Capitolo 56

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Mi risveglio nel letto di Dylan anche se la notte prima mi sono addormentata sul divano e lo guardo.
Inizio ad accarezzargli il viso e la nuca e si inizia a svegliare per cui mi fermo <<continua>> mi fa sobbalzare con la sua voce roca. La mattina sembra proprio un bimbo. Sarebbe meraviglioso avere un piccolo Dylan che corre per la casa.
Apre gli occhi e mi stringe più forte a se <<sai a cosa pensavo?>> mi chiede <<a cosa?>> rispondo impaziente. Passa qualche secondo e mi inizia a salire l'ansia, anche se non ne capisco il motivo <<dopo aver preso il diploma, voglio vivere con te. Avere la nostra casa, sposarci, avere dei figli, un cane>> inizio a sorridere come una matta e vedendomi lo fa anche lui <<ti amo>> gli dico baciandolo <<ti amo>> mi risponde.

La prossima settimana prenderà il diploma e l'anno prossimo toccherà a me. Sono molto felice per lui ma allo stesso tempo la cosa non mi entusiasma perché vorrà dire che dovrò passare un'anno scolastico senza vederlo nei corridoi o di nascosto in giardino. I nostri occhi si incastrano <<questo pomeriggio facciamo un giro>> afferma deciso alzandosi e mettendosi la maglietta <<e dove andiamo?>> domanda stiracchiandomi <<sorpresa>> sorride baciandomi.

La mattinata è stata veramente rilassante e tranquilla. Aiuto Abuelita a sistemare la cucina e mentre sto pulendo il balcone qualcuno mi abbraccia <<basta pulire>> mi sussurra all'orecchio. Mette le mani sui miei fianchi a mi solleva di peso. Saliamo in camera e mi mostra un vestitino sul suo letto e un paio di tacchi <<me lo vuoi dire dove andiamo?>> sorrido guardandolo <<lo saprai presto>> mi risponde. Mentre io mi faccio la doccia lui si lava il viso ed inizia e vestirsi. Uscita dal bagno lo guardo sistemarsi il colletto della camicia, lo bacio e sembra più maturo, sembra un vero e proprio uomo d'affari. Velocemente mi infilo il vestito e le scarpe, mi arriccio i capelli e mi passo il mascara e del blush.

Scendiamo le scale e incrociamo William <<dove andate?>> domanda curioso guardandoci. Dylan gli sussurra qualcosa che non capisco e lui sorride <<buona fortuna>> ci dice. Guardo Dylan confusa e lui mi tira verso la macchina.

Arriviamo, dopo pochi minuti, in una villa immensa, magnifica. È bianca ed ha il tetto scuro, un'enorme giardino e una piscina. Il retro della casa è meraviglioso e penso di aver capito cosa stiamo facendo. Apre la porta con delle chiavi che non avevo mai visto e l'interno mi stupisce più dell'esterno. Tutto il pavimento è in marmo nero e una gigantesca vetrata ci si para davanti. Rimango ad osservare tutti i particolari di quella casa per rendermi conto solo dopo di non essere sola <<volevo fartela vedere>> mi dice senza staccarmi gli occhi di dosso <<casa nostra?>> domando <<casa nostra>> afferma deciso. Gli corro incontro anche se ho i tacchi e gli salto in braccio baciandolo.
Mi accompagna a vedere anche il piano superiore e sono scioccata dal numero di stanze che ha questa casa.
Dopo aver memorizzato ogni piccolo dettaglio della nostra casa torniamo in macchina <<domani verrà un interior designer che ci aiuterà ad arredare>> dice. Inizio a riempirlo di baci <<non potevi farmi regalo migliore>> sono la ragazza più felice del mondo e non vedo l'ora di poter rendere il nostro futuro, presente.

Dopo una quindicina di minuti ci troviamo in un centro commerciale veramente lussuoso <<dobbiamo decidere i vestiti per il diploma>> mi dice tenendomi la mano. Il mio cuore sta per impazzire dall'amore che provo per questo ragazzo.

Entriamo in un primo negozio e nulla, in un secondo, ed è la medesima cosa, poi nel terzo <<prova questo>> gli lancio la giacca di un completo <<e questi>> i pantaloni. Li guarda esaminandoli <<è troppo semplice>> mi dice <<andiamo ai camerini>> lo tiro per la mano. Lascia la tenda del camerino leggermente aperta e riesco ad intravederlo <<che fai mi stai spiando?>> sorride mentre io annuisco. Esce ed è veramente favoloso <<ti piace?>> mi chiede <<molto>> dico mentre rientra in camerino.
Decidiamo di prendere quello e dopo essere usciti mi obbliga ad entrare in un negozio da donna <<no Dylan, mi hai regalato una marea di vestiti userò uno di quelli>> mi prende letteralmente in braccio e mi posa poco più in là.
Inizia a sceglierne alcuni ed è davvero buffo perché li tiene appesi sulla punta del suo indice. Sorrido e mi tira verso il camerino.
Appende i vestiti sul gancio appeso al muro e tiene con entrambe le mani serrata la tenda <<puoi andarti a sedere non c'è nessuno>> rido mentre mi svesto <<non si sa mai>> rimane lì.
Rifiuto di uscire con il primo vestito che mi sta davvero male poi passo al secondo che mi piace ed esco <<che ne dici?>> mi guardo allo specchio sistemandomi i capelli. Mi guarda dalla testa ai piedi <<prova quello nero>> ritorno in camerino e lo provo.
Scende morbido sul corpo, ha la schiena scoperta e arriva fino alle caviglie, è perfetto <<prendiamo questo>> esco già decisa. Gli si spalancano gli occhi e mi guarda dallo specchio. Non dice assolutamente nulla così lo richiamo <<quindi?>> mi giro verso di lui <<sei bellissima>> mi bacia.
Lo guardo per qualche secondo e poi mi cambio.

IL PRATO DEI TUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora