Capitolo 15

392 15 0
                                    

FLASHBACK

Pov. Zoe

"A-allora, Mitch, che hai fatto in vacanza? O-ovviamente se vuoi dirmelo, certo" Balbetto sorridendo imbarazzata.

Sono sicura che mi sia fatta un peperone.

Lui mi guarda curioso, ma poi sorride e dice:

"Sono andato un po' in giro, ho visitato qualche museo di giorno, poi la notte andavo in discoteca fino al mattino.
Non puoi immaginare il giorno dopo come stavo, nausea, mi girava la testa e stavo letteralmente spalmato sul letto" dice ridacchiando.

Oh, quanto è bello quando sorride, non solo quando sorride, ma pure quando è serio, arrabbiato,pensieroso, quando mangia o beve, ma quando ride, oh quando ride sarebbe in grado di fermare una rivoluzione.

"Stai bene, Zoe?" Domanda Mitchelle, sventolandomi una mano vicino agli occhi.

Oh caspita, lo stavo fissando.

"Oh, s-si, certo. Scusami" dico sorridendo.

Che figuraccia...

Lui mi sorride e poi guarda avanti.

"Beh, significa che ti sei divertito?" Domando guardandolo.

"Un mondo" Mi risponde, guardandomi anche lui.

Mamma, ha due smeraldi al posto degli occhi, e quelle ciglia, così lunghe... Oh basta lo sto di nuovo fissando.

All'improvviso sbatto contro qualcosa di duro, molto duro.

"Aiah!" Esclamo, facendo cadere la cartella e toccandomi la fronte.

Sono andata contro un palo!
La seconda figuraccia, credo che non l'ho guarderò più in faccia, tanta è la vergogna.

"Ti sei fatta tanto male?" Domanda cercando di soffocare una risata e avvicinandosi, togliendomi le mani dalla fronte, per vedere la gravità del danno.

"Emh, nono, solo, credo crescerà un bernoccolo" dico rossissima, mentre lui guarda la mia fronte.

"Lo credo anche io, se non ci mettiamo subito del ghiaccio crescerà un 'grande' bernoccolo" dice lui, calcando la parola ' grande'.

Si guarda intorno e poi dice:

"Vieni, andiamo in quel bar, avranno sicuramente del ghiaccio" dice prendendo la mia cartella da terra e cominciando a camminare, poi accorgendosi che non lo seguo, si gira e dice" non vieni? Guarda che sei tu quella a qui serve del ghiaccio, io pali non ne prendo" dice ridacchiando.

Ecco il doppio senso.

"Oh, eccomi" dico raggiungendolo" e comunque, è la prima volta che prendo un palo" dico sorridendo.

Lui ride sonoramente e poi dice:

"Ne sono sicuro" dice guardandomi "ora, entriamo, o ti ritroverai una collina al posto della fronte" dice prendo la porta del piccolo bar in cui dobbiamo entrare.

Con un piede ferma la porta, mi prende la mano e dice:

"Forza" mi incita, entrando nel bar, trascinandomi con lui.

Sono rossa, anzi vado in fiamme, sono sicura che il ghiaccio si scioglierà come il burro in padella, tanto sono calda.

Ci porta vicino al bancone, dove c'è una vecchia signora dall'aria dolce, e dice:

"Buongiorno, potrebbe darci due tè freddi, e un po' di ghiaccio assoluto, la mia amica si è fatta male, e se non ci mettiamo del ghiaccio si gonfierà" dice con il sorriso sulla bocca, senza lasciare mai la mia mano.

All'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora