Capitolo 21

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Sentì bussare alla porta dell'appartamento di Philip insistentemente, "un'attimo" gridai ridestandomi dal sonno, presi il pacchetto di sigarette e l'accendino, poi andai ad aprire, "Cazzo" esclamai, mentre il rumore della zippo che insieme alle sigarette cadeva sul pavimento riecheggiò in tutto il corridoio, erano messi malissimo, pensai avessero fatto a botte il naso di Rory sanguinava e Jemie aveva un sopracciglio spaccato almeno però il moro non era a rota,"dov'è la roba?" chiesi mentre Jemie faceva sedere Rory sul divano dove poco prima avevo dormito, riuscivo a vedere ad occhio nudo quanto tremasse, aveva le pupille dilatate al massimo, gli facemmo sfilare la giacca e frugando nelle tasche ne presi una dose, "Cazzo Rory, perché non mi hai detto che stamattina non ce n'era abbastanza per entrambi l'avremmo divisa!" lo rimproverai mentre scioglievo l'ero, poi gli passai la siringa già pronta e gli lasciai un bacio sulla fronte sedendomi acconto a lui, per il seguente quarto d'ora fù completamente assente i suoi occhi guardavano nel vuoto e dovetti sfilargli io l'ago, lo facemmo stendere sul divano e noi andammo in cucina, stappai due birre "Cosa è successo Jemie?" gli chiesi prendendo dell'alcol ed una t shirt ormai inutilizzabile, la strappai e ne imbevetti un pezzetto, "Niente Ila, sta tranquilla" mi rispose lui mentre gli prendevo il viso tra le mani, "Sta fermo, brucerà un pochino ma disinfetta poi ti ripulisco" lo vidi corrugare la fronte non appena gli poggiai la stoffa imbevuta di alcol sul taglio, ma niente di più nonostante il forte bruciore che immaginai provasse, improvvisamente mi strinse le gambe attirandomi a se "Penso che ci avrei provato sai?, se non ci fosse stato Rory" fece spallucce, io rimasi in silenzio, ero così colta alla sprovvista che proprio non sapevo cosa dire, quindi cercai di mirare la conversazione su un tono scherzoso, "oh si lo so, sono bellissima" dissi sorridendo e spostandomi dalla sua presa per bagnare con dell'acqua un'altro lembo della maglietta, lui scuotè la testa, "Ma che stronza! Lo sai che di belle ragazze il mondo è pieno? Prendi Cindy, ce la siamo ripassata per mesi io e Rory e io ancora ci scopo" mi voltai di scatto, non volevo saperne niente di cosa Rory avesse fatto in passato con quella strega, mi avvicinai nuovamente a Jemie e iniziai a ripulirgli il viso dal sangue, "Tu sei diversa, io capisco perchè Rory abbia messo la testa a posto con te, ingenua ma non troppo, il giusto compromesso tra una bambina da accudire ed una donna da amare", gli strofinai delicatamente con il tessuto la guancia "Jemie, io nella mia giovane vita ne ho passate davvero tante, mio padre ci ha abbandonati quando eravamo ancora dei bambini e mia madre ha lavorato così tanto per metterci su senza rendersi conto che ci lasciava soli troppo spesso, mio fratello, l'unico che si prendeva cura di me realmente mi ha lasciata, e io vivo costantemente nella paura di poter morire nello stesso modo" mi sedetti su di una sedia accanto a lui, e feci un sorso dalla mia birra, "Vado a recuperare le sigarette" gli dissi, ma lui mi porse il suo accendino ed il suo pacchetto, ne sfilammo due, il fumo mi riempì i polmoni e mi resi conto che anche se non illegale, la nicotina era una vera e propria droga, ne avevo bisogno per stare calma proprio come avevo bisogno dell'ero "Hai comunque avuto Philip ed Henry" continuò lui, "Si, io li adoro, se non fosse stato per loro probabilmente adesso non sarei ciò che sono, mi sarei chiusa a riccio ed avrei mostrato solo le spine" inspirai di nuovo e poi sbuffai una nuvola di fumo nella sua direzione, lui tossì preso alla sprovvista e rise, ridemmo insieme, si mise in piedi e mi baciò chinandosi su di me io stranamente risposi al suo bacio, improvvisamente le sue mani fecero presa sui miei fianchi, mi alzò come fossi stata una bambina e mi mise a sedere sul tavolo mettendosi fra le mie cosce, come al solito non avevo i pantaloni, ma solo una grande e comoda felpa di Henry che avevo messo per stare comoda in casa, le sue mani strinsero il mio sedere spingendomi di più verso di lui, poi sentì la sua cinghia borchiata cadere sul pavimento, "N-No Jemie, aspetta" dissi ancora con il fiato corto per quel bacio tanto inaspettato ed impetuoso, dopo quella volta con il biondo del locale adesso era successo di nuovo, ed io non capivo cosa mi prendesse, "Scusa, scusami davvero, io non dovevo, scusami" lo vidi riabbottonarsi la patta dei pantaloni e prendere la cinghia dal pavimento "Rory non deve saperlo" mentre lo diceva il suo viso era rammaricato, "T-tranquillo, Rory non saprà niente" scesi dal tavolo, tremavo...

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