IL PRATO DEI TUOI OCCHI

Capitolo 46

Dopo aver pranzato e fatto varie attività extra scolastiche sono tornata a casa e ho aspettato che arrivasse Aaron. Gli ho chiesto di venire a casa mia per evitare di incrociare occhi non graditi, lui ha capito la situazione e ha accettato.

Il pomeriggio l'ho passato a fargli ripetizioni e pur essendo una persona molto intelligente nella vita di tutti i giorni con la matematica fa fatica ma penso che saper affrontare la vita in maniera positiva e non essere schiacciati da altre persone sia più importante delle materie scolastiche. D'altronde puoi essere bravo quanto vuoi a scuola ma se fuori vieni sbranato dagli altri non è servito a nulla.

Quando è dovuto andare via mi ha salutato e sulla porta mi ha detto <<sta male. Non riesco nemmeno a guardarlo. Senza di te è un'altra persona>> il nostro incontro si è concluso così.
Poco prima di andare a sciogliere i miei muscoli in doccia mi risveglia una notifica:

NOAH:
tra poco ti passo a prendere ;)

Sorrido e mi vado a rendere presentabile. Mi metto un paio di jeans stretti e una camicia nera in raso. Indosso qualche anello e collana e sono pronta. Proprio mentre sto per dire a mio fratello che esco mi arriva un altro suo messaggio dove mi avvisa che è arrivato. Lo saluto e corro giù per le scale.

Quando esco di casa incontro i suoi occhi che mi fanno provare un tremolio al petto. Provo a calmare le emozioni e lo saluto con un bacio sulla guancia <<cosa facciamo?>> chiedo entusiasta <<ci facciamo un giretto>> mi risponde lui facendomi notare la macchina decappottabile dietro di lui. Sorrido e saltello di gioia. Sono veramente felice di questa sorpresa. Mette in moto la macchina e non so dove stiamo andando ma la parte più bella sarà sicuramente il viaggio.
Guida in maniera veramente attraente e quasi non riesco a togliergli gli occhi di dosso. Spesso ci scambiamo occhiate e sorridiamo con la musica di sottofondo. Poi parte una canzone che amo "Swim" di Chase Atlantic, alzo il volume al massimo, sgancio la cintura e mi alzo in piedi stendendo le braccia verso il cielo. I capelli mi svolazzano da tutte le parti ma la canzone mi distrae. L'unica sensazione che provo è la libertà e sono veramente felice di riuscire a provarne un po' dopo essere stata imprigionata dai miei pensieri per giorni. Inizio a cantare e a muovermi sul suo testo:

Location drop, now
Pedal to the floor like you running from the cops now
Oh, what a cop out
You picked a dance with the devil and you lucked out
The water's getting colder, let me in your ocean, swim
Out in California, I've been forward stroking, swim
So hard to ignore ya, 'specially when I'm smoking, swim
World is on my shoulders, keep your body open, swim
I'm swimming, I'm swimming, I'm swimming, yeah
I'm swimming, I'm swimming, I'm swimming, yeah
Out in California, I've been forward stroking, swim
So hard to ignore ya, keep your body open, swim

Una tale leggerezza non l'avevo mai provata prima. Questa è la cosa che mi manca con Dylan e che solo Noah sa darmi, leggerezza. Ma come tutti i sogni più belli, di colpo ti svegli.

All'improvviso Noah spegne la musica e mi fermo di colpo. Raddrizza lo specchietto retrovisore e mi fa notare una macchina nera che si trova a qualche metro da noi. Lui si fa serio e io continuo a non capire. Di colpo sento degli spari e finalmente collego: qualcuno ci sta seguendo. Mi affretto a sedermi ma un altro colpo di pistola si fa spazio e all'istante un bruciore allucinante al braccio mi colpisce. Noah aumenta la velocità e mentre sono accasciata su me stessa, con una mano stringo il mio braccio riempiendomi di sangue. La tiro via per controllare la situazione ma la cosa peggiora e mi fa ancora più ribrezzo perché ho la mano completamente insanguinata. Noah continua a premere sull'acceleratore e guardandomi mi dice <<porca troia>> quelli dietro di noi non sparano più e pian piano si allontanano <<chiama qualcuno, chiunque>> afferma agitato. Prendo la borsa e afferro il cellulare. Non indugio su chi chiamare.