Quella sera a lavoro mi pesava più delle altre, guardai l'orologio per l'ennesima volta, mi sentivo irrequieta. Erano diverse settimane che non vedevo Rory, e anche Philip ed Henry non l'avevano più visto, almeno in mia presenza. Loro non mi avevano fatto pesare la cosa, dopotutto io ero il loro gruppo, non Rory.
Dopo la morte di Ian e anche prima si erano sempre visti sporadicamente con quei ragazzi, e Philip mi aveva detto che non c'era motivo per iniziare a frequentarli abitualmente proprio adesso.
Nessuno di loro mi aveva chiesto cosa mi fosse passato per la testa, e a nessuno avevo detto di essere stata gelosa della sorella di Philip o che avevo pensato Rory non avrebbe mai potuto arrivare ad amarmi quanto amava lei, lasciare andare una persona per amore, questa è la cosa più difficile che possa fare una persona innamorata, decidere di soffrire per il bene dell'altro.
"Lei meritava molto di più che questo" aveva detto Rory a Philip quella sera, ci avevo riflettuto molto su quelle parole, avevo iniziato a pensare al mio futuro e ad autoconvincermi che anche io meritassi di più, volevo una vita normale...Uno scampanellio attirò la mia attenzione, una coppia entrò abbracciata nel locale, << Volete sedervi?? >> chiesi ai due, << Si, un tavolo per 4, aspettiamo amici >> mi disse la ragazza, le annuì e li scortai fino al tavolo,
<< posso iniziare a portarvi da bere o preferite aspettare? >> si guardarono con complicità, << Aspettiamo >> disse lei, le sorrisi. Lui non mi aveva degnata di uno sguardo, aveva continuato a guardare la sua ragazza con aria sognante come se non ci fosse donna più bella al mondo, pensai di meritare un'uomo che mi guardasse nello stesso modo.Presi la mia borsa e mi avvicinai a Kendall, una mia collega, salvo altri pochi era l'unica con cui riuscivo ad andare d'accordo lì dentro, << Ken io vado un'attimo al bagno >> la misi al corrente prima di andar via, in quel breve lasso di tempo in cui non ci sarei stata avrebbe coperto lei i miei tavoli, in genere ci aiutavamo a vicenda.
Ero quasi a rota, mancava poco meno di mezz'ora alla chiusura del locale eppure quella maledetta lancetta sembrava essersi bloccata.
Avevo iniziato a sudare e le luci iniziavano a darmi fastidio.
Quando avevo la dose me la sparavo per poter continuare a lavorare ma quel pomeriggio i soldi non mi bastavano. Phil e Henry mi avevano chiesto se ne avevo ed io gli avevo risposto di si, non volevo dovessero provvedere anche a me quando già non avevano abbastanza soldi per le proprie dosi. Aprì il flacone di Valium e ne inghiottì una pasticca bevendo un po' d'acqua dal rubinetto, poi mi sciacquai il viso e il collo con dell'acqua fresca.<< Ila portalo al tavolo 24 >> mi disse un mio collega porgendomi un vassoio pieno, lo afferrai saldamente ma il locale aveva già iniziato leggermente a girarmi intorno, e di sicuro le luci stroboscopiche provenienti dal centro della sala non mi aiutavano,
<< Ecco a voi >> dissi un po' confusamente, non ricevetti mance da quel tavolo, ma non mi fregava volevo solo quella serata finisse quanto prima.
Il locale era ancora pieno per metà, un cliente da un tavolo vicino mi fece segno di avvicinarmi mentre ero intenta a passare lo strofinaccio su alcuni tavoli vuoti, << di cosa hai bisogno? >> chiesi cordiale e con il mio solito sorriso, << vorremmo il conto per favore >> gli annuì e feci per andare ma lui mi trattenne,
<< Aspetta, questi sono per te! >> esclamò prendendo un consistente numero di banconote dai Jeans, lo vidi aprire le gambe mentre si scostava da sotto il tavolo ed io mi ci avvicinai, mi prese i fianchi attirandomi ancora di più a se, con una mano mi strizzò il culo mentre con l'altra mi infilò i soldi negli shorts, gli sorrisi e mi avviai alla cassa,
<< cazzo se me la scoperei! >> gli sentì dire in modo confuso tra la musica, non ci rimasi neanche male, ormai, e aggiungo anche purtroppo, mi ci ero abituata a quel genere di commenti,
Fù quello che disse il suo amico ad irritarmi, << Io quella la conosco, è delle case popolari, ti basta darle qualche soldo e te la scopi sicuro!! >>
gli rispose, mi passai il dorso della mano sulla fronte per tamponare il sudore e mi imposi di tranquillizzarmi prima di tornare da loro.
<< Sono 16 dollari >> dissi avicinandomi e poggiando lo scontrino sul tavolo, il tizio che mi aveva dato la mancia poco prima mise una banconota da 50 accanto a quest'ultimo, poi si alzò e mi attirò a se facendo aderire i nostri corpi in un modo che mi dava il voltastomaco.
In un'altra circostanza avrei reagito più prontamente, ma quella sera ero in piena rota e avevo inghiottito una pillola di valium per contenerne i sintomi, << se vieni con me puoi tenere il resto >> mi sussurrò all'orecchio, << Non li voglio i tuoi fottuti soldi, lasciami! non mi toccare... >> gli risposi scostandomi dalla sua presa, allora lui mi strattonò nuovamente e in modo ancora più violento, << ha detto che non vuole essere toccata! >> esclamò una voce familiare, mi voltai di scatto e quel movimemto brusco mi fece girare la testa, barcollai leggermente ed il ragazzo mi prese un braccio per sorreggermi, si tirò giù il cappuccio che fino a quel momento non mi aveva permesso di vedere chi fosse dato le luci basse del locale,
<< Rory >> sussurrai.
<< E tu chi saresti? Perchè non ti fai i cazzi tuoi e te ne torni al tuo tavolo?? O forse vuoi che ti spacchi il muso?! >> esclamò il tipo dandogli uno spintone non poco violento, il biondo arretrò di qualche passo annullando lo spazio che c'era tra noi, di conseguenza si voltò a guardarmi per paura di avermi urtata, << Forse non ci siamo capiti >> disse voltandosi nuovamente verso il cliente << Non vuole essere toccata da un viscido come te! >> continuò dandogli in contemporanea un pugno in pieno viso, con un gesto del braccio mi nascose dietro la sua schiena, probabilmente per paura che finissi tra loro e mi facessi male, ma questo non successe perchè prontamente arrivarono gli addetti alla sicurezza che cacciarono fuori i due ragazzi.
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Me... You... And the Heroine 🖤
ChickLit- Storia in revisione - Ila non avrebbe cambiato nulla della sua vita, lei lo sapeva, nonostante fosse consapevole del fatto che l'eroina potesse prima farle toccare il cielo con un dito per poi, in un millesimo di secondo, lasciarla cadere sull'as...