Capitolo 40

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Finita di preparare la sua valigia Abuelita bussa alla porta, le apro <<guardalo che carino>> le dico sussurrando mentre entra in stanza <<da piccolo era uguale. Comunque è pronta la colazione>> sussurra anche lei ed esce dalla camera. Mi stendo di nuovo vicino a lui e gli passo la mano fra i capelli scuri. Le sue labbra iniziano a tentarmi sempre di più e mi lascio cedere alla tentazione. Inizia pian piano a ricambiare i miei baci <<buongiorno>> sorrido <<da quanto sei sveglia?>> mi chiede <<un po'. Ti ho preparato la valigia e Abuelita ha detto di scendere a fare colazione>> sussurro <<mi dispiace>> dice di colpo aprendo i suoi occhi e puntandoli sui miei. La sua voce assonnata è meravigliosa ma questa frase detta proprio ora mi sconvolge <<per cosa?>> chiedo preoccupata <<di averti fatta rimanere sveglia fino ad ora, da sola>> afferma richiudendo gli occhi e facendo un ghigno come se lo avesse fatto a posta a farmi spaventare <<dillo>> dico decisa <<cosa?>> riapre gli occhi <<che sei pazzo di me>> un momento di silenzio sussegue questa mia frase e no, non mi pento di averla detta. Continuiamo a mangiarci con gli occhi ma lui non mi risponde ancora. Fissa le mie labbra e di colpo si alza posizionando il suo corpo sopra il mio e tenendosi con le braccia ai lati della mia testa <<hai ragione, sono pazzo di te Chloe>> conferma. Si fionda su di me senza lasciarmi replicare facendo giocare le nostre lingue. Sobbalzo però al suono di qualcuno che bussa alla porta. Perché ogni volta ci deve interrompere qualcuno? <<ma che cazzo>> borbotta Dylan andando ad aprire la porta <<stiamo aspettando solo voi>> dice Aaron al di là della stanza <<arriviamo>> afferma visibilmente scocciato Dylan richiudendo la porta in faccia al fratello. Mi alzo dal letto e lo raggiungo vicino alla porta prendendogli la mano ed uscendo dalla camera <<non si voleva alzare>> parlo ad Aaron già alla fine del corridoio <<si, si, certo>> mi risponde retoricamente, ammiccando. Scioccata guardo Dylan al quale non frega nulla.

Dopo aver fatto colazione ci siamo preparati e abbiamo aspettato che arrivassero Blake, Kendall, Brooke e Luke e siamo saliti sulle rispettive macchine che ci porteranno all'aeroporto <<non mi hai ancora detto dove andiamo>> dico a Dylan <<lo scopri fra pochi minuti>> conclude il discorso mentre ormai siamo arrivati. Osservo tutti noi in quel momento e penso che siamo la cosa migliore che mi sia mai successa. Una famiglia dove ognuno c'è per l'altro. Mia madre e mio padre sono sempre a lavoro, quando tornano sono sfiniti e non passano nemmeno qualche minuto con me o mio fratello. Ormai siamo abituati e la cosa non ci turba ma quando eravamo piccoli e ogni volta che chiedevamo <<giochiamo insieme>> uno dei due rispondevano che dovevano fare qualcosa di molto importante e non venivano mai. Potrà sembrare una cosa stupida ma per un bambino può fare la differenza. Ora però, non sento più quel clima freddo, è un ambiente caldo con tutte le persone alle quali voglio bene.
È Dylan che dirige tutti e che sta attento che nessuno si perda come il padre fa con i propri figli. Chissà se noi ci arriveremo. Ci conduce al Gate dove finalmente scopriamo la meta: le Bahamas. Alla notizia siamo saltati di gioia e Dylan senza mostrarmelo ha sorriso nel vedermi così felice, dovrà aver speso un patrimonio. Il viaggio non è lungo da New York, sono 3 ore e 20 minuti circa.
Passato il Gate ci prendiamo dei caffè da Starbucks e aspettiamo in fila per prendere posto nell'aereo. Ci fermiamo in fila quando Dylan, andando a parlare con una hostess che ammiccava troppo, ci ha detto che possiamo saltarla dato che siamo in prima classe. 

Ci accomodiamo in prima classe e tutto è extra lusso <<vedo che i soldi continuano a non mancarti>> commenta Jake. Iniziano a ridere come ai vecchi tempi e penso che magari sia una frase legata alla loro infanzia. Mi siedo vicino a Dylan e subito due hostess versano a tutti dello champagne. Mando un'occhiataccia alla ragazza che ridacchia come un'oca per attirare l'attenzione di Dylan e decidiamo di fare un brindisi alla bellissima esperienza che stiamo per compiere.

IL PRATO DEI TUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora