Capitolo 48

5.5K 223 138
                                    

DYLAN'S POV
Il mattino seguente mi ha salutato sorridendo e io ho fatto lo stesso con lei. La notte non riuscivo ad addormentarmi perché la voglia di aprire quella dannata busta era troppa ma le ho fatto una promessa. Spesso mi sono svegliato e ammetto che a volte mi capitava di volerla aprire ma mi sono trattenuto. Appena ha lasciato casa ho fatto dei respiri profondi e finalmente sono corso in camera. Ho tirato fuori dal comodino la lettera che la sera prima mi aveva consegnato e ho respirato profondamente prima di iniziare a leggere:

Caro Dylan,
ti sembrerà una cosa sciocca scriverti una lettera ma penso tu l'abbia capito che sono troppo orgogliosa per riuscire ad ammettere certe cose. Scusa è l'unica parola che riesco a dirti. Sono cinque semplici lettere che le mie labbra non riescono a pronunciare. Sono stata molto spesso una stronza con te e ti ho vomitato addosso parole che realmente non pensavo. La mia unica arma di difesa è ferire gli altri più di quanto loro feriscano me, solo così mi sento meglio e sembrerà crudele da dire ma è la verità. Tu sei il mio primo vero amore ed è stato difficile ammetterlo prima di tutto a me stessa.
Odiavo quando mi facevi ridere e ancora di più quando mi facevi piangere. Odiavo quando non eri con me e quando mi guardavi. La cosa che però odiavo più di tutto era il fatto che io non ti stessi realmente odiando. Con il passare dei giorni e delle settimane mi sono resa conto che quell'odio era amore e da lì non sono più tornata indietro. Riuscivi a farmi volteggiare in aria e a farmi sentire libera, amata. Mi hai fatto conoscere la tua famiglia, il tuo modo di pensare e le tue debolezze mentre io non ho avuto il coraggio di farlo. Sono me stessa con poche persone e una di queste sei tu. Non ho mai fatto entrare nessuno nel mio mondo, nemmeno mio fratello ma sono pronta a farlo fare a te. Voglio che tu sappia tutto di me e non mi interessa se ti annoierai, io di te non lo farò mai.
Mi mancano i tuoi baci, le tue carezze, i tuoi insulti e le tue battute, mi manchi tu.
Spesso la mia mente gira e mi capita di rivederci a Central Park a baciarci sul prato, come la prima volta o di rivedere le nostre mani intrecciate e i nostri fiati in collisione e sorridere. In quei momenti il mio cuore si riempie di qualcosa che non è veleno, come pensi tu, ma antidoto. E' un'antidoto che prenderei tutta la vita, che mi fa sentire come una donna dovrebbe sentirsi.
Vorrei che tu sapessi una cosa, qualsiasi cosa accada, anche la più brutta fra di noi, mai cambierà il mio pensiero su di te. Ti amerò fino a che non espirerò il mio ultimo respiro perché con le parole posso mentire ma ciò che provo davvero non lo fa. Se mai avrai bisogno di me ci sarò sempre, anche se i nostri destini si dovessero separare. In quel caso spero tu trovi la persona giusta che ti faccia battere il cuore appena i vostri occhi si incontrano e che riesca a dare serenità alla tua anima. Ma ricordati che io resterò.
Ti ripeto che sono cosciente di essere stata una stronza ma Dylan, farei di tutto per te. Ti amo in una maniera tale da non riuscire nemmeno a spiegartelo e spero davvero che queste mie scuse, tu le comprenda.

Tua per sempre, Chloe.

Sulla mia anima si imprimono le sue parole che saranno difficili da dimenticare. Sul foglio ho notato delle piccole macchie che lo facevano ondeggiare, lacrime.
Mentre leggevo la mia gola si è chiusa e lo stomaco era in subbuglio, devo andare da lei.
Mi alzo e di corsa esco dalla mi camera. Sono quasi caduto mentre scendevo le scale ma ora sto bene. Il fiato inizia a mancarmi mentre arrivo alla macchina. Mi accorgo solo ora che non ho preso le chiavi allora torno di nuovo in casa. Corro il più velocemente possibile come se potesse scappare da un momento all'altro. Premo un piccolo bottone sulle chiavi che apre la macchina, apro rapidamente la portiera e il mio piede preme forte sul pedale.

In pochi minuti arrivo a casa sua e durante questo viaggio non ho fatto altro che pensare al suo viso che ogni volta che mi appariva in mente faceva sobbalzare il mio cuore. Passo davanti a Central Park e faccio per attraversare con la macchina la strada quando la vedo seduta di spalle sulla panchina davanti al salice piangente, come la prima volta.

