Capitolo 79

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Mi alzai a fatica dal letto, la stanza mi girava intorno e avevo una fottuta nausea, ormai tutte le mattine mi risvegliavo così, come potevo pretendere altrimenti, il mio stomaco non protestava neanche più la fame considerato da quanto tempo non mangiavo niente.
Dio fa che non svengo nel corridoio, pensai presa dal panico che Mark e Melanie potessero rendersi conto di cosa mi stava succedendo, appena messo piede nel piccolo disimpegno un conato di vomito mi investì, cercai di fermarlo con una mano ma ciò che ne ricevetti furono solo succhi gastrici sparsi sul linoleum e una mano piena di vomito. Continuai a camminare verso il bagno calpestando i miei fluidi corporei ed entrai dirigendomi subito alla tazza, un'altro conato di vomito, altri succhi gastrici ma in quantità minore, avevo lo stomaco così vuoto che ad ogni contrazione mi faceva un male cane, adesso vomito sangue! pensai prima che un'altro conato mi travolgesse, guardai nel gabinetto e mi rallegrai, niente sangue.
Mi poggiai al lavandino per sciacquarmi le mani ed il viso, guardai il mio riflesso allo specchio... ma ero veramente io quella?? Quasi non mi riconoscevo, avevo delle profonde occhiaie violacee e le labbra spaccate e arrossate a causa del vomito, ormai vomitavo tutti i giorni, avevo lividi un po' dappertutto perché cadevo spesso, ero così debole che le caviglie sembravano non sorreggermi, ma questa non era altro che una mia impressione probabilmente, riflettendoci bene forse non erano le caviglie, semplicemente ero così debole da sbattere dappertutto e cadere non appena mi alzavo, calai lo sguardo sulle mie braccia martoriate per poi farlo scorrere lungo le gambe, una vena bluastra mi percorreva la coscia sinistra la intravidi per poco siccome fuoriusciva da sotto la maglia per poi dissolversi man mano che si dirigeva verso l'interno coscia, presi l'orlo della t shirt di Rory, quella con sopra il logo dei Bathory che io amavo tanto, e l'alzai, quella piccola vena blu era più visibile all'altezza della cresta iliaca dove l'osso era più sporgente, stavo dimagrendo, sbattei un paio di volte le palpebre mentre continuavo ad osservarla e tutto mi apparve come una tv formicolante in assenza del segnale, la testa mi girava sempre di più, sospirai.
"Ila! Ila cazzo!" sentì gridare a Melanie mentre Mark mi posizionava un cuscino sotto la testa, "Mel porca puttana, smettila di gridare! Sta bene è solo svenuta! Niente di strano dato il modo stupido in cui continua a comportarsi" le rispose Mark, aprì gli occhi e vidi Mel tirare un spspiro di sollievo, allentò la tensione iniziando a piangere, "Che cazzo ti sei messa in testa Ila?? Cosa cazzo stai aspettando? L'ultimo buco?" mi gridò contro la bruna tirando su col naso, non le risposi perché in realtà ci avevo pensato sul serio, andare avanti così fino a quando non mi sarei sparata anche io l'ultima dose, sarei andata via allo stesso modo delle persone che più amavo, e date le circostanze non era affatto un brutto modo per morire. "Io vado a chiamare Jemie, non possiamo più continuare così" sussurrò Melanie a Mark, Scuotei la testa come per scrollarmi dai miei pensieri, iniziai a pensare a Jemie, a ciò che mi aveva detto, a ciò che c'era sempre stato tra di noi, a ciò che ancora continuava a fare per me, forse qualcosa che ancora mi tratteneva c'era, "No Mel, s-sto b-bene, sul serio, non è la prima v-volta che mi capita, tra poco starò m-meglio" sussurrai cercando di dissuaderla dalla sua intenzione di chiamare il moro, la forza per imporre che non lo facesse proprio mi mancava, "Ti è successo anche altre volte?" mi chiese Mark, annuì alla sua domanda pensando di rassicurarlo e invece lo vidi dare di matto, "Dio! Ti è successo altre volte mentre eri sola?" chiese ancora mentre mi carezzava una guancia, "S-si, te l'ho detto! tra poco passa" ripetei ancora una volta mentre lo vedevo scuotere la testa.

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"Andate fuori da questo fottuto negozio tutti e due!" gridai facendo per uscire dal bancone, "Jemie non ne vale la pena" mi disse Will mentre mi manteneva un braccio, i due mi guardarono, "Va a farti fottere coglione, la maggior parte di questi sono ancora sigillati" ringhiò uno di loro, mi divincolai dalla presa di Will che roteò gli occhi, "allora cazzoni, forse non ci siamo capiti, se ci tenete tanto a vendermi musica di merda di seconda mano il prezzo lo faccio io, altrimenti prendete le vostre fottute borsette e uscite di qui prima che vi cacci a calci in culo!" spiegai spingendo i due verso la porta, "Fanculo" sussurrò uno di loro prima che se ne andassero via.
"Ma che cazzo ti prende? Qualcosa in più potevi darglielo Jè, erano quasi tutti sigillati e quella musica di merda avresti potuto venederla benissimamente al doppio di quanto l'avevi acquistata" mi fece notare Will e in effetti era vero, "È una questione di principio Will, se la loro fosse stata una proposta anziché un'imposizione forse ci avrei pensato" mi passai le mani nei capelli per poi prendere la birra poggiata sul bancone, "Sei troppo nervoso Jemie, questa è la verità" sentenziò lui prendendomi la birra dalle mani.
Il suono del telefono riecheggiò in negozio e Will andò a rispondere, "Jemie! È Melanie" gridò ed io lo raggiunsi,
"Mel?" chiesi con il cuore quasi in gola, ogni volta che ci telefonavano lei e Mark avevo sempre paura fosse successo qualcosa ad Ila,
"Jemie potresti venire?" mi chiese lei con un filo di voce, sembrava avesse pianto, "che cazzo è successo Mel?" mentre glielo chiedevo avevo già tirato fuori dal cassetto le chiavi del fuoristrada, "Tranquillo, tranquillo, niente di grave" si affrettò a rassicurarmi, "Ila è svenuta, adesso sta bene ma si è lasciata sfuggire che le è già capitato altre volte mentre noi non c'eravamo" mi spiegò, sospirai, "Ok... Basta così!" esclamai riattaccando la cornetta, "Will tu vieni con me o resti in negozio?" richiusi il cassetto ed infilai la giacca di pelle, l'aria fresca di ottobre già iniziava a farsi sentire, "la porti qui?" chiese poggiandosi con le mani al bancone e io gli annuì, "Ok, allora resto qui, a tra poco".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 22, 2021 ⏰

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