Capitolo 3

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Mi sveglio di soprassalto, non ci credo, ho sognato quegli occhi!

È impossibile, l'ho visto solo un paio di volte e tutte non più di cinque minuti!

Guardo l'ora e mancano due minuti alle sette, quindi è meglio alzarsi.

Mi alzo, vado a prepararmi, colazione e a scuola.

Ma che noia.

Almeno domani é sabato.

Mentre vado a scuola, guardo le vetrine e vedo un bellissimo regalo da fare a Mitchelle, il mio migliore amico!

Siamo migliori amici praticamente da sempre, ha origini francesi, adoro il suo accento.

È la cosa migliore che mi sia capitata, insieme a Jess e Zoe.

Ha i capelli biondi e gli occhi verdi, ma di un verde intenso, bellissimi!
Fra poco è il suo compleanno e compirà 19 anni.

Tornerà due giorni prima del suo compleanno.

Lui ama viaggiare e ora è a Los Angeles, ha promesso che un giorno mi porterà da qualche parte con lui.

Io amo quel ragazzo!

Dopo scuola glielo comprerò, ma ora devo andare.

All'intervallo

"Ragazze" Faccio la faccia da cucciola e uso un tono mieloso, e quando uso quel tono significa che voglio qualcosa.

"Che vuoi Selene?" Mi domandano all'unisono.

"Come che voglio?! Mi credete così, così...opportunista?" Domando spalancando gli occhi.

Loro assumono un'aria sospettosa.

"Comunque sorvoliamo. Oggi dovrei comprare il regalo a Mitchelle e non voglio andarci da sola, venite con me?" Domando speranzosa.

"Io non posso, mamma vuole un pomeriggio madre e figlia" Dice Jess.

"Ti annoierai a morte" tento di persuaderla.

"Oh niente affatto, ogni volta che facciamo questa cosa, me ne esco sempre con un guardaroba nuovo! Evviva mamma!"Esclama contenta,  alzando le braccia al cielo.

"Devo parlare con mia mamma e dirgli quanto mi manca e che voglio un pomeriggio con lei.." Dico con una faccia pensierosa.

"Credimi che se funziona, avrai un armadio pieno zeppo di vestiti" Dice ridacchiando.

"Yeeah! E tu, Zoe? Vuoi venire?" Domando alla brunetta vicino a me.

"Mi dispiace, ma devo scrivere la prossima recita da fare a scuola" Rifiuta gentilmente.

Zoe fa parte del gruppo di teatro della scuola, e sogna di fare la regista, così scrive le recite da fare a scuola.

"Vorrà dire che andrò da sola" Sbuffo annoiata..

"Dai, dai. Non fare così" mi dicono dandomi delle pacche sulle spalle.

A fine delle lezioni.

Devo andarci da sola a comprare il regalo, non é giusto, mi annoio da sola, vorrà dire che dovrò sbrigarmi e andare a casa e fare i compiti. 

Tutte a me oggi.

Comunque andiamo a prendere questo regalo va'.

Entro nel negozio e mi faccio un giretto, anche se so già quel che devo prendere.

Mentre giro per il negozio vedo una testa castano cioccolato, mi è familiare ma non so chi è.

Così mi avvicino piano piano, senza far rumore, immagina che imbarazzo se non é nessuno che conosco.

Meglio non farmi scoprire!

Quando sto per vederlo senza farmene accorgere, ecco che si gira,beh ti pareva.

Comunque, l'ho fatta la figuraccia ma lo conosco. E' il tipo che mi ha dato della ridicola per i miei capelli!

"Hey, ciao" mi saluta sorridendo.

"Ciao" lo saluto per cortesia.

"Non pensavo ti piacessero i vestiti maschili" dice guardando le felpe che ho in mano.

"Infatti sono per una persona, non per me" dico facendo spallucce.

"Oh, scusa allora" dice sghignazzando.

Non ci credo, sta sghignazzando... di me!

"Ma faccio così ridere? Ogni volta che mi vedi ridi! Prima era per i capelli e ora?! Sappi che mi stai dando davvero fastidio!" Dico irritata.

"No! Non stavo ridendo di te, mi dispiace. Non volevo causarti alcun fastidio, davvero."e ride sotto i baffi,che non ha.

"Sarà, comunque io vado, ciao" dico incamminandomi verso la cassa.

"Ciao" e mi sorride divertito.

Giuro che glielo tolgo quel sorrisetto.

Mentre vado alla cassa vedo che mi segue, così mi giro e gli dico:" ora mi segui anche?!"

"Guarda che devo pagare" cerca di non ridere ma non ci riesce.

Oh, che figura!

Gli faccio una faccia infastidita e proseguo.

Dopo aver pagato, mi dirigo verso il parco, prendo un gelato al pistacchio e stracciatella e dritta a casa.

Proprio fuori al cortile di casa mia vedo... vedo... accidenti!!
Mi sono resa conto che non so il suo nome.

Comunque, vedo il ragazzo nuovo che entra nella casa di fronte alla mia. Ma quello mi perseguita?

Stalker.

Con tante domande in testa entro in casa, faccio una doccia e per stare comoda, metto un pantaloncino rosso ed una canottiera bianca, mi stendo sul letto e mi metto le cuffie nelle orecchie.

All'inizio non mi alzo dal letto, poi
presa dalla musica comincio a ballare per tutta la stanza, sono abbastanza brava a ballare e poi mi diverte un casino!

Mentre ci sto prendendo più gusto, ecco che mamma mi chiama per la cena.

Già è passato così tanto tempo?

Scendo, mangio e vado a lavarmi i denti.

Poi mi metto un po' sul divano con papone a giocare alla play, dopo un'oretta di battaglia e averlo stracciato, vado a dormire.

Mentre sto per mettermi a letto mi sento osservata, ma poi questa sensazione scompare, ma nel dubbio e nella paura, visto che sono una fifona di primo livello, accendo la lampada a forma di orsetto che ho sul comodino vicino al letto e mi addormento.

All'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora