Sono le 7.30 e io mi sono già preparata mentre aspetto mio fratello. Oggi usciamo un po' prima per fare colazione al bar della scuola <<era ora principessa>> gli dico mentre arriva in salotto <<andiamo>> mi risponde serio. Ci mettiamo il casco e arriviamo al bar. Io come al solito prendo la ciambella zuccherata mentre lui il cornetto alla crema.
Finiamo e paghiamo quando qualcuno mi tocca la spalla, così mi giro <<ehi Noah!>> lo abbraccio <<buongiorno, volevo essere sicuro che tu fossi ancora libera dopo le lezioni>> mio fratello perde qualche anno di vita, ma scelgo io cosa fare, non mi importa che a lui non vada giù la cosa, è la mia vita e decido io <<certo, ci vediamo più tardi>> lo saluto e appena usciti dal locale mio fratello comincia la solita predica <<cos'è che fai più tardi?>> urla <<esco con Noah, qualche problema?>> rispondo <<certo che sì, non ti lascerò uscire con lui, lo sai come funziona la questione quando mamma e papà non ci sono>> afferma sicuro del fatto che io non uscirò così prendo il telefono e chiamo mia madre, le chiedo come stia e come vada il lavoro poi le faccio la fatidica domanda <<mamma senti, dopo scuola posso uscire con un mio amico?>> domando incerta <<certo tesoro, non c'è nessun problema>> mi risponde <<va bene, grazie e buon lavoro>> chiudo la chiamata e mi rivolgo verso Jake <<come hai potuto sentire, questo pomeriggio io esco con Noah e no, tu non me lo impedirai perché ho 17 anni e non mi serve un babysitter che mi dica cosa fare e cosa non>> concludo il discorso. Non mi rivolge la parola e se ne va offeso.Vado a lezione ma non riesco a concentrarmi perché degli occhi verdi continuano a ripresentarsi nella mia mente. Così come le lezioni sono cominciate finiscono e sono in corridoio che raggiungo la mensa quando due braccia forti mi prendono per i fianchi e mi trascinano in uno sgabuzzino. Il tornado inizia a girare troppo forte nel mio stomaco e sono sicura dal profumo che sia lui <<ma che fai?>> gli chiedo con un sorriso a 32 denti sul mio viso <<volevo vederti>> mi parla ad un soffio dalle mie labbra <<oggi tu non esci con Noah>> mi dice <<invece si>> gli rispondo <<no no cara Chloe, perché tu oggi esci con me>> il mio cuore batte all'impazzata <<e perché dovrei accettare?>> gli domando. Sospira poi si avvicina ancora di più al mio viso, mi prende il mento con l'indice e il pollice e mi dice <<perché solo io ti faccio questo effetto>> non resisto più e mi fiondo sulle sue labbra. E' un bacio passionale ma devo dire che lui ci mette sempre della dolcezza. Sento uno strano rumore, lo scatto di qualcosa ma non capisco cosa sia. Dylan si stacca immediatamente e mette la mano sulla maniglia. Chiusa <<cazzo>> impreca <<siamo chiusi qui>> mi dice guardandomi. Controllo le mie tasche e il telefono c'è per fortuna <<chiamo Brooke, lei non farà tante storie>> annuisce. I telefono squilla a vuoto fino a che non sento la sua angelica voce <<Chloe ma dove sei?>> mi domanda <<ci hanno chiuso nello sgabuzzino vicino alla mensa, quello in corridoio>> le dico <<arrivo>> mi risponde e chiudo la chiamata <<arriva>> dico a Dylan. Aspettiamo qualche secondo prima che lei ci apra la porta. Siamo fortunati che lo sgabuzzino sia chiuso con un semplice ferretto e non a chiave, altrimenti saremo usciti domani di lì. Brooke apre la porta e rimane scioccata nel vedere Dylan lì con me <<ricordati cosa ti ho detto>> mi dice e se ne va.
Io faccio segno a Brooke di tacere a raggiungiamo la mensa, ci sediamo fino a che Kendall non mi chiede <<ma dov'eri finita?>> prontamente Brooke ha già la risposta <<era in uno sgabuzzino con Dylan>> scoppiano a ridere e Kendall sputa un po' d'acqua che stava bevendo. Intravedo Noah entrare in mensa così gli vado in contro <<ehi Noah, scusa se te lo dico ora ma ho avuto degli imprevisti, possiamo rimandare l'uscita a domani?>> gli chiedo, lui un po' triste mi risponde <<veramente domani iniziano i campionati di football, se vuoi poi venire a vedermi>> mi dice. Adoro il football e non potrei mai rifiutare <<certo>> gli rispondo <<allora ci si vede domani>>, <<a domani>> rispondo.
Mentre mi giro sento i suoi occhi su di me, così lo guardo e lo vedo sorridere, penso che lui abbia già capito. Mi risiedo a tavola e le ragazze mi obbligano a raccontare loro ciò che è accaduto. Oggi come attività faccio danza. Devo dire che mi piace ballare ma mai quanto la pallavolo.
Appena finisce il corso corro negli spogliatoi per farmi la doccia e cambiarmi. Esco fuori dalla palestra quando il mio polso viene afferrato da qualcuno <<ti stavo aspettando>> mi dice a qualche centimetro dalle mie labbra. Non voglio baciarlo, cioè, ovvio che lo voglio, chi non lo vorrebbe, ma sono davvero spaventata che queste emozioni mi prendano e portino via lontano, così lontano da non ritornare più indietro <<dove andiamo?>> gli chiedo. Si allontana leggermente da me e si piega, mi tira su come se fossi un sacco di patate e io rimango con il sedere all'aria <<potevo anche camminare>> gli dico ridendo. Dopo qualche metro mi mette giù, mi porge il suo casco e partiamo in sella alla sua moto.
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IL PRATO DEI TUOI OCCHI
Roman d'amour[COMPLETA] Dylan, figlio di un potente mafioso e Chloe si conoscevano fin da bambini, poi grazie ad un lite che lui ha avuto con il fratello di lei non si sono più visti. La scintilla fra loro c'è sempre stata ma da bambini le cose non si capiscono...