Sono seduto su una panchina a Central Park quando il mio occhio viene catturato da qualcosa, più precisamente qualcuno. Tira dritto e non vuole nemmeno salutare così la fermo parlandole <<sai moretta, dopo quel che ho fatto per te, potresti anche salutarmi>> le dico senza staccare gli occhi dal foglio. Richiama il suo cane che si è allontanato e si siedo di fianco a me. Osserva molto attentamente i lineamenti del mio viso ed il modo in cui traccio i segni sul foglio <<lo so che sono bello>> affermo spavaldo, a tratti arrogante <<discreto, penso sia la parola giusta>> mi risponde lei. Non riesco a trattenere una risata che esce involontariamente. Continua ad osservare il mio disegno e sembra piacerle <<mi piace>> afferma, la guardo e lei pensando che io non abbia capito a cosa si stesse riferendo punta con lo sguardo il foglio. La verità è che avevo capito ma volevo solamente guardarla. Strappo il foglio dallo sketchbook, lo ripiego due volte e glielo porgo, almeno a lei piace. Senza darle il tempo di ringraziarmi mi alzo e <<vieni>> le dico.

Rivivo per qualche istante quel momento e subito dopo accosto la machina per correre da lei. Esco all'aria aperta e la raggiungo velocemente. Al mio corpo manca ossigeno e respiro a fatica ma riesco a raggiungerla. Mi piazzo davanti a Chloe e lei si alza in piedi stando a pochi millimetri da me. Ho la gola secca e improvvisamente non ho più parole, pensieri ne respiri. La osservo e in lei vedo il mio futuro <<Chloe Smith fammi annoiare, fammi morire dalla noia mentre mi racconti di te>> dico. Mi fiondo su di lei e finalmente, dopo aver aspettato tutto questo tempo la bacio. Aveva ragione, lo sento anche io l'antidoto che mi riempie il cuore e ne vorrei sempre di più. E' lei la donna della mia vita.

Siamo rimasti a Central Park stesi sul prato tutto il resto della giornata a raccontarci l'uno dell'altro. Ovviamente ho lasciato parlare lei e mi sono piaciute parecchio le sue storie. Mi ha parlato di come era da piccola, che vorrebbe fare l'architetto e del suo rapporto con i suoi genitori e nonni. Ad un tratto mi ha fatto una bella domanda <<secondo te cosa c'è dopo la morte?>> mi ha chiesto <<non penso ci sia nulla. Il nostro corpo si spegne e basta>> le rispondo <<e che sensazioni si dovrebbero provare nel tuo caso?>> domanda nuovamente <<secondo te cosa c'è?>> <<non c'è il paradiso o l'inferno, secondo me si diventa un'altra persona mantenendo però la nostra essenza, la nostra anima>> non avevo mai fatto caso a questa considerazione. Siamo rimasti per qualche secondo in silenzio <<come ti vedi fra qualche anno?>> mi chiede interrompendo i miei pensieri <<con te. In una bella casa, sposati e con qualche figlio>> le accarezzo i capelli. Di colpo si alza dal mio petto e i nostri occhi si incrociano. Mi guarda come solo lei sa fare e mi bacia. Le nostre lingue iniziano a giocare e lei mi passa una mano fra i capelli <<promesso?>> mi chiede. Sono davvero sicuro di ciò che dico <<promesso>> rispondo.

Il nostro momento viene interrotto dallo squillare del mio telefono. Rispondo sbuffando:

GRACE:
Aaron... Aaron... non sta bene... vieni qui...

DYLAN:
calmati, dove siete?

GRACE:
siamo nel parcheggio di Asiate è il ristorante all'angolo della via in centro, muoviti ti prego

DYLAN:
arrivo

La voce di mia sorella mi ha fatto capire la gravità della situazione <<cos'è successo?>> mi domanda Chloe <<Aaron, andiamo>> le prendo il polso e corro verso la macchina. Ho davvero paura che possa essersi fatto qualcosa.

ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! Aaron ha avuto un problema cosa accadrà ora? Chloe e Dylan sono tornati insieme più forti di prima ma durerà questa volta?

BUON PROSEGUIMENTO
P.S. Ricordo della mia pagina insta: il_prato_dei_tuoi_occhi dove non vi dovete preoccupare di scrivermi. Qualsiasi cosa vogliate dirmi fatelo. Potete raccontarmi di voi, se avete problemi, se vi piace la storia o se semplicemente avete voglia di chiacchierare. Non pensate mai di disturbarmi perché non lo fate anzi.

XOXO

IL PRATO DEI TUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora