Dal negozio di Jemie per arrivare all'aeroporto prendemmo la metropolitana, era molto più comodo che prendere l'auto, Euronymous e Dead che si presentarono in seguito con i loro veri nomi Oystein Arseth e Pelle Ohlin avevano l'aereo il pomeriggio successivo alla festa di Jemie, e noi avevamo passato la maggior parte del tempo a casa dei genitori di Rory, "com'è andata?" ci chiese Jemie, come al solito la metro era così piena che non eravamo riusciti a sederci, "Come era prevedibile che andasse, solo stavolta sono riuscito a prendermi la soddisfazione di rompere il muso a mio fratello" disse Rory con fare neutrale, Jemie mi guardò per capire se fosse vero, "letteralmente, ti pare che l'avrebbe detto se non fosse stato così?" Gli risposi io, allora Jemie rise, "abbiamo suonato, peccato che non c'eri" disse Oystein aspirando dalla sua sigaretta, sorrisi, "Peccato" risposi facendo spallucce, ma la mia testa era altrove Rory non mi rivolgeva la parola, il mio tacito accordo con sua madre l'aveva mandato su tutte le furie e forse aveva ragione, ma io davvero avevo visto negli occhi dei suoi genitori la voglia di rimediare ai propri errori, "e tu Rory? Jamie ci ha detto che suonavi, perché hai smesso??" Chiese Pelle, "Perché avevo ed ho tutt'ora altra merda per la testa" gli rispose lui sarcastico, mi voltai verso di lui ma mi diede le spalle, sospirai ancora e cacciai anche io una sigaretta, "Gli passerà" disse Oystein avviando la sua Zippo e facendomi accendere, "La nostra fermata!" esclamò Jemie, il norvegese moro recuperò il fodero con dentro la sua Gibson elettrica, ad Ian sarebbe piaciuto un sacco essere con noi, scendemmo e ci avviammo a piedi verso l'aereoporto, "Ila stai al passo" disse Rory, "Sei ancora incazzato con me?" gli chiesi affiancandolo, ma lui nuovamente non mi rivolse la parola c'era Caos lì dentro, correvano tutti verso gli imbarchi, e come in ogni aereoporto che si rispetti brulicava di Poliziotti, "Jemie" sussurrai per poi aggrapparmi al suo braccio, Rory mi guardò incuriosito dal mio comportamento, "Hai qualcosa con te?" mi sussurrò il moro all'orecchio mentre ancora ci incamminavamo, scuotei la testa "ma mi fanno paura" mi morsi il labbro inferiore, "Ila rilassati così attiri solo la loro attenzione" disse Rory mettendosi al passo con noi, Sentì Pelle ridere sommessamente, "Andate, non è il caso che stiate qui", disse, gli scuotemmo la testa e raggiunto l'imbarco gli tenemmo comunque compagnia mentre erano in fila,
"Sei sicura di non avere niente?" mi chiese ancora Rory, lo guardai "così mi metti ansia cazzo" gli dissi irritata, ero sicura di non avere niente, come ero sicura lo sapesse anche lui, le nostre dosi erano sempre insieme e in genere era lui a mantenerle, quel suo insistere mi metteva solo agitazione, "Vi aspettiamo ad Oslo" ci disse Oystein consegnando il biglietto aereo alla hostess "Continuiamo a scriverci, magari quando inauguri il negozio che hai in programma ci inviti" gli rispose Jemie, "Rory, vogliamo che veniate anche voi due!" esclamò allora Pelle, Rory gli annuì, ci salutammo e dopo di che si imbarcarono, voltandomi per andar via vidi un pastore tedesco venirmi incontro, si avvicinò amichevolmente ed io mi chinai ad accarezzarlo, lui mi leccò una mano e sia Jemie che Rory imprecarono, "Ila qualsiasi cosa ti dicono ricorda sempre, è per uso personale" disse Rory prendendomi la mano, lo guardai confusa, "Vi conviene venire con noi senza opporre resistenza" disse uno dei 2 sbirri che che avevamo davanti, "Seguiteci" aggiunse l'altro, li dovemmo seguire in un'ufficio con su scritto security, sperai anche