Arrivammo fuori casa di Jemie e la musica rimbombava già così alta da riuscire a sentirla dall'esterno, mi voltai verso Ila e le sorrisi, lei mi prese la mano e sentì le sue dita intrecciarsi tra le mie in una stretta ferrea, "non allontanarti da me neanche un'attimo" mi disse e non potei fare a meno di ricordare la festa ad Oslo, "come da Oystein" le risposi rassicurandola mentre nella mia mente scorrevano un miliardo di immagini, come da quando ci siamo conosciuti avrei dovuto risponderle. Bussammo alla porta d'entrata e ad accoglierci trovammo un mucchio di estranei anziché i nostri amici, avevo sempre adorato le feste di Jemie così caotiche e piene di persone spuntate da ogni dove, ma quella sera un senso di disagio mi attanagliava lo stomaco, essendo la "Nostra" festa avrei preferito che Jemie optasse per qualcosa di più intimo, anche perché le mie priorità erano alquanto cambiate, ci addentrammo tra la folla che neanche sapeva chi fossimo e Will ci venne incontro, "Finalmente siete arrivati!" esclamò dandomi una pacca sulla spalla, "venite, noi siamo nel privè" ridacchiò, pensai ci schernisse e invece, proprio in prossimità della vetrata che dava sul giardino di Jemie, c'era un piccolo spazio con due divanetti dove si erano accalcati tutti i nostri, compresi Brian e Brody, questo senso di familiarità un po' mi sollevò, c'era gente intorno, ma eravamo tutti lì, insieme, eravamo noi. Vedemmo Jemie sniffare da un vassoio rubato sicuramente dall'argenteria di sua madre, incrociò il mio sguardo e me lo passò con sopra la banconota già arrotolata e diverse strisce già divise, salutò Ila dandole un bacio tra i capelli, ormai salutarla in questo modo era diventata per lui un'abitudine, ed io mi ero arreso al fatto dovessi reprimere i miei istinti, dopotutto lui era il mio migliore amico e anche Philip salutava sempre Ila in quel modo.
Un fischio riecheggiò tra la musica, questo, oltre alla mia, attirò l'attenzione di un po' di persone, mi guardai un po' intorno poi sentì la voce di Ila "Jorn!" gridò e il ragazzo ci venne incontro, "Rossa! Da quanto tempo!" esclamò per poi abbracciarla, Ila ricambiò il suo abbraccio, "Cazzo! Non ricordo con precisione chi di noi ti chiamava principessa, ma una cosa è sicura, con questo vestito lo sembri davvero!" ridacchiò, vidi Ila imbambolarsi momentaneamente "Date la colpa a Rory, l'ha scelto lui" rispose di colpo, "Hey, il meglio per la mia futura moglie" intervenni, mi chinai sul vassoio e una volta sniffato capì si trattasse di un trittico, Ila si voltò verso di me e io le passai la banconota, la vidi esitare leggermente, probabilmente perchè non sapeva di cosa si trattasse, "Piccola è solo un trittico, l'hai già provato da Oystein ma non devi per forza se non ti va" la rassicurai, "certo che voglio, stasera dobbiamo divertirci" ridacchiò lei chinandosi a sua volta sul vassoio, come al solito le lacrimarono gli occhi, le presi i capelli e la baciai per poi asciugarle le guance con i pollici, "Si piccola, immagino questa sia l'ultima festa di questo genere a cui partecipiamo, cioè prima del nostro nuovo inizio" le dissi, riferendomi ovviamente a tutti quegli stupefacenti che volevamo fare fuori dalla nostra vita, prima davanti a tutti l'eroina. Mi buttò le braccia al collo e mi baciò nuovamente, "Ti amo" mi sussurrò all'orecchio, una mano si poggiò sulla mia spalla, mi voltai di scatto ed era Will, "Hey piccioncini, dovete mettervi alla pari" disse passandoci due bicchieri di carta, noi iniziammo a bere, "Tracanna tesoro, butta giù, dovete divertirvi è la vostra cazzo di festa questa" continuò. Ila rise e io mi incantai letteralmente a guardare i suoi occhi e le sue labbra che si incurvavano mentre cercavo di cogliere e fare mia ogni piccola sfumatura delle sue espressioni, sembrava una bambina, la mia bambina, e io amavo il fatto che sotto alcuni punti di vista avesse questo modo di fare, pensai che probabilmente era lo stesso motivo che faceva sì piacesse quasi alla maggior parte del nostro gruppo. "Ok! adesso possiamo dare realmente il via alla festa!" disse Mickey mentre Karen con enfasi si buttava di peso su Ila, cascarono entrambe ritrovandosi sul pavimento ed io mi chinai per vedere se si fossero fatte male, "vi ho portato da bere!" disse la bionda, Ila la guardò confusa mentre Philip si avvicinava con in mano due bicchieri "si Karen, peccato che tu abbia dimenticato i bicchieri sul tavolo" sbuffò facendo ridere la maggior parte dei nostri lì presenti, "Ma quanto hai bevuto?" le chiese la rossa, "direi abbastanza" rispose Phil al suo posto, "non prenderne più Karen" continuò a mò di rimprovero roteando gli occhi, "dai Phil lasciala vivere, siamo ad una festa cazzo!" intervenne Mickey facendo l'occhiolino alla bionda che sorrise mentre Ila l'aiutava a rimettersi su.
