"Penso che dovresti recuperare la tua ragazza Rory, Jemie è rimasto abbastanza impressionato per la storia dei Mayhem" mi canzonò Will indicando la porta dell'ufficio da cui Jemie ed Ila ancora non tornavano, quel pensiero mi infastidì parecchio, anche se tentai di nasconderlo, questo perché i ragazzi conoscevano un me completamente diverso rispetto a ciò che ero diventato dopo aver conosciuto Ila, quello a cui non fregava di nessuna, quello che non si sarebbe mai legato a nessuna, mi sforzai di sorridere e di rimanere il più neutrale possibile, "Vado a vedere se è tutto ok!" dissi alzandomi, più mi avvicinavo a quella porta e più provavo una stretta allo stomaco che non avevo mai provato prima, esitai quando arrivai ad un passo da questa, poi con un sospiro tentai di calmare i nervi, "Ila hai chiamato Philip?" dissi entrando, era seduta, imbracciava la Gibson di Jemie e dietro di lei a guidarne i movimenti c'era lui, stavano ridendo, stavolta il mio stomaco si contorse a tal punto da farmi male "Non ancora Rory, Jemie mi insegna a suonare la chitarra" disse entusiasta, lui si volto verso di me, "potrebbe essere davvero brava sai?" mi disse, io non suonavo più da un bel po', da quando da adolescenti avevamo messo su una nostra piccola band che poi con gli anni e l'eroina si era sciolta, "certo che potrebbe" risposi con ovvietà, non penso Jemie se ne fosse accorto, ma a lei bastò guardarmi dritto in faccia per capire cosa mi stesse succedendo, "Jemie ti dispiace lasciarci un minuto da soli? Facciamo questa telefonata e torniamo di là" disse Ila, lo vidi posare la chitarra al suo posto, "certo" rispose sorridente e si avviò fuori, "Che ti prende Rory?" la guardai dal basso verso l'alto, "Ti era attaccato alla schiena Ila" lei scuotè la testa, "Non capisco Rory, mi stava solo mostrando un piccolo arpeggio ma che ti prende?"
"Niente... Devi ancora chiamare Philip?" le chiesi, l'ultima cosa che volevo era risultare maniacale ai suoi occhi, forse stavo un po' esagerando, "Si, devo ancora, ma che ne dici se ci prendiamo due minuti per noi?" si avvicinò a me alzandosi sulle punte e mi diede un bacio a stampo, a quel tocco la stretta che avevo allo stomaco e che cercavo di nascondere così disperatamente si allentò, la spinsi all'indietro bloccandola tra me e la scrivania, le presi i capelli e l'attirai ancora di più a me facendo pressione sulla sua nuca, le sfuggì un gemito e bastò quel suono per farmi avere una semi erezione che dovetti controllare a fatica, lei ridacchiò intrecciando le dita nei miei capelli e torturandomi il lobo destro con la lingua, "Sei proprio una stronza" le dissi sorridendo, sapeva quello fosse uno dei miei punti sensibili, e ormai il guaio era fatto, poggiò una mano sulla mia erezione attraverso i Jeans, "Cazzo" ansimai, nessun'altra oltre lei ci era mai riuscita, nessuna mi aveva mai fatto venire nei pantaloni, "Oh-oh" esclamò vedendo le macchie di bagnato sul tessuto all'altezza del mio cavallo, "te lo ripeto, sei proprio una stronza lo sai?" mi chinai sul suo viso lasciandole un bacio sull'angolo sinistro della bocca, "con te non lo sono mai abbastanza" si alzò sulle punte ancora una volta infilando il naso tra i miei capelli, "Vado a darmi una ripulita, ok?" mi annuì facendo sfiorare i nostri nasi per poi dirigersi al telefono...
Imprecai di brutto, lì dove avevo pulito il Jeans era rimasto un'alone fottutamente sbiadito, tutti fuori avrebbero capito cosa era successo, di venire nei pantaloni non mi capitava da quando ero un fottuto ragazzino in preda alle prime crisi ormonali, "Hai fatto?" mi chiese Ila affacciandosi alla porta del bagno, io sospirai, "Non si toglierà, cosa hai intenzione di fare? Vuoi rimanere in questo bagno eternamente Rory?" mi arresi alle circostanza ed uscì, "Tu hai chiamato Philip?" lo chiesi cingendole le spalle "Si, è tutto a posto, gli ho detto che siamo qui, era tanto contento" quando si parlava di Philip Ila aveva negli occhi lo stesso luccichio di quando parlava di suo fratello Ian, "Ragazzi è arrivata questa fottuta pizza, quando cazzo venite?" ci gridò Mickey, "Veniamo!" gli gridai di rimando,
"Sai? Con lui, Henry e Audrey ci sono anche Mark e Melanie" continuò lei mentre ci avvicinavamo agli altri, "Sul serio? Sono contento che si stia creando un rapporto più stretto tra di loro" lei annuì mentre prendevamo posto su di un paio di sedie messe a casaccio tra gli scaffali del negozio, ci passarono le birre, poi Jemie abbozzò un sorriso, "Ma cosa cazzo ti avrà mai fatto questa rossa per portarti a questo?!? dov'è finito il vero Rory?" continuava a ridere indicando i miei pantaloni utilizzando la mano con cui reggeva la birra, gli occhi degli altri si posarono su di me e anche loro risero,
"Merda! adesso smettila Jemie o ti ficco un coltello su per il culo e ne faccio un cazzo di snuff movie", dissi serio, poi mi resi conto di essermela presa troppo, infatti gli sorrisi, non volevo capissero me la fossi realmente presa così tanto, avevo avuto l'ennesimo comportamento da ragazzino, facemmo tutti silenzio ed il moro incrociò il suo sguardo con il mio, poi guardò negli occhi gli altri due e in contemporanea scoppiarono in una nuova risata "Uno Snuff movie!" ripeté ancora ridendo, "Sei sempre un grande" mi diede una pacca sulla spalla, "Scusate ragazzi, cos'è uno snuff movie?" Chiese Ila, "Lascia perdere piccola" le risposi, "Non sai cosa sia uno snuff movie tesoro?" Jemie si voltò verso di lei, "dovrei saperlo?" la vidi alzare un sopracciglio, "No, non è necessario che tu lo sappia, ne tanto meno che tu ne veda" dissi prendendole il mento e voltandola verso di me, mi rallegrai quando qualcuno bussando alla porta interruppe quella conversazione, Mickey andò ad aprire, lo vedemmo salutare altri tre ragazzi e due ragazze, la nostra permanenza al black paradise si stava trasformando in un festino, "Ciao Rory! Da quanto tempo!" squittì Cindy, volteggiò sotto i miei occhi con la sua gonna striminzita ed il corpetto nero che le metteva in evidenza il seno contornato dai lunghi capelli biondi, avevo quasi dimenticato perché non frequentassi più così assiduamente quel posto, "Piacere!" disse Ila mettendosi tra noi, in confronto sembrava una bambina con la sua felpa e gli shorts, Cindy la guardò dal basso verso l'alto, "hai portato la tua sorellina?" chiese facendo ridere l'amica, cercai di risponderle ma un rumore di vetro attirò la nostra attenzione, una bottiglia di liquore era caduta dal cartone colmo che trasportavano i ragazzi, "metto su un disco!" annunciò la bionda gridando, "No, Cindy! Stasera ascoltiamo buona musica!" la bloccò Jemie,
"Allora dimmi cosa devo mettere!" disse lei andandogli incontro,
"Io sono impegnato a pulire il pavimento, lascia scegliere alla rossa"
Il dissenso di Cindy si poteva leggere nella sua espressione,
"Ila?" la chiamò Jemie per assicurarsi avesse sentito, nel frattempo gli altri avevano già iniziato a bere, ila iniziò a rovistare tra gli scaffali, "trovato" la sentimmo dire dopo un po' e io e Jemie la raggiungemmo accanto al giradischi, lui le mise in mano la sua bottiglia di Whiskey "Gradisci?" le chiese e lei annuì "solo un paio di sorsi" disse portandosi la bottiglia alle labbra, porse il disco a Jemie che lo esaminò, "Allora, vediamo l'esperta di buona musica cosa ha scelto" Cindy ci raggiunse poggiandosi alla mia spalla, Ila mi strattonò verso di lei e io l'avvolsi tra le mie braccia "Tranquilla tesoro, hanno già scopato loro due ormai Rory è passato oltre" la rassicurò Jemie sorridendo e facendo ridere la bionda, "Comunque questo è uno dei miei preferiti, Necrodeath - fragment of insanity!" lo mise sul giradischi e poggiò la puntina...
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Me... You... And the Heroine 🖤
ChickLit- Storia in revisione - Ila non avrebbe cambiato nulla della sua vita, lei lo sapeva, nonostante fosse consapevole del fatto che l'eroina potesse prima farle toccare il cielo con un dito per poi, in un millesimo di secondo, lasciarla cadere sull'as...