casa e noto che mi sta spettando in macchina <<ciao bellezza>> le dico mentre salgo e le bacio le guance <<ciao>> mi risponde rattristata <<che hai?>> le chiedo preoccupata <<Blake?>> domando. Lei abbassa gli occhi e annuisce leggermente. Oggi è proprio una brutta giornata per tutti <<fanno una festa sta sera>> le annuncio <<al settantasette, non mi importa se non hai voglia o sei stanca, ci andiamo. Tutte>> specifico. Lei mi fa un piccolo sorriso e le chiedo come mai è in macchina <<pensavo di andare a far visita a Brooke per consolarla>> risponde, annuisco <<penso che entrambe ne abbiate bisogno quindi prima ci fermiamo da Starbucks a prendere dei caffè, poi ci prepariamo e andiamo a festeggiare>> dico entusiasta. A lei spunta un sorriso sul viso e ho ufficialmente capito come far felice la più complicata delle mie amiche. 

Arriviamo sotto casa di Brooke e lei, messa davvero male, ci apre. La abbracciamo e ci beviamo i nostri caffè mentre le espongo i pieni per la serata. Il telefono mi squilla e mi allontano per rispondere: 

C:<<ciao Noah>>

N:<<ciao bellissima. Sta sera ti va di fare qualcosa o sei impegnata?>>

IL PRATO DEI TUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora