Capitolo 10

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"Non mi dite che avete passato tutta la notte in giro, che faccia che hai!" ci chiese Philp concentrando la sua attenzione sulle occhiaie di Ila, sperai lei non gli raccontasse ciò che era successo, proprio non mi andava di discuterci di nuovo, non dopo tutto ciò che avevo fatto, non volevo si rimettesse tra me e Ila con le sue manie di protezione, "No Phil, è stata una nottataccia, ieri sera al black paradise hanno dato una festa, sai, abbiamo bevuto un po' e durante la notte mi sono svegliata in piena crisi da astinenza, ho scoperto la mia dose si fosse persa ed ho dovuto aspettare diverse ore prima che Rory riuscisse a trovarmene una" vidi Ila prendere una fetta di pane tostato dal centro del tavolo e mangiarla "perché non mi avete telefonato?" Chiese Philip, "come saresti arrivato fin lì in piena notte e senza mezzi pubblici Phil?" lui scuotè la testa, "Adesso come stai?" le chiese Henry carezzandole le braccia, "Bene, sto bene, dov'è Audrey?" gli rispose ila addentando un'altro pezzo di pane,
"È a casa sua con Melanie e un'altra sua amica" vidi la rossa lanciargli uno sguardo curioso, "Non chiedermelo, non so chi sia! Se vuoi ti ci accompagno" le rispose Henry, "Grazie Hen, ma passo, ho bisogno di dormire, stasera sono di turno", stasera sono di turno, davvero era convinta che sarebbe tornata al Moonwolf? Iniziai a ridere come alla più divertente delle battute, "Non ricominciare Rory!" sbottò lei fin da subito, "Ne abbiamo già parlato Ila!" le risposi io sotto gli sguardi attoniti degli altri "I soldi mi servono!" ribattè ancora, "Stasera al Moonwolf ci andiamo insieme Ila, a portare le dimissioni!" le urlai contro alzando il tono più di quanto in realtà avrei voluto, Ila mi guardò a metà tra l'essere sorpresa e spaventata nonostante questo però vedevo un certo consenso nello sguardo di Philip ed Henry, "Non essere testarda piccola, ti ho detto che bado io a te fin quando non troveremo un'altro lavoro, ma lì non ci torni, sei la mia ragazza adesso e non puoi chiedermi di far finta di non sapere cosa succede lì dentro" ci fù altro silenzio fin quando, rendendosi conto della tensione che si era creata tra di noi, i due dissero che sarebbero andati via, "domani pomeriggio ti aspettiamo a casa Ila" disse Philip lasciandole un bacio sulla guancia, lei ricambiò poi ne lasciò uno anche ad Henry per salutarlo, "A domani Rory!" mi salutarono i ragazzi avvicinandosi alla porta di casa ed aprendola "A domani ragazzi!" gli sussurrai accendendomi una sigaretta...
"Non fare così, non tenermi il muso" presi al volo la porta del bagno che si stava chiudendo alle spalle, lei mi guardò con aria indifferente "Non lo sto facendo Rory, se permetti vorrei fare una doccia" guardai il suo viso contorto in una smorfia, "Ci tieni così tanto a lavorare lì?" la sua espressione cambiò ancora una volta "No, non ci tengo, ma come ti ho già detto ho bisogno di soldi e di sentirmi indipendente, non voglio che succedano altre cose come quelle di stanotte, molto probabilmente se l'avessi pagata con i miei soldi l'ero non sarebbe scomparsa" tentò di chiudersi nuovamente la porta alle spalle ed io nuovamente la bloccai "è questo quello che pensi? L'ero l'ho pagata io e ne faccio quello che voglio io? È questo che tu pensi sia il mio modo di ragionare?" non mi rispose, cominciò a spogliarsi davanti ai miei occhi, aveva detto che voleva fare una doccia in quel preciso istante e l'avrebbe fatta a tutti i costi, io deglutì, sembrava mi si fosse seccata la bocca, lo feci un'altro paio di volte per riattivare la salivazione, era piccola, ma aveva delle curve perfette, un bel sedere, un seno piccolo ma sodo, si tirò su i capelli e i lividi sulle braccia mi riportarono alla realtà "pensare questo" stava dicendo in quell'istante, ma non riuscì a capirne il senso, per un momento non l'avevo più seguita, "Senti Ila, ti faccio una sola domanda, sei la mia ragazza, pensi che mi faccia piacere vederti star male? Sul serio, raggionaci un'attimo piccola, pensi che abbia dato via l'ero in modo consapevole? Perchè è assurdo, troveremo un'altro lavoro e tu sarai indipendente quanto vuoi, ma non andando al Moonwolf, e fino a quel momento baderó io a te, scusami per quello che è successo ieri sera, non ricapiterà, ciò che è mio è tuo!" lei annuì rassegnata ed aprì il rubinetto per poi infilarsi nella vasca "comunque questo appartamento continua ad essere troppo freddo" disse rannicchiandosi sotto il getto d'acqua calda "compreremo una stufa, promesso" mi avvicinai alla tazza e sbottonai la patta dei pantaloni, mi sarei letteralmente pisciato addosso se non lo avessi fatto subito, ila rise quando il rumore della pipì riecheggiò di nuovo nel bagno dopo essersi fermato per qualche secondo "oddio, quanta cazzo ne avevi?!?!" disse sorridendo, io mi girai a guardarla rimanendo comunque di spalle, "Tutta quella che non ho fatto per non lasciarti neanche un minuto sola dopo averti recuperata dal bagno" buttai la cicca della mia sigaretta nel piscio per poi tirare lo sciacquone, le passai l'asciugamano "Aspetta ti prendo qualcosa di caldo" lei mi annuì...

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