Capitolo 78

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Incrociai i suoi occhi azzurri, non c'era bisogno che guardassi altro per capire che mi stava sorridendo, erano così limpidi e pieni d'amore, posò le sue labbra sulle mie, le sentì a pieno, morbide e calde, arrossate come due ciliegie mature, mi sporsi in avanti cercando ancora per un po' quel contatto che tanto amavo, non ne avrei mai avuto abbastanza.
Lo guardai nuovamente, avvolta dalla sensazione di volere imprimere definitivamente la sua immagine nella mia mente.
Era bellissimo come sempre, indossava un'abito elegante ed anche io l' indossavo, era un'abito da sposa, ne ero sicura, ma... Il mio stomaco si contorse per un'attimo colpito da una sensazione di disagio... perchè il mio abito da sposa era nero?
Alzai nuovamemte lo sguardo su Rory incrociando ancora una volta i suoi occhi dolci, osservai le sue labbra mimare qualcosa "Sei bellissima" disse, ma la sua voce calda non raggiunse la mie orecchie, per un'attimo avevo dimenticato il mio abito nero nonostante la sensazione di disagio fosse ancora nitida e persistente, "Ti amo" sussurrai tra i singulti, non capivo perchè stessi piangendo, proprio non lo capivo, il respiro mi si fece pesante mentre tutto intorno a noi si faceva nero, e quel nero così cupo e denso inghiottì anche lui... Scomparve, lasciandomi sola ancora una volta.
Il mio petto si alzava ed abbassava sempre più lentamente e con fatica, ormai non vedevo più niente, il buio intorno a me sembrava essersi materializzato, adesso potevo toccarlo, mi sentivo in trappola, costretta a stare stesa supina sulla schiena, chiusi gli occhi iniziando a scalciare e a dare pugni contro qualcosa di indistinto, riaprendoli mi resi conto di essere in una bara, un grido straziante uscì dalle mie labbra...

"Ila! Svegliati! Hai avuto un'altro incubo tesoro" mi disse dolcemente Melanie stringendomi a lei mentre Mark, poggiato allo stipite della porta, mi guardava con occhi arrossati, "Non puoi andare avanti così" esclamò, mi guardai intorno e quel letto era troppo, maledettamente vuoto, "Tornate a dormire" imposi ai due voltandomi nuovamente di lato, chiusi gli occhi senza però avere realmente intenzione di riaddormentarmi, la mia unica preoccupazione in quel momento era la pera che mi sarei fatta non appema sarebbero andati via.
"No Ila! È da pazzi lasciare che ti comporti così, io non sto più a guradare, da quanto non mangi niente? Da quanto non riesci a farti una dormita come si deve? Io capisco quello che provi ma..." non lasciai che Melanie finisse ciò che stava dicendo, "Tu capisci cosa Mel? Capisci cosa significa essere privata di un fratello? di un figlio? della persona che ami? Io voglio stare da sola e voi dovete far finta che io non esista!" gridai, ma solo un'attimo prima di scoppiare nuovamente a piangere, solo un'attimo prima che il dolore mi lacerasse un'altra volta con ferite nuove e più grandi di quelle vecchie, non potevo più aspettare, avevo bisogno di quel buco, adesso.
Cacciai la busta di plastica con dentro gli utensili dal comodino di Rory, tutte le notti adesso dormivo nel suo lato del letto indossando la t shirt che portava la sera prima della festa e che ancora aveva il suo profumo. Ormai erano giorni che non facevo una doccia, non ne avevo voglia.
"Se non ti decidi a rimetterti in sesto diciamo a Jemie di non mandarti più la roba Ila" sospirò Mark credendo di avere da me qualche reazione, ma io reazioni non ne avevo, mi sentivo una stronza nel pensarlo ma Jemie non avrebbe mai smesso di passarmi la roba, almeno non in quel periodo.
Cacciai l'aria dalla siringa, bucai nello stesso punto per l'ennesima volta, quasi non notai il dolore della pelle che si apriva di nuovo senza avere la possibilità di rimarginarsi e cicatrizzarsi, questo perché un dolore più grande mi straziava il cuore, Rory non c'era a bucarmi, Rory non c'era a condovidere con me il nostro angolo di paradiso, buttai in fretta tutto dentro desiderando la roba mi desse un po' di pace, stavo di nuovo bene, potevo riaddormentarmi per il momento, fino al prossimo incubo.

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Rientrai in negozio dopo essere passato da Kevin, anche andare dal nostro pusher di fiducia era diventato ancora più triste senza Rory.
A peggiorare la cosa era il fatto che Ila avesse deciso di non farsi più vedere, ovviamente non pretendevo si comportasse come se mai nulla fosse successo, ma avrei preferito poterle stare accanto, condividere un dolore con qualcun'altro aiuta, invece mi ero ritrovato a doverle mandare eroina tramite Mark e Melanie tutti i giorni come fossero un corriere. Avevo pensato diverse volte di andare da lei, Mel sicuramente mi avrebbe fatto entrare ma non volevo diventare invadente, vivevo ogni giorno sperando questa fase le passasse quanto prima.
Mi poggiai al bancone sospirando ed aprì il cassetto, "Will le hai fumate tutte?" gridai, senza sapere con precisione lui dove fosse, lo vidi affacciarsi dal materasso di sopra e guardarmi dall'alto, "Ti sei fatto la tua dose prima di arrivare in negozio? No, perchè ce le hai proprio davanti agli occhi!" disse lui sorridendo, era un sorriso malinconico e quasi colpevole, nel nostro gruppo ormai non si rideva più come prima, e anche se lo facevamo i nostri occhi continuavano ad essere tristi, scuotei la testa, "Avevo rollato una decina di canne Will, ne sono rimaste tre stronzo!" ridacchiai a mia volta guardandolo, scese dal letto con un balzo, noi eravamo soliti usare la piccola scala solo per salirci, "In mia discolpa ti dico che sono appena andati via Mickey e un'amica!" precisò lui, mi mise una mano sulla spalla e mi guardò dritto neglio occhi, lo sentì sospirare, "Ti va una birra?" mi chiese.

Me... You... And the Heroine 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora