CHLOE'S POV
Ha ragione. Che cazzo sto facendo? Mentre esce dal locale lo seguo. Il freddo mi colpisce in pieno volto e mi blocco di scatto di fronte a lui <<perché lo fai?>> mi chiede stranamente a bassa voce. Non rispondo ma con un po' di insicurezza cerco di guardarlo negli occhi. Lo vedo veramente ferito da questo gesto e comprendo il perché. Anche lui ha sbagliato quindi non può dare la colpa solo a me <<Chloe io non riesco così>> mi dice passandosi la mano fra i capelli <<ci continuiamo a ferire a vicenda per arrivare a cosa?>> chiede retorico. Ha ragione ma l'orgoglio mi impedisce di dirglielo <<anche tu hai sbagliato>> provo a spiegare <<sì ma tu non mi dai tregua>> alza leggermente il tono di voce. Improvvisamente mi si forma un nodo in gola perché questo nostro litigio è diverso dagli altri. Cala il silenzio <<Chloe io...>> si interrompe. Sembra stare male anche lui <<lo sai che ti amo con tutto me stesso>> mi mette la mano sulla guancia <<ci abbiamo provato ma entrambi sapevamo non sarebbe durato>> continua. I miei occhi si annebbiano di lacrime e quasi faccio fatica a vederlo <<ti amo>> mi dice prima di baciarmi la fronte. Se ne va e mi lascia sola. Le mie gambe senza di lui non reggono più e cado a terra avvilita. Le lacrime rigano velocemente le mie guance e inizio a singhiozzare. Il dolore che provo è troppo forte per essere descritto. È come se qualcuno si portasse via con se la mia anima. Perché mi sono comportata così con lui? Che stupida. Continuo a singhiozzare quando due forti braccia mi sollevano. Riconosco Aaron anche solo dal suo modo di prendermi e mi tuffo ad abbracciarlo mentre non riesco a smettere di piangere. Senza dirmi nulla mi accarezza la schiena <<andiamo a casa?>> mi chiede. Annuisco e cominciamo a camminare verso casa.Durante il viaggio ha provato a tranquillizzarmi ma per la maggior parte del tempo siamo rimasti in silenzio.
Arrivati a casa gli rubo una maglietta e ne approfitto per spostare le mie valigie in camera di Aaron. Starò con lui queste ultime due notti.
Il cuore mi fa male al solo pensiero di Dylan figuriamoci se lasciare le mie cose nella sua camera sia una buona idea. È davvero tardi e io ed Aaron ci accomodiamo a letto <<è un bene che vi prendiate una pausa>> sospira <<vi farà capire quanto vi amate e tornerete insieme più forti di prima>> dice speranzoso <<non ti sembrerà ma conosco molto bene tuo fratello e anche me. Entrambi non siamo tornati mai sui nostri passi e una volta decisa una cosa non la si cambia>> affermo. Lui sospira ancora e continua a dirmi che è convinto che torneremo insieme <<imparerò a dimenticarlo>> inizio <<e lui dimenticherà me. Tutto tornerà come prima e sarà come se le nostre strade non si fossero mai incrociate>> quasi mi si spezza la voce. Le lacrime scorrono silenziose sulle mie guance e mentre gli parlo cado in un sonno profondo.DYLAN'S POV
Tutti si sono divertiti mentre io stavo seduto sul divanetto a bere alcool. Me ne sarei andato volentieri ma ho preferito lasciarle casa libera per qualche ora. Sono sicuro che sia arrivata sana e salva a casa e che molto probabilmente ora stia dormendo perché ho incrociato Aaron mentre rientravo nel locale. Ammetto che è stato difficile ma è ora che il gioco si fa duro. Dovrò riuscire a non incrociare il suo sguardo, a non uccidere la mia anima ogni volta che piangerà a causa mia, a non arrabbiarmi quando la vedo con qualcun altro che sicuramente la renderà più felice di me. Gli occhi si riempiono di lacrime e me ne lascio sfuggire una che mi riga la guancia.
Non riesco più a stare qui, torno a casa.Arrivato come sospettavo tutte le luci sono spente. Silenziosamente entro in camera mia dove tutte le sue valigie sono sparite così entro in camera di Aaron dove la vedo stesa nel letto con i capelli che le coprono il viso. Mi siedo delicatamente sul lato del letto e con un dito sposto i suoi capelli <<starai meglio senza di me. Non sono io quello giusto, ne troverai uno migliore di me ma ricordati che ti amerò qualsiasi cosa accada>> sussurro sperando di non svegliarla. Un altro nodo mi si forma in gola e un'altra lacrima mi riga il volto. Per evitare che si svegli e mi veda in queste condizioni mi alzo e mi assicuro di calmarmi prima di andare a dormire.
CHLOE'S POV
Mi sveglio di colpo e mi rendo conto che siamo nel bel mezzo della notte. Saranno più o meno le quattro dato che sta sorgendo il sole. Provo a riaddormentarmi ma proprio non ci riesco così decido di alzarmi e andare a respirare un po' d'aria fuori. Esco in spiaggia e mi siedo su un'amaca rivolta verso il mare dove il sole sta sorgendo. Sono ancora scombussolata per ciò che è accaduto ieri e quasi piango di nuovo ma cerco di trattenermi e di respirare profondamente. Non riesco però tenermi dentro una lacrima che mi riga il viso provocandomi un dolore atroce.
Improvvisamente qualcuno si siede sull'amaca posta vicino alla mia sedia. Riconosco Thomas anche solo guardandolo con la coda dell'occhio e mi affretto ad asciugarmi la lacrima dal viso <<so che fa male>> inizia <<ma passerà>> sospira <<prova a goderti questo ultimo giorno poi si vedrà>> inizia a sorridere e capisco il perché <<vedo che i tuoi si sono invertiti>> ridacchio insieme a lui.
Passa qualche secondo di silenzio poi parla <<pensavo che fossi diversa da come sei realmente. Pensavo fossi quella che gli sta addosso solo per i soldi, quella stupida, tutte quelle cose che non sei realmente. Solo dai tuoi movimenti si capisce che sei una brava persona e non sei più una ragazza ma una donna che nei momenti in cui serve si fa rispettare>> mi dice. Sorrido <<grazie>> gli dico mentre mi alzo per abbracciarlo.Dopo aver visto il sole sorgere siamo tornati in casa e ora sto cercando di dormire.
Apro gli occhi e sono le nove. Non ho dormito mai così tanto. Di solito sono abituata a svegliarmi verso le otto se mi va bene; ho sempre avuto problemi con il sonno e quindi a me non dà fastidio ma svegliarmi così tardi per qualche strano motivo mi rende felice.
Aaron invece sta ancora dormendo quindi facendo piano mi alzo e inizio a prepararmi.
Mentre mi sistemo i capelli mi arriva un messaggio:NOAH:
Verso mezzogiorno ti chiamo. Dobbiamo parlare.Rimango stupita nel vedere il suo nome spuntare sulla schermata del mio cellulare. Non parliamo da veramente tanto tempo e sono curiosa di sapere cosa voglia chiedermi. L'ultima volta che l'ho visto è stato quando ero con Aidan e spero solo che non abbia frainteso tutto.
Visualizzo il messaggio ma non rispondo per fargli capire che comunque l'ho visto quando la voce di Aaron mi risveglia <<chi è?>> chiede <<Noah. Mi ha detto che dobbiamo parlare e che mi chiama più tardi>> gli rispondo <<è il fratello di Aidan?>> domanda <<si e inizialmente credevo si fosse avvicinato a me perché sapeva di potersi collegare a voi ma lui non conosceva il lavoro del fratello quindi direi che è improbabile>> sospiro. Questa situazione mi stressa veramente tanto. I miei amici sono le uniche persone che riescano a sollevarmi da tutto e che per qualche minuto non mi fanno pensare ai miei problemi.Intorno alle 10 siamo tutti svegli e pronti ad affrontare la nostra ultima giornata di vacanza. Durante la colazione i nostri occhi non si sono incrociati. Io cercavo di capire se stesse bene o se stesse vivendo questa situazione come me, lui invece non ha mai alzato lo sguardo dal suo piatto.
Dopo aver fatto colazione siamo andati in spiaggia poi improvvisamente ha iniziato a diluviare <<Aaron hai scordato l'asciugamano!>> gli urlo ridendo mentre stiamo correndo sotto la pioggia. Lui torna indietro mentre io mi riparo sotto la tettoia della nostra baita. Tutti rientrano ma io sto fuori ad aspettare Aaron.
Dopo qualche minuto lo vedo correre come un matto verso di me <<ma come cazzo fa a diluviare così?>> si lamenta <<non ho mai visto una roba del genere>> continua. Il telefono inizia a squillarmi in mano <<è Noah>> gli dico. Lui mi fa segno che ha capito e rientra in casa mentre io sto fuori. Rispondo al cellulare.
Un secondo di silenzio ci precede <<perché non ci sei da più di una settimana?>> inizia bruscamente <<a scuola non sei presente, a casa tua nemmeno, dove sei finita?>> mi chiede furente <<ho deciso di prendermi una pausa da tutto questo. Volevo un po' di tempo per stare calma>> gli rispondo <<Chloe>> si schiarisce la voce <<mi spiega cosa ci facevi a casa di mio fratello?>> mi domanda.DYLAN'S POV
Menomale che abbiamo scelto questa camera. Ero affacciato alla finestra a fumarmi una sigaretta quando la sento parlare con Noah al telefono. Sono uno stronzo a intromettermi così nella sua vita dopo che ci siamo lasciati ma è più forte di me.ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! Chloe e Dylan si sono ufficialmente lasciati. Mentre scrivevi questo capitolo ammetto di aver pianto e sembrerà una cosa stupida ma io mi sono veramente affezionata alla storia. Rimane solo una domanda cosa succederà ora?BUON PROSEGUIMENTO
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IL PRATO DEI TUOI OCCHI
Romance[COMPLETA] Dylan, figlio di un potente mafioso e Chloe si conoscevano fin da bambini, poi grazie ad un lite che lui ha avuto con il fratello di lei non si sono più visti. La scintilla fra loro c'è sempre stata ma da bambini le cose non si capiscono...