"No piccola, è solo stanco... Jorn è arrivato da poco, una decina di minuti prima di voi, il tempo di rimettersi in sesto ed è sceso in contemporanea al vostro arrivo, ma ha comunque affrontato un viaggio" spiegò Jemie siccome Ila gli aveva detto in precedenza di aver notato Jorn fosse giù di morale. Come se avesse percepito stessimo parlando di lui Jorn ci si avvicinò, "com'è stato? Cioè il viaggio" gli chiese quindi la rossa, "Beh, a base di metadone" ironizzò lui e Ila sorrise, "si, ne so qualcosa" ridacchiò, l'attirai a me e l'abbracciai, "come vanno le cose ad Oslo?" gli chiesi poi io, "Non state guardando i telegiornali? Hanno arrestato la maggior parte dei componenti del Black circle, Varg si è preso 21 anni e io sono andato via per un po', tornato a casa dei miei perché non c'entro niente con loro e non voglio rogne, hanno reso la nostra musica una pagliacciata che fa gola solo ai giornali scandalistici per dire quanto malate siano le nuove generazioni Norvegesi, ogni giorno brucia qualche chiesa minore o viene deturpata da adolescenti in preda a crisi di ribellione che seguono il conte" finì di spiegarci Jorn mentre una bottiglia predisposta a fumare coca passava tra i ragazzi fino ad arrivare a noi, cacciai la zippo dalla tasca posteriore dei Jeans dove avevo anche il pacchetto sgualcito di sigarette, portai il tubicino alla bocca e bruciai la roba inspirando, "Il conte??" chiese Ila con aria confusa, "Varg, Kristian..." le chiarì allora Jorn mentre io gli passavo la bottiglia e la zippo, cominciò a fumare a sua volta, "Il figlio di puttana, vorrei cavargli gli occhi e amputargli le mani" mi voltai verso la rossa alzando un sopracciglio, aveva realmente detto ciò che avevo sentito?? Jorn ridacchiò passando adesso a lei la bottiglietta di plastica, "Ila!" esclamò divertito, "sai principessa, Oystein un po' se l'è cercata, si stava immischiando in merda che non sarebbe mai riuscito a reggere, e io ho cercato di metterlo in guardia diverse volte, l'ultima volta con la questione delle collane e voi eravate presenti" terminò,Ila sbuffò una nuvoletta di fumo "lo so" disse rassegnata all'evidenza, nonostante volesse bene ad Oystein e fosse un componente rilevante della musica non si poteva negare l'evidenza. Bottiglie di alcool indistinto iniziarono a girare per la sala e ad attirare la mia attenzione ne fù una in vetro che passava solo tra Brody, Brian, Jemie, Will e Jorn, mi ci avvicinai e Ila mi seguì, "che roba è?" chiesi sedendomi tra i ragazzi e tirando la rossa sulle mie gambe, "Vuoi assaggiare? È la nostra miscela speciale" ridacchiarono Brian e Brody, presi la bottiglia dalle mani di Will ed assaggiai, sembrava lo stomaco mi andasse a fuoco, la prima cosa che mi passò per la testa fù di non far bere ad Ila quella merda che quasi sapeva di benzina, ma non riuscì a fermarla prima che portasse la bottiglia alla bocca, tossì sputando tutto sul pavimento e sporcando non solo il suo vestito ma le mie scarpe e una gamba a Jemie, i ragazzi risero di gusto alla scena, "Cazzo!" esclamò lei, "gradazione alcolica al 90% tesoro" le spiegò fiero Brian, "Che schifo" esclamò Ila con espressione disgustata. Karen si avvicinò a noi in modo spedito, "Vieni con me" esclamò la bionda prendendo Ila per un braccio e facendo per trascinarla via, la rossa incrociò momentaneamente il mio sguardo, "Rory, non bere troppa di quella roba" gridò per poi scomparire tra la folla, "Non bere troppa di quella roba Piccolino" mi schernì Brody con una vocetta stupida mentre mi scompigliava i capelli, in tutta risposta portai la bottiglia alla bocca facendone una lunga sorsata.
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Me... You... And the Heroine 🖤
ChickLit- Storia in revisione - Ila non avrebbe cambiato nulla della sua vita, lei lo sapeva, nonostante fosse consapevole del fatto che l'eroina potesse prima farle toccare il cielo con un dito per poi, in un millesimo di secondo, lasciarla cadere sull'as...