Capitolo 34

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"Non voglio lasciarti qui Phil, resto per la notte" gli dissi con voce capricciosa, lui rise, "Ila sto bene, mi hanno tolto anche l'ossigeno, devo solo rimanere sotto controllo per questa notte, domattina mi dimettono!" mi rispose  giocherellando con i miei capelli visto  che, seduta su di una sedia di fianco al letto, mi ero poggiata con la testa sulla sua spalla, ormai erano tutti andati via, lì eravamo rimasti solo io, Karen, e Rory, Jemie era andato a vedere cosa si diceva in negozio visto che ci aveva lasciato Will e Cindy, quindi ci aveva detto di richiamarlo quando saremmo voluti tornare a casa, "Rory, portale a casa è tardi, dovrebbero mangiare qualcosa" insistè ancora Phil, vidi Rory annuirgli ed avviarsi fuori per telefonore Jemie, allora io lo guardai male e lui mi fece la lunguaccia, "Ci vediamo domani rompipalle!" esclamò per poi abbracciarmi e lasciarmi un bacio sulla fronte,  allungò un braccio verso Karen, quindi pensai fosse il caso che io andassi via, "Vi lascio un po' da soli, Karen ti aspettiamo fuori" dissi prima di uscire dalla stanza, "Ila" mi fermò Philip ancora una volta, io mi voltai e gli sorrisi, "Ti voglio bene piccola" mi disse, "Ti voglio bene anche io Phil" gli risposi andandogli a dare un'ultimo bacio prima di andar via...

"Pensi che sia stupida?" chiesi a Rory che in modo prepotente si era infilato in bagno mentre io mi lavavo, mi portai il braccio della doccia sulla testa bagnandomi i capelli, "Mai pensato" disse lui sedendosi sul cesso con i gomiti sulle ginocchia e le mani incrociate, "Non volevo crederci Rory, eravamo in una cazzo di comunità non capivo come potesse essere successo e quindi mi dicevo che mi stavo impressionando e basta, ci vedevamo così poco e tu riuscivi a nasconderlo così bene, invece stamani era evidente ma io ero troppo fuori per dare un peso a ciò che stavo vedendo, poi ne ho avuto conferma quando arrivati in ospedale tu e Jemie siete spariti, quelle cazzo di pupille dilatate non me le ero mica immaginata" terminai, mi risciacquai dopo essermi insaponata e con un gesto distratto mi strizzai i capelli, lui mi passò un'asciugamani che mi avvolsi intorno, andai fuori senza aspettare che mi rispondesse dirigendomi in camera sua, eravamo andati tutti nel suo appartamento per mangiare qualcosa insieme, e appena messo piede lì dentro avevo avuto una consapevolezza, io in quella galera non ci volevo entrare, lo vidi guardare l'orologio, "alle 10 la comunità chiude i battenti, vestiti altrimenti restiamo fuori" mi disse mentre io aprivo il suo armadio per cercarne qualcosa, "Sul serio?? Se continui a bucarti che cazzo ci torniamo a fare?" i suoi occhi mutarono improvvisamente, "Perché se usciamo prima della fine del piano terapeutico papà non mi farà più vedere un cazzo di dollaro Ila! Quante volte te lo devo dire?" il suo tono era arrabbiato ed io ero confusa, avrei dovuto essere io quella incazzata non lui, "Per favore, non stasera, torniamoci domattina Rory, ci facciamo una pera, andiamo a letto e domattina a mente fresca ci torniamo" in un'attimo mi era vicino, mi strinse il braccio ed io rimasi bloccata tra lui e l'armadio, "Ma che cazzo dici? Vuoi fare di nuovo la mia stessa cazzata? Sei pulita adesso!" sibilò furioso a denti stretti, "Lo sai che non basta essere puliti, lo sai che continuerà a tormentarci ancora e ancora e ancora fin quando non lasceremo che succeda ancora una volta" gli dissi scrollandomi dalla sua presa, andai verso la cucina in cui c'erano gli altri, "Datemi un quartino!" esclamai tirnando su con il naso, Rory mi abbracciò da dietro, "riflettici piccola, io non lo rifarei adesso" mi sussurrò all'orecchio "dici così solo perchè ti senti appagato ma se stessi psicologicamente come sto io adesso lo rifaresti eccome!" lo sentì sospirare dietro la mia testa, e pensai stesse cercando un modo per dissuadermi, "sei davvero così stupida Ila?" mi chiese Karen con aria di rimprovero, io le sorrisi ironicamente "Stupida? Stupida?? Ma tu che diritto hai di parlare nelle mie cose Karen?? Tu non sai un cazzo, per te la vita è facile, con mamma e papà che si fanno voler bene dagli amici e che organizzano feste! Non sei riuscita a dissuadere il tuo ragazzo che quasi si fotteva la vita, come pretendi di poter dare consiglio a me?" gli dissi pacata mentre scuotevo la testa, la guardai negli occhi, era così diversa da noi, diversa in modo migliore, perchè cazzo lei era nata immacolata mentre a me non facevano altro che buttare merda addosso da prima che avessi facoltà di ricordare!, "Intanto Philip è ancora vivo grazie a me Ila, perchè mentre lui stava morendo tutti gli altri erano troppo fatti per accorgersene" continuò con aria spavalda, "Io non c'ero" le risposi in un sussurro, mi faceva male pensarci, pensare a quello che era successo a Philip, "Tanto se ci fossi stata saresti comunque stata fatta quanto gli altri"

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