Capitolo 6

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Ieri sera quando sono tornata a casa mio fratello ha notato un Ferrari parcheggiata fuori e si è fatto due domande. In poche parole ho dovuto dirgli che stavo "frequentando" Dylan e che Noah era sono un amico. Era veramente imbestialito e ho paura di cosa possa fare oggi a scuola.

Come ogni giorno ci prepariamo, mangiamo e partiamo con la moto. Arriviamo all'entrata di scuola e scorgo Dylan vicino al mio armadietto così faccio per avvicinarmi quando il mio polso viene trascinato indietro da Jake che si lancia verso di lui. Lo prende per il colletto della maglietta e lo sbatte contro gli armadietti <<Dylan, non ci provare nemmeno>> urla. Tutti si girano sconvolti e gli occhi di Dylan si legano ai miei <<se porti mia sorella nella tua merda, ti uccido con le mie stesse mani>> continua. Le persone intorno a noi cominciano a lanciare occhiate a me e a lui ma non mi frega di nulla in questo momento. Dylan mi continua a guardare, spinge mio fratello e se ne va. Non voglio raggiungerlo, peggiorerei soltanto la situazione. Guardo mio fratello che va nella direzione opposta alla sua ed è come se nulla fosse successo.

Mi raggiungono Kendall e Brooke correndo <<oddio, stai bene?>> mi domanda Brooke <<più o meno>> rispondo. Apro il mio armadietto quando qualcosa cade al di fuori di esso: una foto. Essa ritrae me e Dylan mentre ci baciamo davanti alla palestra. Cerco di non farla vedere alle ragazze e le lascio lì senza dire nulla. Non riesco a trattenermi e mi metto a cercarlo nei vari corridoi, fino a che non lo scorgo fuori in giardino seduto su una panchina a fumare. Esco e gli parlo <<ho trovato questa>> dico porgendogli la foto. La prende, sbianca all'istante e mi guarda impaurito. C'è un abisso in quegli occhi ora. Da un bellissimo verde sono diventati scuri e impenetrabili <<cazzo>> impreca. Mi guarda di sfuggita e mi dice <<oggi saltiamo le ultime due ore, dopo pranzo prendi le tue cose, ci vediamo a mensa>> e se ne va. Io ancora impietrita rimango in piedi in giardino a fissare il vuoto che prima era colmato da lui. Mille pensieri frullano nella mia mente ma li tengo a bada almeno per prime ore. Mi giro e raggiungo l'aula della mia prima lezione ancora scoccata.

E' finalmente ora di pranzo e raggiungo Brooke al nostro solito tavolo. Sono sconvolta perché la faccenda potrebbe essere davvero seria. Mio fratello ha parlato di qualcosa nella quale io non devo essere messa in mezzo, e penso che la vita stia riservando un duro colpo per me. Brooke mi risveglia dai miei pensieri <<ma che hai fatto Chloe?>> mi domanda spaventata <<ho trovato una foto nel mio armadietto, sta mattina, dove io e Dylan ci baciamo davanti alla palestra. Qualcuno ci ha spiato e ha scattato la foto. Secondo me come una specie di avvertimento>> dico senza fiato <<ecco perché sei corsa via stamattina>> mi dice lei <<saltiamo le ultime due ore, non so cosa voglia fare>> le comunico. Lei annuisce e appena arriva Kendall iniziamo a parlare del più e del meno. I miei occhi lo cercano in tutta la mensa ma non so dove sia. Al suo tavolo ci sono solamente i suoi amici che da quanto ho capito si chiamano Luke e Blake. Tutte queste informazioni mi sono state fornite da Kendall, la stalker, che ha quanto pare è interessata a Blake. Certo, sono tutti dei bei ragazzi ma Dylan spicca decisamente fra tutti.

Abbiamo finito di pranzare e di lui nessuna traccia. Mi aveva detto che ci saremo visti in mensa e ovviamente non si presenta. Pazzesco, ora che faccio? Decidiamo di uscire e lo trovo in corridoio a fare una chiamata. Mi avvicino e mi prende il braccio trascinandomi fuori. Entriamo nella sua macchina e finalmente mi fa parlare <<mi spieghi che succede?>> gli domando. Non mi risponde, incrocio le braccia al petto e sbuffo.
Senza nemmeno dirci una parola arriviamo a casa sua e Abuelita ci saluta <<Salve signor Parker, e ben tornata Chloe>> le sorrido <<dov'è mio padre?>> domanda Dylan <<nel suo ufficio>> ci risponde lei. Attraversiamo il grade salotto e saliamo sulle scale.

Percorriamo quell'infinito corridoio quando Dylan decide di aprire una porta <<ciao Dylan, Chloe>> ci saluta e mi fa segno di sedermi, così lo faccio. Dylan si posiziona dietro la mia sedia in piedi e la sua voce rimbomba nella mia cassa toracica <<l'ha trovata nel suo armadietto sta mattina>> dice porgendo l'immagine al padre. William la prende e la osserva, fa una risata e ci guarda <<e quindi?>> ci dice sorridendo <<eravamo soli, qualcuno ha seguito me o lei per poter fare la foto come avvertimento per qualcosa>> improvvisamente sbianca pure il padre. Io veramente non sto capendo nulla e la mia curiosità decide di parlare per me <<non capisco cosa stia succedendo>> dico rivolgendomi al padre. Nessuno mi risponde fino a che Dylan mi solleva dalla sedia e mi porta in camera sua <<stai qui>> mi dice. Davvero?
Decido di stare calma per questa decisione che ha preso. Dovrò stare qui per chissà quanto tempo quindi inizio ad analizzare le immagini che ci sono raffigurate sulla sua enorme bacheca.

IL PRATO DEI TUOI OCCHIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora