Capitolo 66

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"Will a me i Sarcofago piacciono perchè non vuoi inserirli nell'ordine?" sbuffai mordicchiando la penna che avevo in mano, il rappresentante a cui facevamo gli ordini mi guardò, aveva detto a Will che i Sarcofago non si vendevano facilmente, io avrei voluto rispondergli: Grazie al cazzo!, musica estrema come quella la comprava solo chi se ne intendeva realmente, "Jemie e Oystein ce li avrebbero messi" continuai mentre lui scorreva l'elenco degli artisti disponibili, "Ila, Ziggy vende in blocco a chi rifiliamo tutti quei dischi dei sarcofago?" tentò di spiegarmi ma io sbuffai ugualmente, mi guardò con aria annoiata "Riesci a darmene solo un paio? Così accontentiamo la pulce" chiese poi voltandosi verso il rappresentante ed un sorrisetto velato apparve sulle mie labbra, "sai come funziona Will" si lamentò lui inizialmente, si strofinò le tempie con le dita nodose che poi incrociò e portò sotto al mento, "Solo stavolta! Non farci l'abitudine, e neanche tu signorina!" terminò voltandosi verso di me, gli sorrisi consensiente anche se sotto sotto sapevo già che invece sarebbe successo molto spesso,
"Ila, un cliente" sentì la voce di Philip e lo vidi comparire sulla porta dell'ufficio, gli andai incontro buttandogli le braccia al collo e lui mi alzò portandomi fuori fino al bancone, "ciao!" esclamai a quel ragazzo che mi diede l'impressione di essere albino, aveva gli occhi quasi diafani, pelle pallida e capelli bianchi, il tutto messo ancora più in evidenza dalla t shirt nera con su il logo dei Led Zeppelin e i Jeans del medesimo colore, "Sto cercando Stainded Class dei Judas priest" mi disse sorridente mentre scrutava la mia maglia con su il logo della band di Oystein, abbassai lo sguardo su quella t shirt e ricordai quando tornato dal suo primo viaggio in Norvegia Jemie me la diede, "Ehm, si... i dischi dei Judas Priest sono lì in fondo" gli dissi schioccando le dita e indicando uno scaffale sull'estrema sinistra del negozio, "È vera quella storia sui Judas priest? Quella in cui si dice che ascoltando al contrario i loro brani ci sono dei messaggi subliminali?" mi chiese Karen inspirando dalla sua sigaretta, le allungai la mano e lei me la passò mentre ancora io osservavo il ragazzo cercare tra i dischi, con un balzo mi sedetti sul bancone, "No!" esclamai stanca di tutte le cazzate che si dicevano, Karen mi guardò come se si aspettasse qualche spiegazione in più, "1985 tesoro, due ragazzi fumano Marijuana e bevono birra, dopo aver ascoltato incessantemente i Judas Priest si recano fuori ad una chiesa e con un fucile si fanno saltare la testa, uno di loro sopravvive e mette in giro questa cazzata che, ascoltando al contrario better by you, better than me, si sente dire chiaramente Do it! Do it!" le spiegai, "Allora è vero!" si affrettò a dire la bionda prima che potessi finire, "Furono portati in tribunale ma l'accusa cadde, la canzone non era loro ma una cover degli spooky tooth" continuò una voce alle mie spalle, "Esatto!" concordai sbuffando una nuvola di fumo e scendendo dalla superfice in legno con un balzo, "Trovato?" chiesi al ragazzo che aveva terminato la storia per me, lui mi sorrise e mise il disco in bella mostra, "Ascolti o Acquisti?" gli chiesi, in tutta risposta lui guardò il suo orologio da polso, e mise delle banconote sul banco, ne dedussi quindi volesse pagare per poter andare via, "Torna a trovarci!" esclamai e lui si voltò nuovamente verso di me "Sicuro!" disse, per poi scomparire per le strade di Chicago.
Guardai l'orologio, avevo voglia di una pera e Will era ancora rintanato in ufficio con il rappresentante, dopo un po' mentre noi sorseggiavamo dalle nostre birre li sentimmo uscire, "Complimenti per il nuovo ufficio, si percepisce la mano femminile" disse sorridendomi l'uomo, "Ziggy giusto?" gli chiesi, lui mi annuì, "Ti va una birra?" continuai e Will mi scompigliò i capelli, "la prendo volentieri ma poi scappo via, devo andare ad un'altro negozio di dischi" rispose, Will si chinò a prendere la birra da sotto al bancone, la stappò per poi passargliela, "Mi raccomando non dare a nessun'altro le nostre chicche!" esclamai con tono sicuro e lui rise, "Ci sa fare la ragazza!" fece un sorso dalla birra e ci salutò chiudendosi la porta alle spalle.

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"Oggi ho ascoltato Burzum" mi disse Ila mentre eravamo a letto, avevamo fatto l'amore come non facevamo da tempo, io avevo bisogno di lei e sentivo che lei aveva bisogno di me, di starmi quanto più vicino possibile, ci eravamo stretti così forte da poter diventare l'uno parte dell'altro, e forse era questo quello che volevamo diventare, la stessa cosa. Le cinsi le spalle girandomi su di un lato e lei fece aderire la sua schiena nuda al mio addome, intrecciai le mie gambe alle sue, "Ti è piaciuto?" le chiesi, la sentì annuirmi "Mi ha entusiasmata un sacco quindi ho deciso di ritelefonare subito Oystein" mi rispose ed io sorrisi inspirando a fondo il suo profumo, "e ci hai parlato?" sentì il suo petto alzarsi ed abbassarsi in un sospiro profondo, allora puntellai su di un braccio sporgendomi verso il suo viso poggiato sul cuscino, mi portai una ciocca di capeli dietro l'orecchio, "Non è mica successo qualcosa piccola?" lei scuotè la testa, "N-no" cominciò a balbettare e da quello capì fosse parecchio agitata, "N-non hanno risposto per t-tutta la giornata Rory, partiva sempre la s-segreteria" le sorrisi dolcemente, "Piccola saranno a far festa, sai come funziona no?" cercai di rassicurarla pensando in certi casi fosse realmente troppo apprensiva, "Si, forse hai ragione, forse questa storia dei roghi mi sta innervosendo troppo" mi rispose sbuffando e sorridendomi, guardai l'orologio appeso al muro, erano quasi le quattro del mattino, "Ci addormentiamo? Domani lavoriamo entrembi" le lasciai un bacio sula tempia per poi stendermi nuovamente dietro di lei, "Rory tu nom mi lascerai mai vero? Per nessuna motivazione vero?" le carezzai un braccio e l'attirai ancora di più a me, "Mai piccola".

Me... You... And the Heroine 🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora