Capitolo 61

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Rimango nel letto fino all'una.

Stanotte mi sono addormentata piangendo sul pavimento all'entrata, e mi sono svegliata all'alba, con Zampa vicino. L'ho preso in braccio e mi sono trascinata a letto, dove ho ricominciato a piangere.

Sono ridicola.

"Tesoro, scendi è pronto!" Urla mia mamma.

"No mamma grazie, non ho fame!" Urlo in risposta.

Non so nemmeno io con quale forza, visto che sento gola ed occhi bruciare.

"Cosa? Dai vieni!"

"No mamma, forse dopo!"

Sbuffo e mi stendo di nuovo, alzandomi le coperte fin sopra la testa.

Controllo il cellulare, e ci sono dei messaggi da parte delle ragazze, e da Mitch.

Mi chiedono tutti com'è andata, ma li ignoro e blocco il cellulare.

Non voglio fargli sapere da un messaggio che sono l'unica sfigata a cui ad una dichiarazione d'amore gli rispondono un "Sei ubriaca, vai a dormire"

Mi sarebbe piaciuto di più un suo rifiuto, che quella frase.

Una tristezza immensa si abbatte su di me, quasi non facendomi respirare.

Ora ho bisogno delle mie cuffie e della mia musica.

Dopo qualche ora vedo il mio migliore amico entrare nella mia stanza.

"Che ci fai qui?" Domando piano, non muovendomi di un millimetro.

"Non rispondevi ai miei messaggi, e sono venuto. Biscotto è di sotto con Zampa" indica con il pollice la porta, per poi venirsi a sedere vicino a me.

"Non mi sembra che tu abbia l'aria di chi si è appena messa con qualcuno"

"E infatti non l'ho fatto" Dico ripensando a qualche ora prima.

"Cosa?"

Lo guardo negli occhi e scoppio a piangere tra le sue braccia.

"Hey hey, calma bimba. Che è successo?" Mi domanda accarezzandomi la schiena e cullandomi fra le sue braccia.

Non so come, ma gli racconto tutto, anche se i singhiozzi e le lacrime fanno da ostacolo.

Mi sento così ridicola a piangere così.

"Quel figlio di puttana! Ora vado li e gli do tanti di quei pugni che le mie mani diventeranno parte della sua faccia!" Dice incazzato nero, facendo contorcere i muscoli delle braccia, per lo sforzo che sta facendo a trattenersi.

Scuoto la testa.

"No. Non farai un bel niente. Gliel'ho detto ed è andata male. Pazienza, vorrà dire che me lo toglierò dalla testa e penserò ad altro" Dico dubbiosa delle mie stesse parole.

"Come fai?" Mi domanda calmandosi.

"Come faccio a fare cosa?"

"Questo! A rendere tutto più semplice di quel che è! Ad andare sempre avanti! Io se avessi ricevuto una risposta così da Zoe non ce l'avrei fatta a stare così"

"Sto una merda, Mitch" Dico secca.

"Si ma stai già pensando ad andare avanti! Io invece sprofonderei in questo presente schifoso!"

Scuoto la testa e mi strofino gli occhi.

Sono stanchissima.

Lunedì mattina, fantastico.

Per fortuna c'è lezione di musica oggi.

Mi sto preparando, e quando sto per truccarmi e pettinarmi, mi viene un' idea.

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