CHLOE'S POV
Sono in camera degli ospiti a guardare il soffitto e ad aspettare che qualcuno mi venga salvare. Stanno impiegando veramente troppo tempo e la noia si sta facendo spazio nelle mie giornate. La calma di questa serata viene interrotta di colpo da un frastuono di urla e colpi. Sento una voce familiare e decido di scendere per vedere cosa stia succedendo. Scendo le scale e due voci si fanno più chiare. Arrivo nel salotto e la figura di Noah mi si para davanti. I suoi occhi si aprono a dismisura e vedo chiaramente che è scosso e che non capisce cosa stia succedendo. Ovviamente la guardia dietro di me mi blocca per evitare che faccia movimenti bruschi ma di sicuro questa volta non mi muoverò <<mi spieghi che cazzo succede?>> urla Noah contro il fratello. Aidan non risponde e in maniera strafottente inizio a parlargli
io <<il tuo fratellino non lo sa? non sa il tuo vero lavoro? come guadagni tutti questi soldi? che mi tieni prigioniera qui dentro per chissà quale motivo?>> affermo decisa senza staccare gli occhi da Aidan <<stai zitta!>> mi urla contro senza riuscire a farmi muovere di un centimetro <<cosa cazzo ci fa Chloe qui?>> domanda Noah sconcertato <<te l'ho detto, tuo fratello mi tiene qui, come se fossi in gabbia, una gabbia molto lussuosa. Chissà come fa un ventenne ad avere tutti questi soldi... Noah hai qualche idea?>> chiedo sfrontata. Aidan mi si fionda contro e le guardie che mi tengono stringono ancora più forte la presa. Mi prende il viso con una mano e mi sussurra <<giuro che ti ammazzo>> afferma mentre i nostri nasi si sfiorano. Con aria da superiore lo fisso negli occhi e vedo che qualcosa in lui cambia <<non lo farai>> gli dico mentre si perde sulla vista delle mie labbra <<non lo farai>> ripeto. Sospira e si stacca da me, sto provando una strana sensazione e non capisco se la cosa mi piace o la odio. Poi mi viene in mente un'idea, e se grazie alle informazioni che conosco su di lui, ricattandolo, potessi uscire da qui? Così decido di chiederglielo <<facciamo così, tu mi lasci andare e io non dico niente a tuo fratello>> propongo lui si mette a ridere <<davvero pensi che funzioni così? Pensi che io mi fidi di te? che stupida, non ti ci facevo sai?>> conclude. Mi fa male che qualcuno mi definisca come stupida perché non lo sono e non si deve permettere di farlo. Appena avrò l'opportunità glielo dimostrerò a quel bastardo <<è ora che tu sappia la verità>> gli annuncia e io gli ricordo che il nome "Parker" non deve uscire dalla sua bocca <<ricordati di parlare solo di te, sai già chi non devi lasciarti sfuggire di bocca>> concludo e mi scrollo di dosso questi nullafacenti che mi stringono i polsi. Lascio la stanza e mi rifugio in camera dove so che nessuno mi disturberà. Mi stendo sul letto e un ricordo in particolare mi invade la mente:Entriamo nello studio senza bussare e ritroviamo Sharon, Will e William da un lato del tavolo mentre due sedie, suppongo le nostre, sono posizionate nell'altro. Io e Dylan ci accomodiamo e Sharon inizia a parlare <<vi abbiamo chiamato qui perché dopo una lunga discussione volevamo parlarvi di una cosa>> inizia <<sappiamo che Aidan sarà presente ad un incontro al quale dovrete partecipare. Dalla scorsa incursione che ha fatto a casa dei Parker abbiamo constatato che vuole te, Chloe>> continua, ma viene interrotta da Dylan che furioso le risponde <<col cazzo>> quasi urla <<ho capito che cosa volete fare ma non succederà>> continua <<lei accetterà sicuramente ma io non permetto a voi, di pensare di farle fare una cosa del genere, a lei di accettare. Grazie della vostra offerta ma rifiutiamo>> dice alzandosi e facendo alzare anche me per lasciare la stanza ma io lo richiamo <<Dylan, posso almeno ascoltare cosa hanno da dire?>> gli chiedo <<no, sono cazzate>> mi dice infuriato. Io lo guardo e faccio segno a Sharon di continuare <<dicevo, essendo che vuole che tu sia dalla sua parte ti recherai a quell'incontro sola o accompagnata e ti farai rapire da lui, facendo finta di non essere al corrente di nulla>> dice continuando ad agitare le braccia <<dovrai riuscire a rubare una busta rossa che sappiamo esattamente dove si trova e che se accetterai saprai dove trovare>> conclude. Io guardo Dylan e lui con le braccia conserte e la testa chinata alza solo lo sguardo incrociando il mio <<lo senti che cazzata?>> afferma non muovendosi da quella posizione. Io tentenno e lui capisce bene che sono bilico fra l'accettare e litigare nuovamente con lui o rifiutare e continuare felice la mia vita. Voglio accettare ma non so se riuscirei a sopportare una nuova litigata con lui appena conclusa quella di prima <<non fare quella faccia>> mi dice lui interrompendo i miei pensieri. In base alla mia faccia riesce a capire che cosa provo, e questa è una cosa che davvero in pochi sanno fare. Capisce quando mi sento male, quando sto bene, quando mento, quando invece dico la verità e lui è l'unica persona che riesce a fare tutte queste cose. E' per questo che lo ritengo un pezzo di me, come se fosse un pezzo della mia anima che si è staccata, e si è resa persona. Questa sensazione non l'avevo mai provata. Quando sto con lui mi sento a casa, protetta, al sicuro e penso che questo sia ciò che una donna dovrebbe sentire affiancata dal suo uomo. Per il nostro bene decido di fare ciò che ritengo meglio <<non mi sembra una buona idea, poi chissà quante telecamere e guardie del corpo sono presenti in casa>> le rispondo. Loro sembrano delusi ma non ci posso fare nulla.
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IL PRATO DEI TUOI OCCHI
Romance[COMPLETA] Dylan, figlio di un potente mafioso e Chloe si conoscevano fin da bambini, poi grazie ad un lite che lui ha avuto con il fratello di lei non si sono più visti. La scintilla fra loro c'è sempre stata ma da bambini le cose non si capiscono...