"Cazzo Rory, fa piano!" esclamai ritirandomi di scatto il braccio, mi guardarono tutti e tre con aria confusa, ero in piena rota eppure avevo improvvisamente il terrore di farmi bucare, l'immagine dell'ago che mi penetrava il braccio e che veniva spinto sempre più in profondità continuava ad'attraversarmi la mente nonostante il desiderio fisico e mentale che quasi mi stava consumando "ti ho mai fatta male?" rispose lui cauto, io scuotei la testa in segno di dissenso, "E allora che ti prende?" mi chiese, non era una domanda fatta così tanto per, voleva realmente sapere cosa cazzo mi prendeva, "Ho fatto un sogno di merda" gli dissi mentre lui mi carezzava lentamente, "Ooookay" esclamò incitandomi a continuare con lo sguardo, eravamo tutti e tre al negozio di Jemie, ci eravamo stabiliti sui suoi materassi utilizzabili all'occorrenza e aspettavamo gli altri ci raggiungessero, "Ho sognato un ago enorme che mi squarciava il braccio" mi limitai a dire visto che faticavo anche a parlare, "sei completamente a rota piccola, non appena ti farai la tua pera dimenticherai anche il sogno" rispose con leggerezza, Jemie si chinò accanto a noi bevendo dalla sua birra, "Wow che ago enorme" disse guardando la siringa da insulina vicino al mio braccio, risi per quanto potevo, "Ok, sta ferma" Rory mi baciò una spalla per poi spingere lentamente l'ago nella mia pelle, aveva ragione, ogni pensiero negativo scomparve dalla mia mente e il desiderio riprese il sopravvento su tutto, volevo sentirla la pera, "Rory prendo la tua auto, vado a prendere Karen" disse Philip mentre, man mano che l'ero entrava in circolo, io mi accasciavo tra le gambe di Rory, sentivo le sue mani carezzarmi il viso e tirarmi dietro i capelli dalla fronte, non tremavo più, il freddo era passato, "Stasera c'è un rave a ohio street beach, in realtà è già iniziato ma nessuno ci impedisce di raggiungerlo adesso, penso ci sia fino a lunedì, perchè non ci andiamo e ci lasciamo tutta questa merda alle spalle?" disse Jemie, sentì la sua voce come da una bolla, stavo bene, infinitamente bene, annuì, "Ti va?" mi chiese Rory e io annuì nuovamente, "Allora è fatta, gli altri stanno venendo qui, vediamo chi vuole unirsi a noi e andiamo" sorrise il moro, "Sicuramente Mark e Melanie ci vengono, adorano i Rave, a proposito io sono momentaneamente bloccato, potresti chiamarla e chiederle se porta dei vestiti puliti per Ila?" gli chiese poi Rory ed io pensai a quanto fosse carino quello che aveva detto, lui badava a me sotto tutti i punti di vista, "Scusami" biascicai ad occhi chiusi, "Per cosa?" cercai di riaprirli per poter incrociare il suo sguardo e godere di quel viso che adoravo tanto, alzai una mano e gli carezzai i capelli, "Per essere andata via" continuai accoccolandomi tra le sue braccia, "Non farlo più... Mai" mi strinse e mi lasciò un bacio sula fronte...
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avevano montato un palco sulla spiaggia di ohio street beach, era buio e il mare rifletteva le luci dei grattacieli di chicago che da lontano lo costeggiavano, sentì qualcuno poggiarmi una mano sulla spalla, era Jemie, "fra questa musica noi siamo alieni tesoro" gli annuì sorridendo, la serata si era rivelata essere un rave psichedelico, rivelata almeno per me che ad un rave non c'ero mai stata, era tutto un po' diverso da quello a cui io e Jemie eravamo abituati ma a noi comunque non dispiaceva e poi l'importante era divertirsi, occupammo uno spazio dove stendemmo gli asciugamani e posammo la nostra roba, compreso il cartone di birra, Whisky e Vodka, il patto era che almeno a turno qualcuno dovesse rimanere lì per tenere d'occhio le nostre cose, noi donne ci saremmo rimaste in coppia, mi stesi su uno degli asciugamani, il cielo era limpido e le stelle emergevano dal buio nonostante l'inquinamento delle luci artificiali, Karen mi fece alzare la testa per poi farmela poggiare sulle sue gambe, "Ho saputo tutto, perché non mi hai telefonata??" la guardai, quel visino dolce spuntava attraverso la folta chioma di capelli biondi, mi carezzò il viso "Non era il caso Karen, a casa dei tuoi, con la roba..." scuotei la testa e presi una sigaretta dal pacchetto, "puoi venire da me quando vuoi, io spero che non ti succeda più di litigare con Rory ma se dovesse capitare la mia porta è aperta, eh si! Puoi portare la roba" la vidi guardarsi intorno e allungare la mano verso la mia sigaretta, "Sei sicura?" le chiesi, Philip e Rory non c'erano, in lontananza vidi Mark e Melanie addentrarsi tra la folla, "Si, solo un paio di tiri" mi rispose lei ed io gliela passai, la vidi inspirare con naturalezza, non tratteneva più semplicemente il fumo in bocca per poi cacciarlo, non tossì affatto, "Stai fumando!" affermai e lei rise "qualche volta mi fotto qualche sigaretta dal pacchetto di Philip, lui è convinto siano Henry o Audrey" Sorrisi anche io, sussultai quando vidi un'ombra indistinta sovrastarmi, era Rory che si sedette a cavalcioni sui miei fianchi per poi chinarsi su di me, mi baciò facendo passare un cartoncino dalla sua alla mia bocca, "Tienilo per un po' in bocca, succhialo, mordilo, vedi tu!" mi disse, "Cos'è?" gli chiesi, "Un cartoncino di cianuro liquido! Così ti levi dalle palle" esclamò chinandosi nuovamente a baciarmi, "Ma vaffanculo!" ridacchiai a contatto con le sue labbra, "secondo te?" mi interrogò, "È acido?" mi annuì per poi rotolare su di un lato e poggiare anche lui la testa sulle gambe di Karen, la sentì irrigidirsi all'istante
"Oh! Non sono mica un cuscino!" esclamò spostandosi di lato, Rory sorrise "però sei comoda!" lo vidi guardare qualcosa dabbasso, era Philip che in piedi osservava Karen fumare senza che lei se ne fosse accorta, "Da quando fumi e perché io non ne so niente?" lei arrossì vistosamente per essere stata beccata sul fatto senza rendersene conto, io mi alzai, "colpa mia Phil! In una serata come questa almeno una sigaretta se la può concedere" intervenni allungando una mano verso la ragazza perchè si alzasse, "Cazzo Ila!" cominciò la ramanzina di Phil, "Non essere pesante, e visto che voi maschietti siete qui noi ci concediamo un giro, ma dove sono gli altri?" chiesi, Philip sbuffò "Jemie è gia intento a limonare con una, i ragazzi sono tra la folla, Mickey e Will non so che fine abbiano fatto" rispose, "Se solo Cindy vedesse Jemie andrebbe su tutte le furie, io non capisco perchè si ostinino a dire che non stanno insieme" disse Rory prendendo una bottiglia di Vodka e stappandola, me la passò ed io ne feci qualche sorsata, "Perchè Jemie non vuole relazioni fisse, proprio come non ne volevi tu" gli risposi per poi passare la bottiglia a Karen, mi guardò con un'espressione a metà tra l'essere incredula e felice, non bevve, non prima di spostare lo sguardo su Philp ed avere il suo consenso, anche se un po' contrariato lui glielo diede, "Per stavolta è andata così" disse poggiando i gomiti sulle ginocchia ed incrociando le mani, ripassammo la bottiglia ai ragazzi e ci addentrammo tra la folla, le persone ballavano e si divertivano, anche se un po' a disagio sotto incitazione di Karen iniziai a ballare anche io, lei sembrava invece nonostante tutto molto a suo agio tra quella gente, dov'era finita la timida Karen che conoscevamo? Mi sentì chiamare, mi girai e rigirai diverse volte prima di capire chi fosse, era un vecchio amico che faceva parte della nostra compagnia nel periodo di Ashley, però con lui in seguito allo scioglimento della comitiva avevamo comunque continuato a vederci di tanto in tanto, fin quando non erano sopraggiunti Rory e i ragazzi, "Saul!" Esclamai andandogli incontro, ci abbracciammo "So che sei finita nel lato Nord di Chicago, come si sta tra i ricchi?" Sorrisi, "Abbiamo solo l'appartamento tra i ricchi... siamo poveri lo stesso!" esclamai, "Rory Reed povero?? Ma sul serio?" alzai un sopracciglio, "E tu che ne sai?" lui fece spallucce, "beh nel giro si sa tutto" gli annuì "Ah! Lei è la ragazza di Philip" gliela presentai e lui le prese la mano, "Karen!" esclamò la biondina, "Saul! Piacere!" le gridò cercando di farsi sentire a causa della musica...Le stelle brillavano di un bianco splendente, non riuscivo a distogliere lo sguardo dal cielo mentre tutto intorno a me andava a rallentatore, tutta la vita frenetica che avevo intorno sembrava essersi fermata, i corpi si muovevano lenti lasciandosi dietro delle scie di colore pazzesche e disegnando nell'aria come degli enormi pennelli, avevo caldo, la sabbia nei vestiti mi stava infastidendo, mi alzai e mi sfilai i Jeans dirigendomi verso l'acqua, anche io andavo a rallentatore, correvo a rallentatore e mi sembrava di poter osservare il momento in cui entrambi i miei piedi si staccavano dalla spiaggia lasciandomi sospesa per aria, il mare illuminato dalla luna era di un blu iridescente che sembrava quasi brillare di luce propria, rabbrividì a contatto con l'acqua fresca, e quando ci fui completamente dentro mi sembrò di essere avvolta da quella luce, Van Gogh, ero quasi sicura di essere in un cazzutissimo quadro di Van Gogh pensai felice, non volevo più uscirne!
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Dell'acqua fredda mi colpì il viso, aprì gli occhi di scatto e il sole sembrò quasi bruciarmeli, mi coprì con una mano per poi mettermi a sedere, mi ci volle un po' di tempo per abituarli a quella luce così intensa, quando era successo?? Quando era diventato giorno?? "Finalmente ti sei svegliato cazzo!" esclamò Philip con ancora in mano la bottiglietta d'acqua, quella che mi aveva rovesciato in modo violento sul viso, "Non trovo ne Karen ne Ila!" continuò agitato "sta calmo Phil, saranno insieme" gli dissi nonostante fossi anch'io assurdamente preoccupato, vedemmo Melanie in lontananza e la raggiungemmo, "Mel hai visto Ila e Karen?" lei ci guardò con aria ancora stordita per poi massaggiarsi le tempie, "Perchè non le trovate?" chiese con voce impastata, trattenne un conato di vomito "Stai bene?" le chiesi e lei mi annuì, "Ritorna sugli asciugamani non ci perdiamo anche fra noi" le disse Philip, "Lì ci sono Ila e Will!" esclamai osservando la riva, Ila non aveva i pantaloni ne le scarpe, si era annodata la t shirt sotto al seno ed aveva i capelli ormai ondulati dalla salsedine, i suoi movimenti erano isterici e capì subito fosse impanicata nonostante i tentativi di Will di calmarla, "Ila, hai visto Karen?" le chiese Philip mentre in contemporanea Jemie si avvcinava a noi, "L'hai trovata?" gli chiese Ila e lui scuotè la testa, "Cazzo Ila era con te! Come cazzo hai fatto a perderla!" le gridò Philip mentre lei iniziava a respirare irregolarmente, ormai sapevo subito riconoscere quando stava avendo uno dei suoi attacchi di panico, si portò il dorso della mano alla bocca per poi inginocchiarsi sulla sabbia, "Piccola respira! Ha bevuto un po' ieri sera magari si è semplicemente addormentata da qualche parte" le dissi mentre i ragazzi continuavano a cercare in lungo e in largo, "Hey Philip!" sentimmo gridare, ci voltammo ed un ragazzo mulatto si stava avvicinando a noi, "Non ora Saul scusami!" lo licenziò subito Phil, "Aspetta amico, Aspetta... È Karen che cerchi?" gli chiese e Philip si volto di scatto verso di lui, "Si, ma tu come??..." chiese confuso, nel frattempo io e Rory ci eravamo già avvicinati, "Ieri sera ho incontrato Ila e me l'ha presentata, poi si è persa, era sola e si è avvicinata a noi, purtroppo dopo la pera si è addormentata e ancora dorme!" Il viso di Philip da bianco diventò paonazzo di rabbia, "Pera? E voi le avete fatto fare una pera senza sapere se già si fosse fatta qualche volta o meno?" gridò facendo per aggredire il ragazzo, "Calma, calma" disse Jemie mettendosi tra i due, "Philip lei mi aveva detto di essersi già bucata con Ila e Rory, e la puntura c'era, poi è la tua ragazza, sai com'è" cercò di giustificarsi Soul, successe tutto in un secondo, mi ritrovai a terra disteso sotto il peso di Phil, sentì del sangue colarmi dalla narice sinistra, cercai di fermarlo senza però rispondere ai suoi colpi volevo spiegargli realmente come erano andate le cose, sentivo Ila gridare ed implorare che la smettessimo poi finalmente Jemie e Henry lo tirarono via, Mi pulì il naso con il braccio, "è successo e basta Phil non lo potevamo evitare, ci stava rimuginando sopra già da un po', ma questo non è ne il momento ne il luogo in cui parlarne" disse Ila tirando su col naso, ormai diverse persone ci stavano guardando e tra queste c'era anche Karen, Philip la guardò male e lei arretrò verso Ila...
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Me... You... And the Heroine 🖤
Literatura Feminina- Storia in revisione - Ila non avrebbe cambiato nulla della sua vita, lei lo sapeva, nonostante fosse consapevole del fatto che l'eroina potesse prima farle toccare il cielo con un dito per poi, in un millesimo di secondo, lasciarla cadere sull'as...