🖤 RORY 🖤
<< Vaffanculo Mamma!! Lavoro anche io! Non sei l'unica a farsi il culo in questa cazzo di casa! >> le grida di Ila si sentivano fin fuori casa sua, prima di andare a fare colazione eravamo dovuti passare di lì, Ila non ci aveva detto perchè, anche se io pensavo si trattasse di soldi.
<< Dammeli, te li ridò! >> gridò ancora la rossa, << Non ammazzo mia figlia con le mie mani! >> le rispose la donna a tono, la sua voce era stanca e il tono arrendevole, << Dovevi pensarci prima! Quando eri troppo impegnata a piangere per quell'individuo che tu dicevi essere nostro padre! >> singhiozzò Ila, vedemmo la porta aprirsi per poi richiudersi in modo violento subito dopo, << Lasciami! >> la sentimmo gridare ancora, sobbalzai mentre altri rumori rimbombavano all'interno
<< Cazzo >> sussurrai tra me e me scuotendo la testa, ne avevo viste troppe di scene del genere, chi più e chi meno avevamo tutti situazioni difficili alle spalle. << Non è che le serve una mano? >> chiesi, Henry scrollò le spalle << È normale amministrazione >> disse guardandomi, poi Ila uscì sull'androne, e mentre andava via la madre la seguì fin sulle scale continuando a gridare, << Non puoi uscire di nuovo, in quale covo di tossicomani sei stata stanotte?? >> la vedemmo scendere qualche gradino puntandoci il dito contro, era una donna giovane, si vedeva nonostante lo sguardo triste e il viso smunto e stanco, poteva avere più o meno intorno ai 50 anni, aveva gli stessi occhi verdi di sua figlia, << Vi ho detto di stare lontani da lei! >> si rivolse a tutti ma guardava Philip dritto negli occhi azzurri, lui si strofinò le mani inguantate, << Sta zitta mamma! >> gridò Ila per l'ultima volta portandosi le mani nei capelli in un gesto di stizza, strinse la sua borsa al petto e ci precedette a grandi falcate attraverso l'isolato.
<< Ila aspetta!! >> sospirò Philip velocizzando il passo per raggiungerla, le prese un braccio e lei si voltò di scatto, adesso anche io e Henry ci eravamo avvicinati, guardai i suoi occhi arrossati ed ebbi l'istinto di abbracciarla, ma non lo feci, ci conoscevamo appena.
<< È ok Phil, adesso mi passa... Lo sai... >> gli disse tirando su con il naso, Philip le avvolse le spalle con un braccio e le lasciò un bacio sulla guancia prima che riprendessimo a camminare. Mi voltai beccando un'uomo di mezza età curiosare dalla finestra di casa, sapere che probabilmente aveva sentito e visto tutto mi diede sui nervi << Cosa cazzo hai da guardare? >> gli ringhiai e lui richiuse la tenda, << lascia perdere, sono delle cazzo di sentinelle >> ridacchiò Ila asciugandosi qualche lacrima con la manica della mia felpa, e di nuovo sentì la sensazione di volerla stringere a me, non sapevo cosa in lei mi portasse a questo, forse il modo dolce e pacato in cui parlavala, o forse per ciò che aveva passato. Un fiocco di neve le si posò sui capelli rossi << sta fioccando >> ci fece notare lei con l'entusiasmo di una bambina.<< Hey Rory! >> mi salutò sorridente Polly, era in perfetta armonia con lo scampanellio della porta che ci dava il benvenuto nel locale. Invitai i ragazzi ad iniziare a sedersi ad un tavolo ed io le andai incontro al bancone per salutarla << Ciao tesoro! Come stai? >> le chiesi, lei mi sorrise con quel suo solito fare da ragazzina, mettendo in mostra le stelline di ferro che le addobbavano i denti, dalla cuffietta che teneva ferma con due mollettine uscivano fuori due codini biondi.
<< bene, grazie >> mi rispose con occhi dolci, avevo sempre pensato fosse carina, ma una ragazza come lei non faceva per me, nonostante questo ci ero andato a letto diverse volte, dopotutto io ero stato chiaro, nessuna relazione fissa e lei lo aveva accettato. Lei con la sua aria da brava ragazza e con i sani principi trasmessigli dai genitori non poteva stare con uno come me, conoscevo bene suo padre, molte volte mi aveva detto di star lontano da sua figlia, ovviamente io non l'avevo ascoltato, beandomi del fatto che Polly per me avrebbe fatto quasi tutto. mi allungai lasciandole un bacio sulla guancia e lei mi sorrise ancora.
<< Inizio a portarvi del caffè? >> squittì ed io le annuì col capo << metti tutto in conto a papà ok? >> le dissi per poi andare a sedermi con gli altri.
STAI LEGGENDO
Me... You... And the Heroine 🖤
ChickLit- Storia in revisione - Ila non avrebbe cambiato nulla della sua vita, lei lo sapeva, nonostante fosse consapevole del fatto che l'eroina potesse prima farle toccare il cielo con un dito per poi, in un millesimo di secondo, lasciarla cadere sull'as...