Capitolo 6

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Telefonai Philip dal telefono pubblico fuori al Waffle town, si chiamava così il locale in cui lavorava Polly, questo perchè portava la nomea di fare i migliori Waffle di tutta Chicago, me lo aveva detto Rory, e dovevo ammettere che i Pankakes erano spettacolari.
<< Pronto? >> sentì rispondere dall'altro lato della cornetta
<< Phil? >> la voce di Philip era assonnata, pensai con rammarico che molto probabilmente lo avevo svegliato << Ila! Dove sei? >> esclamò ridestandosi dal torpore,
<< Siamo a Waffle Town, tu sei con Henry? >>
<< No piccola, Henry è uscito con Audrey e qualcun'altro, penso mi abbia detto anche con chi, ma io non prestavo attenzione, tu con chi sei? >>
<< che te lo dico a fare se non mi presti attenzione? >> lo sentì ridacchiare << sono con Rory, Mark e Melanie, perchè non ci raggiungi? >>
<< Magari un'altra volta, stanotte non ho chiuso occhio >>
<< Mi spiace, ti trovo a casa nel pomeriggio? >>
<< Si, si, ci sono piccola >>
<< A dopo, Ti voglio bene Philip >>
<< Anche io te ne voglio! >>.

Riattaccai la cornetta a raggiunsi Rory che insieme agli altri due mi aspettava all'entrata, mentre entravamo mi attirò a se cingendomi le spalle e lasciandomi un bacio tra i capelli, mi resi conto fin da subito il benvenuto di Polly non fosse il medesimo dell'ultima volta, ingenuamente pensai non dipendesse da noi, a tutti capitava una giornata storta no? Anche alla sorridente, ingenua e solare Polly.