gli altri due non avessero roba con loro, poi pensai che sapessero dove eravamo diretti e che non fossero tanto stupidi da portarsi dietro la roba, ma io ero stata tanto stupida da portare con me gli attrezzi, una polizziotta, non tanto giovane mi chiamò in una camera in disparte dagli altri due, ci andai e li c'era un'altra poliziotta, immaginai avesse la mia età, "Spogliati" mi dissero, mi agitai "Sul serio?" riuscì solo a dire, "Si tesoro! Sul serio, il nostro cane antidroga ti ha puntata, spogliati", poggiai lo zaino in terra e iniziai togliendo la giacca, gliela passai, misero le tasche al rovescio ma non ci trovarono niente, tolsi gli anfibi da cui sfilarono le suole interne, poi misero a rovescio anche i pantaloni, per ultimo tolsi il maglione, "E questo?" mi chiese la polizziotta sulla 40ina, "È per uso personale" dissi con la voce che quasi non voleva uscirmi, non mi era mai capitato di essere fermata dalla polizia, e adesso ero letteralmente nel panico, "Direi" disse lei cacciando il cucchiaio e la siringa dalla bandana in cui erano avvolti, "Tesoro perché ti ammazzi con questa merda" mi disse continuando a frugare nella mia borsa e poggiando sul tavolo ciò che ne cacciava, "Togli anche l'intimo" esclamò l'altra mentre mi palpava dappertutto come se quasi avessi potuto nascondere la droga sotto pelle, non potei fare a meno di notare il modo in cui mi scrutava le braccia, slacciai il raggiseno nero e sfilai gli slip del medesimo colore, "Mani al muro e chinati" continuò con voce apprensiva, mentre si infilava un guanto in lattice "è davvero necessario?" chiesi stringendomi tra le braccia e coprendomi il seno, "si, è prassi, ma giuro che faccio in fretta se mi rendi le cose facili" sospirai e feci come mi aveva detto, "Pensa che i tuoi amici stanno avendo il tuo stesso trattamento nell'altra stanza" ironizzò la poliziotta più anziana per distrarmi, io sorrisi con qualche lacrima che mi rigava lenguance, ma non avrei mai dimenticato quanto fosse stata spiacevole quella sensazione, "Ok, puoi rivestirti, sei a posto" esclamò la più giovane delle due, nonostante questo mi disse che avrebbero comunque dovuto mettere a verbale ciò che avevano trovato, gli dovetti dare le mie generalità e se fino a quel momento ero stata anonima, che ero una tossica ormai lo sapeva anche lo stato, infine non mancò la ramanzina su quanto stessi sprecando la mia vita, quando uscì fuori i ragazzi mi stavano aspettando seduti, Rory mi fece segno di sedermi sulle sue ginocchia, e io lo feci, mi abbracciò forte "prima volta?" mi chiese e io gli annuì, "Se lo sa Philip ci ammazza" disse poi Jemie, "Hanno trovato la siringa ed il cucchiaio" confessai,
"Perché cazzo ce l'avevi in borsa?" mi chiese "io lo porto sempre con me" risposi sospirando, Jemie tirò fuori una sigaretta e ce la porse, io ne sfilai una, Rory no, "Cazzo Ila, ti avevo detto di lasciare a casa quella roba" disse spazientito mentre ancora mi carezzava una coscia, "Ne ho l'abitudine, la porto sempre con me nel caso dovesse servire" ribattei io,
"e cosa ti hanno detto?" mi chiese poi, "niente, hanno messo a verbale e adesso sono schedata" sbuffai,
"Tranquilla, lo siamo anche noi, da tempo immemore ormai" disse Jemie, a me la cosa non mi sorprese più di tanto...
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Me... You... And the Heroine 🖤
ChickLit- Storia in revisione - Ila non avrebbe cambiato nulla della sua vita, lei lo sapeva, nonostante fosse consapevole del fatto che l'eroina potesse prima farle toccare il cielo con un dito per poi, in un millesimo di secondo, lasciarla cadere sull'as...