Capitolo 34

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Salgo qualche gradino che mi separa dalla porta d'ingresso. Essa viene spalancata da l'unico ed inimitabile Aidan che esordisce dicendomi <<benvenuta principessa>> sorridendo pure <<vaffanculo>> rispondo. Entro in casa velocemente. Resterò qui a cena e poi via, si fila a casa. Vedrò di scappare dalla finestra o in qualche altro modo. Attraverso un piccolo corridoio e mi ritrovo davanti un'enorme zona cucina e un salotto. Tutto è curato nei minimi dettagli e la cosa non mi stupisce <<che si mangia?>> chiedo ad Aidan che è dietro di me. Schiocca le dita ed una donna che si occupa della cucina arriva di corsa <<hai sentito la ragazza, fai qualcosa da mangiare>> ordina senza un minimo di rispetto <<mi scusi per la sua maleducazione, potrebbe cucinarmi qualcosa per favore?>> chiedo riferendomi a lei <<devi mostrarlo un briciolo di rispetto>> mi giro verso Aidan. Lui sorride, cosa che non mi aspettavo mentre io rimango impassibile. Giro i tacchi <<faccio un giro della casa>> esordisco <<no, no, bellezza>> mi ferma <<ho già capito come sei fatta, so che vuoi scappare, quindi verrai seguita da loro>> dice indicando due bodyguard posti in fondo alla sala <<gli unici posti dove sarai sola sono il bagno e camera tua. Ah, le finestre sono blindate e tutte chiuse ermeticamente, non ci provare nemmeno>> mi legge nel pensiero. Io alzo gli occhi al cielo e sbuffando salgo le scale che portano al piano superiore, ovviamente seguita da quelle due belve <<non c'è bisogno che mi stiate attaccati>> mi rivolgo a loro che mi stanno davvero appiccicati.

Salendo le scale mi trovo davanti un altro enorme salotto che percorro come se non mi importasse. Ciò che punto a trovare sono le camere e i bagni. Ovviamente non dovrò sembrare sospetta perché con questi due bestioni dietro sarà veramente impossibile scappare utilizzando la forza, quindi puntiamo all'astuzia. Terminato il salotto superiore entro in un piccolo corridoio che conduce a cinque stanze. Sulla porta della prima leggo "studio", faccio per aprire ma ovviamente la porta chiusa, così passo alla seconda. Sulla seconda leggo "ospiti", nella quale probabilmente alloggerò io. Mi tuffo all'interno di questa stanza arredata veramente bene. Una vetrata ricopre la parete opposta a quella della porta e lo spettacolo è magnifico. Ovviamente c'è un bagno collegato, dove i bestioni non potranno seguirmi. Dico loro di dover fare i miei bisogni e velocemente chiudo la porta alle mie spalle. Inizia il panico. Cerco in tutti modi di aprire una finestra gigantesca posta vicino alla vasca ma come mi aveva già annunciato Aidan essa non si apre. Provo a prendere qualcosa per spaccarla ma anche in questo caso, come già annunciato, nulla. Provo stremata a battere più forte ma la situazione è la medesima. Mi guardo allo specchio e i miei capelli sono tutti scombinati. Per far finta che nulla sia successo me li risistemo in fretta ed esco. Faccio un grande sorriso ai miei due compagni ed esco dalla stanza cercandone una più "interessante". Entro una terza stanza, molto probabilmente quella di Aidan, non ci trovo niente di particolare quindi esco. Torno nel salotto al pianterreno e sul tavolo trovo due ciotole con della pasta al loro interno, due bistecche e un'altra ciotolina riservata all'insalata. Rivolgo un sorriso alla donna che ci ha preparato la cena e proprio in questo momento Aidan rientra in casa da fuori. Io inizio a mangiare mentre lui si accomoda e fa lo stesso. È in questo momento che ho un sacco di domande mi frullano per la testa e senza indugiare decido di porgergliele; D'altronde mi terrà qui, vale la pena farmi dare delle risposte <<come mai sono qui?>> domando. Lui mi osserva e dopo qualche secondo si degna di rispondermi <<avevo voglia di compagnia>> afferma. Vedo che mente, riesco sempre a notare chi non mi dice la verità <<cos'è, non hai le palle di dirmi come stanno le cose?>> inizio quasi arrabbiandomi <<perché sono qui?>> ripeto. Lui smette di mangiare e si avvicina a me alzando metà della sua bocca <<vuoi davvero saperlo?>> dice sussurrando. Questa situazione mi mette a disagio ma non riesco a muovere un singolo muscolo. Poi ripenso a chi ho dovuto lasciare per colpa sua: Dylan, i miei amici, mio fratello, la mia famiglia e la rabbia prende il sopravvento. Devo trovare il suo punto debole, un punto nel quale cade. Tutti lo abbiamo; alcuni lo sanno nascondere bene altri meno. Lo vedo dai suoi occhi che lo ha. E' una parte che maschera ma che se colpita cade velocemente;  l'unica cosa che non vedo è se dopo la caduta diventa fragile o aggressivo, lo scoprirò. Inizio a parlargli pur togliermi da questa situazione dove non mi dirà mai il perché sia qui e comincia il mio questionario <<hai subito traumi da piccolo? suppongo di sì. I tuoi genitori ti trattavano bene o non amavano per nulla?>> chiedo troppo aggressiva. Lui mi guarda in maniera minacciosa e vedo di averlo colpito. Improvvisamente mi rendo conto di cosa ho detto e ritorno seria, deglutisco e sono pronta alle urla, al litigio. Si avvicina a me, scruta ogni mia singola cellula e uno schiaffo mi colpisce in pieno viso. Sento del sangue colarmi dalla bocca e mi rendo conto di essermi morsa la lingua. Il liquido esce dal lato sinistro della mia bocca e io lentamente lo pulisco non togliendo mai lo sguardo dai suoi occhi per farlo pentire, soffrire e rendersi conto di cosa ha fatto. Mi ha fatto male due volte allo stesso tempo. Ha ferito il mio corpo ma anche la mia dignità di donna. La mano insanguinata gliela strofino contro il petto sporcando la camicia bianca che indossa <<ricordati di questo>> affermo prima di andarmene.

Mi rinchiudo nella camera degli ospiti e inizio ad urlare. Mi sfogo. Ho fatto la scelta giusta a liberare i miei amici ma dover stare qui con questo animale per chissà quanto tempo mi distrugge. Mi stendo sul letto e decido di calmarmi. Ripenso ai momenti con Dylan e al bacio che gli ho dato prima di entrare in quel capannone, ho fatto la scelta giusta. Sono sicura che mi tirerà fuori di qui il prima possibile. 

DYLAN'S POV

Siamo a tavola e nessuno osa dire una parola, nemmeno mio padre <<ma che cazzo!>> urlo preso dalla rabbia alzandomi <<vi ha salvato il culo e ora stiamo qui a mangiare come se non stesse succedendo nulla?!>> continuo <<Dylan ti ho già detto che aspettiamo domani. Oggi è troppo pericoloso>> mi rimprovera mio padre <<cosa c'è di pericoloso?! Farlo oggi o domani è uguale>> urlo <<vai di là>> mi risponde come se fossi un bambino. Rido ironicamente <<me ne vado con piacere>> esco dal salotto e salgo in camera mia. Se non vogliono andare fatti loro, io me la vado a riprendere, fanculo. Ha salvato tutti e loro non fanno altro che godersi la vita invece di pensare a lei. Ci penserò io a lei. Sarò io a farlo. 

