Capitolo 22

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Cazzo, quanto corre questo qua?

Siamo quasi arrivati alla discoteca e sono sicura che stia andando veloce solo per farmi dispetto.
Anche se mi piace la velocità, mi sta venendo il volta stomaco.

Si è fermato, meno male.

Non lo faccio quasi accostare che mi precipito giù dalla moto, mi tolgo il casco e vado a vomitare dietro un albero nelle vicinanze.

Non dovevo mangiare tutte quelle schifezze oggi.
Poi andare anche sulla moto con Mitch è stata la ciliegina sulla torta.

Ad un certo punto sento delle mani calde sfiorarmi il collo e prendermi i capelli.

"Stai bene?" Mi domanda Alex, una volta che sono riuscita a mettermi dritta.

"Ti sembra che stia bene?" Dico con un espressione sofferente, cercando di colmare un conato di vomito.

"In effetti.. sei anche bianca come un lenzuolo" dice guardandomi " faccio davvero tanto schifo a guidare?" Dice con un cipiglio sul viso ed un mezzo ghigno.

"Ma no.. e che già mi girava lo stomaco prima, poi tu sei andato un po troppo veloce ed ecco il risultato" dico ghignando all'ultima frase, accennando con la testa il bellissimo risultato del 'schifezze + andare su una moto ad una velocità pazzesca'

"Dai, tanto sai quanto ne puliranno domani mattina?" Dice con un lieve sorriso.

"Hai ragione, ora andiamo" dico cominciando a camminare, prendendo le gomme che ho in tasca.

Devo avere un alito che stende, visto che ho rigettato pure l'anima.

" Vuoi?" Dico poi, offrendole ad Alex.

Lui tende la mano, in segno di assenso.

Gliela porgo e poi entriamo nel locale.

"Buonasera" diciamo in coro io e Alex.

"Ragazzi!" Ci accoglie quel ciccione del proprietario, allargando le braccia.

Sembra uno di quei mafiosi sudici e montati.

"È tutto pronto per stasera?" Taglio corto, annoiata.

"Hey bambolina calma, la mia non è una discoteca conosciutissima per niente" dice con un ghigno sul viso.

Faccio una faccia annoiata e dico:

"Allora è pronto?"

"Certo bambolina" dice accendendosi un sigaro.

"Non chiamarmi bambolina"

Se non era perché ho già prenotato tutto e che questa sia la discoteca più famosa della città, l'avrei già mandato a fanculo con tanto di calcio nelle palle.

"Calmina" dice non togliendosi il ghigno dalla faccia.

"E non dimenticare che a mezzanotte.."

"Sese, non ti preoccupare bambolina, tu hai pagato ed io faccio eseguire. Tutto nella maniera più perfetta" mi interrompe, pieno di se, con un sorriso pieno di malizia.

Al che Alex mi mette un braccio sulle spalle e lo guarda in cagnesco.

Ma, cosa? Non so che pensare, perché mi ha messo il braccio sulle spalle?

Il proprietario ci guarda e il suo ghigno si allarga, alza le mani in segno di resa e dice:

"Comunque è tutto pronto bambolina, mancano solo i ragazzini che festeggiano" dice con aria superba, cacciando il fumo del sigaro dalla bocca.

Mi fa senso.

"Bene" e cominciamo ad incamminarci.
Alex ha ancora il suo braccio sulle mie spalle.

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