Capitolo 33

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"Allora, questo week-end è il più caldo di quest'anno poi verrà il freddo. Che ne dite se affittiamo un casetta sul mare e andiamo a farci il fine settimana nell'acqua?!" Propone Mitchelle a tutto il gruppo.

Stamattina quando è venuto a prendermi era tutto euforico per questa gita, e l'euforia non gli è passata nemmeno un po'.

Accettano tutti e allora Mitch continua.

"Benissimo! Allora partiremo sabato mattina presto, prenoto tutto io!" Esclama contento.

Dove prende tutte queste energie? E poi per andare al mare.

"Ragazzi, fra poco suona la campanella. Meglio andare in classe" Dice Zoe, con un sorriso sulle labbra.

Tutti si dileguano in fretta e mentre sto per farlo anch'io sento qualcuno tirarmi per il braccio.

Mi giro e vedo Alex, anche con una faccia un po' arrabbiata.

Ora che ci penso anche stamattina quando l'ho salutato mi ha fatto solo un cenno con la testa, senza il minimo accenno ad un sorriso e ammetto che ci sono rimasta un po male.

"Che c'é Alex?" Gli domando un po' innervosita.

Anche se poi non è che lo fossi tanto, ma mi è venuto più freddo di quanto volessi.

"Non ti ho detto niente di fronte agli altri per non fare scenate" Mi dice sempre con quell'espressione.

Che ho fatto ora?!

Lo guardo stranita, lui se ne accorge e aggiunge:

"Ma ti sembra normale addormentarsi sul davanzale della finestra, oltretutto era anche aperta! Se ti saresti mossa un po' saresti caduta giù! Idiota incosciente!" Con un espressione ancora più arrabbiata.

Ma cosa?

"Aspetta, ti stai preoccupando per me?" Domando con un sorrisetto sul viso.

"Cosa?" Domanda disorientato, lasciandomi il braccio.

"Aspetta....Allora sei stato tu a mettermi sul letto!" Esclamo puntandogli il dito, una volta capito perché ieri mi trovassi sul letto.

"Sai, non volevo assistere alla caduta dalla finestra al primo piano di una bambina incosciente!" Esclama sarcastico, ma con irritazione nella voce.

Spalanco gli occhi.

"Come hai fatto a salire, brutto pervertito!!" Esclamo sorpresa.

"Idiota! Se non fosse stato per il brutto pervertito saresti caduta!" Mi risponde per le rime, col mio stesso tono di voce, alto.

Mi riprendo un attimo e lo guardo, chiudo e apro gli occhi velocemente, come se stessi riacquistando la vista dopo tanto tempo.

"Ha-hai ragione, s-scusami. Ti ringrazio" Balbetto con voce piccola, abbassando la testa.

Con la coda dell'occhio lo vedo spalancare i suoi di occhi e dischiudere leggermente la bocca.

"Perché quella faccia?!"'Gli domando stranita, alzando la testa.

"No, e che non mi aspettavo dei ringraziamenti..da te" mi risponde senza il minimo accenno a chiudere un po' quei suoi diamanti.

Ma cazzo, che ci posso fare se sono così? Sono talmente abituata a mantenere questa maschera di freddezza che a volte non riesco a toglierla. Non ci faccio nemmeno più caso..

"Allora che volevi? Se non ti aspettavi dei ringraziamenti, allora cosa??!" Gli domando, entrando un po' in confusione.

"Solo dirti di non farlo più! Ti rendi conto che saresti potuta cadere e farti davvero male?!? Meno male che non è successo" mi dice passandosi una mano nel ciuffo cioccolato e guardando da un altro lato, sbuffando.

All'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora