Capitolo 68

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Bussammo alla porta del bagno con un po' troppa foga, Ila non aveva l'abitudine di chiudersi la serratura alle spalle, ma all'appello mancava anche Karen e sicuramente era una sua abitudine dato che viveva con i suoi, "Ila?" dissi in modo agitato,
"La buttiamo giù?" chiese Philip mentre Jemie tornava a battere sulla porta, un rumore di vetro che si frantumava ci investì, "Speriamo non sia una finestra" esclamai, alla festa si erano aggiunti come ai vecchi tempi anche Brody e Brian, e con loro avevano portato un caos di gente e groupies del cazzo che ci erano state incollate alle costole per tutto il tempo, i due ci avevano detto di averle convinte fossimo una band emergente e dato il nostro aspetto ci avevano creduto, anche perchè in genere, salvo eccezioni, queste erano bellissime ma poco inteliggenti, solo dei corpi con cui i componenti del gruppo avrebbero giocato per un po' dopo i concerti, o nei casi di band più famose, per la durata dei tour.
Bussai nuovamente alla porta e Ila aprì finalmente, "Cazzo! Ci avete fatto  prendere un colpo!" gridai verso la rossa, alle sue spalle fece capolino Karen un po' intimorita dal fatto che stessi gridando, "ci siamo solo fatte una fottuta pera!" ci gridò lei cercando di sorpassarci, il modo in cui mi parlò, la sufficienza con cui mi rispose mi infastidì, soprattutto davanti agli altri, la bloccai, "Ma avete idea da quanto siete chiuse lì dentro?" gridò Philip, Ila si divincolò dalla mia presa avviandosi fuori in cucina, le andai dietro prendendola nuovamente per un braccio e strattonandola verso di me, "Lo sai che mi da fastidio quando ti comporti così davanti agli altri!" le dissi distante pochi cm dal suo viso, "E tu lo sai che mi da fastidio quando mi tratti come una sprovveduta!" mi rispose lei a tono, non riuscivo a capire cosa cazzo le prendesse, "Intendi dire quando mi preoccupo per te?" le ringhiai contro, alzai lo sguardo e vidi Jemie osservarci, quasi pronto ad intervenire se fosse stato il caso, cosa cazzo pensava l'avrei picchiata?, "Hai ragione, scusami, solo che in questo momento non è il massimo sentirmi gridare contro" mentre parlava chinò lo sguardo sulle sue mani aggrappate alla mia t shirt, me l'abbracciai, "Scusami tu, ci siamo spaventati un casino... E poi lo sai come funziona, dovreste lascaire la porta aperta" le carezzai una guacia e mi chinai verso di lei posandole un bacio a stampo, "È stata Karen, non me ne ero accorta" sorrise prendendo una birra dal tavolo e cominciando a bere.

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Rory mi attirò a se facendomi sedere sulle sue gambe, sorrisi e sentì il suo viso affondare nell'incavo del mio collo, portai il braccio verso di lui e gli carezzai i capelli, quando alzai lo sguardo i miei occhi si incrociarono con quelli di Jemie, lui distolse subito lo sguardo, era seduto poco distante da noi, in realtà a dividerci c'era solo Brody con la sua chioma rosso incandescente, "E quindi avete una band?" il viso caldo di Rory si poggiò sulla mia spalla come quasi a non voler guardare, la prima cosa che collegai a quella voce furono dei tacchi stratosferici e delle gambe fasciate dalle calze a rete, indossava uno shorts in Jeans tirato così alto in vita da lasciare poco all'immaginazione, anche perchè una buona porzione di pelle era scoperta quasi avesse uno slip invece che un pantaloncino, la guardai dal basso verso l'alto e lei mi fece un ghigno, sprizzava egocentrismo da tutti i pori e dal modo in cui mi guardava si percepiva credeva tutti lì la ammirassero, in realtà il modo in cui era conciata a me dava il voltastomaco, altre tizie ridacchiarono ed io mi guardai intorno chiedendomi come ci fossero finite quelle puttane in casa mia, Melanie, Karen ed Audrey sedute rispettivamente vicino ai propri ragazzi di fronte a noi mi rivolsero uno sguardo ironico, ed io scrollai le spalle,
"Tu mi piaci" esclamò poi la puttana sedendosi in grembo a Jemie, "Fai parte della band?" gli chiese, "Io sono il leader della band!" rispose lui carezzandole le cosce, lo vidi chinare la testa e baciarle il collo, adesso avevo lo stomaco sotto sopra, perchè qui davanti a me? Perchè dopo quello che era successo e mi aveva detto qualche ora prima? respirai profondamente cercando di calmarmi e diedi una lunga sorsata dalla mia birra, Karen mi guardò in modo apprensivo, voleva farmi capire comprendesse il mio stato d'animo. Appena riuscì a calmarmi ed a distogliere lo sguardo dal moro mi resi conto uno di quei polpi avesse adocchiato Rory, voleva allungare i suoi tentacoli su un territorio chiaramente reclamato, "e tu saresti una groupie?" mi disse storcendo il naso e ridacchiando con le amiche, si sedette accanto a noi accavallando le gambe con quel suo modo di fare da troia, "No, non sono una puttana!" sbottai e Rory si voltò verso di me distraendosi dalla conversazione che stava avendo con i ragazzi dritti davanti a noi, "Dai piccola, lascia perdere" mi disse passandomi il vinile su cui avevano preparato quella che doveva essere coca, "Ti va un tiro?" mi chiese baciandomi la tempia, io gli annuì, due strisce erano già pronte, tirammo entrambi su con l'aiuto di una banconota e passammo il vinile agli altri, Rory mi prese il viso voltandomi verso di lui, ci baciammo e sentì la tipa alzarsi ed andare via rassegnata al fatto che il biondo non le avrebbe dato le attenzioni che lei cercava, lei ed un'amica si avviarano però verso Will e Mickey che stavano bevendo, ci alzammo dal letto ed andammo a metterci tra i ragazzi, improvvisamwnte sembrava tutto più sopportabile, "ma come ci è finita qua tutta questa gente?" chiesi, "Secondo te?" rispose ironicamente Henry ed io capì li avessero portati Brian e Brody, alzai nuovamente lo sguardo, e Jemie non era più sul letto, ma la cosa peggiore era non ci fosse più neanche il puttanone con cui stava limonando poco prima, "chi vuole un'altro tiro?" chiese Mark ed io gli feci segno di passare la roba, partì la musica, precisamente nevermind dei nirvana, e di nuovo mi sentì infastidita dal fatto che avessero smanettato le nostre cose senza prima chiedere, anche se alla fin fine un po' di musica ci stava, passammo il tempo in gruppo a chiacchierare, mi guardai intorno e bicchieri, cartacce e bottiglie vuote erano sparse ovunque, sparso sul linoleum in cucina c'era il condimento della pizza che io non avevo neanche assaggiato, "Tranquilla, ti aiutiamo a ripulire" mi sorrise Karen facendomi ridestare dai miei pensieri.
Rory mi presentò qualche amico di vecchia data, ragazzi che per quanto mi aveva detto non vedeva da tempo, poi Brian propose di giocare ad obbligo o verità, ci avevo giocato qualche volta da bambina, ma non pensavo il loro gioco rispecchiasse granché quello a cui giocavo io, sentì Rory irrigidirsi leggermente, "Non mi va, noi non giochiamo" esclamò carezzandomi le mani, "Ma dai Rory, solo la nostra cerchia, i più stretti" gli disse Mark, Brian si chinò accanto a noi, "da quando sei diventato così noioso Rory? Di cosa hai paura?" lo istigò guardando me con fare di sfida, "Io? Non ho mai avuto paura di niente e di certo non ne ho adesso" gli rispose il biondo, Brian si alzò voltandosi dall'altra parte, "Jemie! Com'è andata la scopata? Venite a giocare a Obbligo o verità?" gridò, mi chinai aderendo con la schiena al petto di Rory, lui mi cinse le spalle, "Se qualcosa non ti va a genio non sei costretta a farlo, esci dal gioco" si raccomandò sussurrando, gli annuì voltandmi verso di lui lasciandogli un bacio a stampo.
Ci sedemmo tutti in cerchio, dovetti togliermi dalle gambe di Rory e sedermici a fianco siccome, seduti come eravamo, non avremmo potuto capire a chi puntava la bottiglia, lui mi prese comunque la mano "Per rendere il gioco più interessante usiamo questa" disse Brian mostrando una bottiglia di Jack piena, "E ogni volta che punta qualcuno, questo deve bere prima di procedere con la sua scelta" terminò e io risi, lui si voltò di scatto verso di me con fare interrogativo ed un po' irritato "Anche una capra saprebbe che una bottiglia di Whisky, già di per se pesante, non girerà mai se piena" gli spiegai e un coro di risatine riecheggiò tra i componenti del gioco, "Ok pulce, allora iniziamo da te, obbligo o verità?" mi sfidò Brody, "No! Così non vale!" sbottò Jemie che era seduto tra il rosso e Will, "Verità" risposi io, i due inglesini si guardarono con aria complice e ridacchiarono, "Prima ti ho osservata Ila, ti ha infastidita vedere Jemie andare via con Natasha, vero?" mi chiese con una risatina, inarcai un sopracciglio per capire a che gioco stessero giocando e mi sentì improvvisamente tutti gli occhi puntati addosso, "Si! Ci tengo a Jemie e preferirei andasse meno a puttane, gira l'AIDS di questi tempi", Karen mi fece un sorrisetto impercetribile e capì con mio sollievo di essere stata abbastanza convincente, presi la mia bottiglia di birra scolandone l'ultimo poco e la piazzai al centro, "Hai dimenticato di bere" disse Mickey sorridendomi e passandomi il Jack, feci una lunga sorsata per poi ritappare la bottigia e posarla al centro, poco lontana da quella di punta.

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