<< Cosa vi porto? >> disse avvicinandosi, Rory le rivolse un sorriso ma lei non ricambiò
<< Waffle con sciroppo d'acero per tutti, giusto ragazzi? >> Il tono squillante di Melanie sciolse la tensione che si era creata,
<< Si >> confermai << Io ci potrei avere qualche fragola? >> chiesi sorridendole cordiale, sentì la mano di Rory che mi si poggiava sulla coscia ed iniziava ad accarezzarmi, << no, nessuno mette le fragole sui waffle o i pankakes, le usiamo solo per gli smoothie che in genere si fanno in estate, una volta finite le rimanenze non le riordiniamo, poi dovresti sapere che di questi periodi fragole non se ne trovano >> sembrava volesse continuare in eterno, "Ok F-fa niente" dissi in modo nervoso intrecciando le dita con quelle di Rory, lui mi strinse la mano nella sua mentre continuava ad accarezzarmi, mi accorsi che quel giorno Polly non portava i codini, sperai fosse una coincidenza e non una conseguenza, perchè se così fosse stato mi sarebbe dispiaciuto, "inizio a portarvi del caffè?" chiese la ragazza chiudendo i menù e mettendoseli sottobraccio,
"Si, grazie Polly!" esclamò Rory,
"Qualcuna è gelosa!" sbottò Melanie non appena la lei si fù allontanata, io non dissi niente, non volevo saperne niente, "Smettila Mel!" le intimò Rory con un'occhiataccia,
"Dai Rory, lo sappiamo tutti che ha sempre avuto un debole per te" continuò lei,
"Sta tornando" le fece notare Mark per zittirla, Il tavolo era attaccato alla vetrata del locale, sulla sinistra al posto delle consuete sedie in plastica c'era una panca corrispondente ad un muro, lì si sedettero Mark e Melanie, io e Rory ci sedemmo invece sul lato destro, Polly iniziò a versare il caffè partendo dalle tazze dei ragazzi che erano seduti esternamente al tavolo a differenza di me e Melanie che eravamo attaccate alla vetrata, la vidi passare dietro Rory ed infilarsi fra noi al punto che dovemmo lasciarci le mani, si chinò in avanti per versarmi il caffè e quasi non si sedette in braccio al biondo, ebbi uno spasmo allo stomaco nel vederla ma non feci scene, pensai non ne valesse la pena, ancora tra me e Rory si allungò verso Mel, fece per ritirarsi il braccio con la caraffa e diede una gomitata alla mia Tazza di caffè fumante rovesciandomela completamente addosso, "Cazzo!" esclamai scostandomi da sotto al tavolo in un gesto meccanico, ma ormai il danno era fatto, le gambe mi bruciavano a contatto con l'orlo ormai imbrattato della felpa viola che mi aveva dato la sera prima Rory e che adesso indossavo come un vestitino, lo spostai mentre ancora il caffè continuava a gocciolare dalla superfice del tavolo,
"Scusami! Scusami! Io non volevo" iniziò a dire Polly con voce agitata, "Tranquilla, non è successo niente, davvero!" le risposi pacata, sentì una lacrima scendermi giù per la guancia contro la mia volontà, "Se vuoi renderti utile va a prendere un paio di stracci e bagnali con dell'acqua tiepida" disse Rory rivolgendosi alla ragazza che si avviò verso la cucina mentre Mark e Melanie si alzavano per avvicinarsi, "Piccola, stai bene? Tutto ok?" mentre me lo chiedeva il biondo mi scrutava le gambe,
"Brucia un po'" dissi io senza neanche guardarmi, "sta tranquilla è una scottatura lieve" mi rispose lui, "Non mi si faranno mica le bolle?" frignai,
"quanto ti brucia?" intervenne Mark, "Abbastanza"
"Abbastanza quanto?? Ma è sopportabile Ila?" insistè lui
"Si è soppprtabile" dissi tirando su con il naso, Melanie scoppiò a ridere "Ma perché non ti guardi?" sorrisi anche io "Non lo so" le risposi ancora sorridendo mentre mi asciugavo gli occhi con la manica della felpa "guardati, hai solo un po' rosso!" continuò lei, abbassai il capo e sorrisi di nuovo, "sicuri che non mi si formano le bolle?" insistei con voce nervosa, "No, già si sarebbero formate" disse Rory posandomi un leggero bacio sulla parte arrossata, vedemmo arrivare Polly con gli stracci, lui li aprì e me li poggiò su tutto il tratto infiammato, "Va meglio?" chiese guardandomi dal basso verso l'alto, con le mani mi stringeva i fianchi, la sua presa era rassicurante, i suoi occhi erano rassicuranti, nel frattempo Polly ed un suo collega ripulivano il caffè dal tavolo e dal pavimento, "Si, il bruciore si sta assopendo" dissi accostandomi di nuovo al tavolo, dopo un po' la bionda ci servì i Waffle, "Le fragole continuo a non averle, ma qui c'è della confettura se può piacerti, scusami ancora per prima" disse sorridendo, un sorriso che non aveva niente di minimamemte somigliante ai veri sorrisi di Polly, a quei sorrisi genuini che avevo visto tempo prima,
"Grazie Polly, non rammaricarti, poteva succedere a chiunque" le risposi, mi poggiò una tazza pulita sul tavolo e di nuovo me la riempì di caffè fino all'orlo prima di andare via,
"mi spieghi questa tua fobia per le bolle da ustione?" mi chiese Mark mentre si portava un pezzo dei suoi waffle grondanti di sciroppo d'acero alla bocca, io inghiottì un pezzo dei miei, erano buonissimi, forse realmente i migliori di tutta chicago, "Beh, una sera io 13enne e mio fratello Ian 17enne eravamo strafatti di Ashish ed in piena fame chimica, in casa non avevamo niente e nostra madre era a lavoro, inutile dire che in tasca non avevamo un soldo, avevamo speso in fumo tutta la nostra paghetta, Ian ebbe la brillante idea di cucinare un piatto di pasta, quindi mise a bollire dell'acqua, non ti so dire come successe, avevamo la musica a palla e continuavamo a fumare, si rovesciò l'acqua bollente su di un braccio, il braccio gli si riempì di vesciche e d'allora io ne ho il terrore" sorrisi a quel ricordo, amavo parlare di Ian, in qualche modo sentivo che c'era ancora quando ne parlavo, "Ian? Ian il rosso era tuo fratello?" mi chiese Mark, vidi Melanie dargli una gomitata nelle costole "Lascialo stare Mel a me non dispiace parlare di Ian, e comunque si! Ian il rosso è mio fratello" risposi spezzando un'altro pezzo dai miei waffle e mangiandolo "Io conoscevo bene Ian, ne abbiamo combinate delle belle insieme, tipo quella volta in cui andammo da quella gran troia di Greta, noi fingevamo di studiare e lei ci faceva pompe da sotto il tavolo, comunque un giorno ci andò male, il padre si chinò per prendere una cosa dal pavimento e la vide, dovemmo scappare dalla finestra" ricordò ridendo, "Cazzo! Adesso capisco il suo periodo da super secchione, tutti i giorni mi diceva che andava a studiare da una sua compagna di classe, io non ci ho mai creduto" risi anche io, vidi Mel corrugare la fronte infastidita e dargli un pizzicotto, Mark sussultò "E tu Rory? Lo conoscevi Ian?" chiese la brunetta, "Beh si, conoscevo Ian di vista, tramite Philip, ma niente di più" il biondo mi guardò "Adesso però mi sembra di conoscerlo un po' meglio" concluse carezzandomi una guancia, intrecciai le mie dita tra le sue e feci un sorso dal mio caffè, calai lo sguardo sul mio waffle e da sotto ci vidi spuntare qualcosa di nero, lo spostai e impastati tra lo sciroppo d'acero c'erano 3 o 4 capelli, trattenni un conato di vomito, "Ila cos'hai?" mi chiese Melanie affacciandosi nel mio piatto, "Impossibile Rory, quella stronza lo sta facendo apposta, veniamo qui da quanto? Non è mai successo niente del genere!" continuò la brunetta con voce irritata, vidi Rory tamburellare nervosamente le dita sul tavolo "io vengo qui da più o meno tutta la mia vita e una cosa del genere non mi è mai successa! Aspettate qui!" Esclamò prendendo il mio piatto e avviandosi verso la cucina...

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