Prendo dal comodino la pistola, anche se credo non servirà a molto e mi copro con una felpa nera. Scendo silenziosamente le scale e facendo finta di andare in bagno esco dalla finestra. Corro alla macchina della sicurezza e senza mai frenare, premendo sempre più forte su quel cazzo di acceleratore mi dirigo da lei, l'unica che mi farà innamorare ancora e ancora con un solo sguardo. Nella mia testa frulla di tutto, da pensieri positivi a quelli negativi. 

Dopo poco arrivo a casa sua e non cercherò di infiltrarmi in qualche modo perché e tutto ermeticamente chiuso ed è tappezzato di guardie, cercherò di farlo ragionare. Sarà dura ma almeno qualche secondo spero di riuscire a vederla. Suono al campanello e stranamente apre il cancello. Entro restando in guardia, lo conosco e qualcuno potrebbe sbucare da tutte le parti. Rimango stupito di essere arrivato alla porta tranquillamente. La spalanco e ovviamente un'uomo di Aidan mi salta addosso mentre lui sta fermo davanti a me. Mi blocca le mani <<fallo alzare>> gli ordina. Mi tira su di peso ed è strano perché di solito nessuno mi fa alzare così velocemente. Sono abbastanza pesante ma l'uomo dietro di me, che mi tiene salde le mani è di poco più alto e anche più piazzato di me. Lo ha assunto per l'occasione perché i suoi uomini li conosco a memoria e lui non so chi sia. Lo fisso negli occhi e noto una chiazza rossa sulla sua camicia bianca. La paura mi mangia, se le avesse fatto qualcosa? <<cosa le hai fatto pezzo di merda!>> gli urlo. Lui fa qualche passo verso di me e tranquillamente mi dice <<non si è fatta nulla tranquillo>> ridacchia <<se anche solo l'hai sfiorata ti ammazzo!>> sono veramente preoccupato che quel sangue sia suo, questa famiglia è pazza, non si sa mai cosa possa fare. Poi sento dei piccoli passi rimbombare per quell'enorme salotto, alzo lo sguardo e me lo ritrovo sulle scale. La prima cosa che noto è un livido che le contorna una parte della guancia. Aidan impone ad una guardia che si trova subito dietro di lei di tenerla ferma, per evitare che venga da me. Lui la stringe, troppo forte, facendola scendere per le scale. Sbuffo ridendo, rivolgendomi a lui <<sei morto pezzo di merda. Farai la fine di tuo padre>> so di aver colpito un punto dolente ma è a quello che lo farà crollare. Lui scatta verso mi me e di colpo mi colpisce in pieno viso facendo sanguinare il mio naso. Un dolore atroce pizzica il mio viso ma faccio finta di nulla, ormai sono abituato. Tolgo lo sguardo da lui ed eccola lì, in tutta la sua bellezza anche con un livido in volto. I nostri occhi si scontrano come le prime volte e le farfalle si fanno spazio nel mio stomaco, la amo con tutto me stesso <<cosa vuoi in cambio?>> chiedo rivolgendomi a lui <<io? nulla. Era lei che volevo. D'altronde l'avete cacciata voi in questo guaio facendola venire al gala, non io>> dice prendendo due sedie <<starà con me d'ora in poi>> afferma sicuro, come un coglione. Inizio a ridere a crepa pelle. Mi fa male la pancia <<e spiegami, resterà come Rapunzel nella torre? Pensi davvero che starà qui tutto il giorno a non fare nulla?>> domando ancora sghignazzando <<pensi che non ce la riprenderemo, anche a costo di ferire qualcuno?>> continuo. Una sua guardia entra improvvisamente la stanza affermando <<libero signore! nessuno è nella sua proprietà>> mentre Aidan sorride <<sei venuto fin qui tutto soletto Parker? che mossa stupida>>

ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti! Grazie mille per le 80K letture stiamo diventando una famiglia! Ho fatto amicizia con molte persone che seguono la storia su Insta e non esitate a scrivermi in direct  (il_prato_dei_tuoi_occhi) perché amo rispondervi. Cosa succederà ora che si ritrovano tutti faccia a faccia? scapperanno?

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