CHLOE'S POV
Sospiro. Come glielo spiego? Non posso di certo dirgli <<tuo fratello mi ha rapita. Tutto qui>> sarebbe una sciocchezza. Cerco di pensare ad una risposta quando lui mi parla di nuovo:NOAH:
Rispondimi solo ad una domanda, sapevi che lavoro facesse?CHLOE:
Si ma l'ho scoperto da po...Mi ha chiuso il telefono in faccia. Se solo mi avesse ascoltato avrebbe capito. Lo sapevo solo da poco prima di lui e sicuramente non glielo avrei dovuto dire io. È la sua famiglia. Mi sale una rabbia che con lui non avevo mai provato, capisco che fa male conoscere solo ora questa situazione ma perché trattarmi così? Faccio dei gran respiri ed entro in casa. Aaron è sul divano che smanetta sul cellulare <<com'è andata?>> mi chiede <<male, mi ha chiuso il telefono in faccia>> ammetto <<quando arrivo a casa è la prima persona con cui devo chiarire>> gli dico. Lui mi fissa negli occhi <<pensavo che la prima persona con cui dovessi chiarire fosse...>> sotto intende per non pronunciare il suo nome <<aspetterà. Penso che tu abbia ragione, una pausa ci farà bene>> sospiro.
Per il resto del pomeriggio abbiamo giocato a carte e guardato dei film. Arrivata la sera abbiamo chiesto di farci portare il cibo in casa e ci hanno dato il permesso. Ognuno ha scelto ciò che voleva mangiare e abbiamo ordinato.
Durante la cena sono spesso scoppiata a ridere e per qualche minuto ho dimenticato la persona seduta di fronte a me. I nostri sguardi si sono incrociati una volta sola durante la cena, quando purtroppo le nostre mani si sono sfiorate. Entrambi dovevamo prendere il sale ed è stato lì che un brivido mi ha percorso la schiena. Al suo tocco inizialmente mi sono calmata poi rattristita ancora di più. Voglio solo passare un po' di tempo lontana da lui e riflettere su molte cose.
Finito di cenare il telefono mi squilla improvvisamente facendo sobbalzare anche gli altri. Leggo "Noah" sullo schermo e i miei occhi scattano su quelli di Aaron che essendo seduto vicino a me ha capito la situazione. Prendo il telefono in mano e rispondo:
NOAH:
Quando torni?DYLAN'S POV
Mi è bastato vedere una "N" sul suo schermo per capire che fosse lui <<domani, perché?>> chiede lei alzandosi da tavola. Si allontana e cerco di capire cosa stia dicendo ma con il chiasso che fanno gli altri non capisco. Mi provo a calmare ma le mani è come se non rispondessero ai comandi. Le sbatto contro il tavolo ferocemente e facendo sobbalzare le posate che producono un rumore che fa zittire tutti. Mi godo quei pochi minuti di silenzio prima di vederla rientrare veramente scossa.
La cosa mi dà veramente fastidio. Se non tenesse a lui non sarebbe nemmeno preoccupata per non so cosa.CHLOE'S POV
Dopo cena abbiamo passato l'ultima serata in spiaggia a raccontarci delle storie come solo i veri amici fanno, confidandoci segreti che ci rendono sempre più uniti.Verso le due siamo andati tutti a letto. Non riuscivamo a dormire così Aaron è andato in camera di Dylan a parlargli, spero solo che non ci forzi a fare pace. Sono una persona che se forzata fa esattamente il contrario, ci deve lasciare spazio.
Di colpo mi sento pesante e cado in un sonno profondo.Questa mattinata è stata molto movimentata fra valigie e corse per non perdere l'aereo ma almeno siamo arrivati in tempo.
Ci godiamo l'ultimo volo dell'anno e ammetto di essermi addormentata durante il viaggio, povero Aaron che non ha avuto compagnia durante questo tragitto.All'arrivo eravamo tutti sfiniti e io non vedevo l'ora di arrivare a casa. Mio fratello ha chiamato nostro padre che ci è venuto a prendere. Ho salutato tutti e ho provato a salutare anche lui ma al mio sorriso di sconforto non ha risposto, ha semplicemente distolto lo sguardo.

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IL PRATO DEI TUOI OCCHI
Romance[COMPLETA] Dylan, figlio di un potente mafioso e Chloe si conoscevano fin da bambini, poi grazie ad un lite che lui ha avuto con il fratello di lei non si sono più visti. La scintilla fra loro c'è sempre stata ma da bambini le cose non si capiscono...