Un intenso odore di fumo e alcol mi invase i polmoni, e fui costretta a coprirmi naso e bocca con le mani mentre avanzavo tra la folla urlante. L'atmosfera della discoteca era qualcosa che non mi entusiasmava per niente. Magari avrei potuto bere un drink e provare a rilassarmi. Magari anche più di uno. Quando un ragazzo mi cadde addosso decisi che non mi sarei fermata prima di averne bevuti almeno cinque.
«Ti sei fatta male?» chiese Steven premuroso, reggendomi mentre riacquistavo equilibrio sui tacchi stretti e lucidi di Dana.
«No, no sto bene» lo rassicurai.
Mi sorrise e avanzò di qualche altro passo, portandoci in uno dei tavolini rossi che fiancheggiavano la pista e il bar. Niall mantenne le distanze e prese posto di fronte Dana e accanto a Steven. Una mora alta e con l'aria infastidita dalle urla di avvicinò al nostro tavolo, scrivendo in fretta e furia due drink per me e uno per tutti gli altri.
«Ma non saranno troppi due? Siamo appena arrivati, potresti prenderne un altro dopo no?».
Scossi la testa e dopo aver bevuto il primo cominciai a sorridere senza motivo. Sentivo il bruciore dell'alcol scorrermi lungo tutta gola e non vedevo l'ora di fare fuori anche il secondo. Tutto cominciava ad apparirmi meno confuso in quel momento. E se bere voleva dire non pensare a Niall solo per quella sera, allora valeva davvero la pena ubriacarsi.
____________Tre ore e sette bicchierini più tardi non riuscivo a reggermi in piedi. Mi appesi svariate volte al braccio di Steven che cercava di gestirmi come meglio poteva, evitando che cadessi addosso a qualcuno. O peggio, che vomitassi addosso a qualcuno.
«Credo che non sia più nelle condizioni di restare in piedi e ballare Steven. Ellie non regge l'alcol, meglio portarla a casa» urlò Niall a Steven, mentre Dana lo trascinava lontano da noi gridando "guastafeste". Poi gli saltò addosso e lo baciò. Mi staccai da Steven come una furia, ma questa fu l'unica cosa che ricordai dell'intera serata.
La mattina seguente mi svegliai all'alba con un atroce mal di testa. La casa era silenziosa, così ne approfittai per prepararmi un caffè e fare una passeggiata sulla spiaggia. Guardai il sole sorgere e scattai qualche foto prima di tornare dentro casa.
Posai la tazzina di caffè sul tavolo e sobbalzai quando vidi Steven poggiato allo stipite della porta. Aveva due occhiaie enormi e un livido nero sotto l'occhio destro.
«Che hai fatto all'occhio? Sei caduto dal letto?» chiesi, frugando tra i cassetti alla ricerca di una bustina per il mal di testa. Lui rise e mi diede un colpetto sulla testa.
«Vuoi dire cosa TU mi hai fatto all'occhio. Non so dove tenessi nascosta tutta quella forza, ma mi hai steso».
Lo guardai prima sorpresa, poi il senso di colpa cominciò ad uccidermi.
«Io? Io ti ho dato un pugno? Quando? Oddio, non ricordo niente... Scusa Stev, scusami davvero. Ero ubriaca e...».
«Ellie, va tutto bene» mi rassicurò lui poggiando una mano sulla mia schiena. Il suo calore mi avvolse subito e sorrisi.
«Sono un distastro. Chisssà quante altre cose avrò combinato ieri ser... aspetta ma perchè ti ho dato un pugno?».
L'espressione di Steven si fece seria e abbassò lo sguardo, come se stesse ricostruendo mentalmente l'intera scena.
«Niall si è avvicinato dicendomi di tornare a casa perchè tu non stavi molto bene. Poi è arrivata Dana e tu sei impazzita. Mi hai spinto via, sei corsa da lei e stavi quasi per ucciderla. Io ho cercato di separarvi ma... tu ti sei difesa alla grande» concluse.
Mi coprii il viso con entrambe le mani per l'inbarazzo. Era stato il bacio. Era bastato che Dana si appiccicasse a Niall a farmi scattare. Da sobria riuscivo a controllare l'istinto di ucciderla, ma da ubriaca non avevo ancora alcun autocontrollo. Ringraziai mentalmente Steven per aver evitato il peggio ma non solo. Lo ringraziai anche per non aver capito che tutto era successo per un piccolo bacio senza significato. Era ora che mettessi in chiaro le cose con me stessa: niente Niall, niente gelosia, niente di niente. Ma era ovviamente più facile a dirsi che a farsi.
______________Non ebbi il coraggio di guardare Dana in faccia mentre pranzavamo. Sapevo che lei aveva intenzione di ignorarmi e che probabilmente il suo odio per me era arrivato alle stelle, quindi evitai qualsiasi tipo di contatto visivo e mi concentrai sul mio pollo e le mie patatine.
«Ti sei svegliata presto stamattina» constatò Niall rompendo l'imbarazzante silenzio della stanza.
«Avevo un mal di testa terribile» risposi laconinca.
Dana rise con la solita smorfia da "Ti sto sfottendo alla grande brutta stronza" e io ritornai nel mio rispettabile silenzio. Desideravo solo tornare a casa e rifugiarmi tra le braccia dei miei coinquilini mezzi matti.
«Oggi a chi tocca lavare i piatti?» domandò Steven alzandosi dalla tavola con uno sbadiglio. Roteai gli occhi e sospirai.
«A me» mormorai.
«Ti aiuto» si offrì Niall.
Nella mia testa avevo già incisa la frase "Sarà un disastro", che ignorai pur sapendo che sarebbe stato effetivamente quello. Un disastro. Steven accompagnò Dana al centro commerciale e io e Niall restammo soli immersi tra le bolle del detersivo al limone per i piatti.
Dopo un eterno e insopportabile silenzio, Niall parlò con voce piatta.
«Dana non vuole rivolgermi la parola».
Voltai la testa con uno scatto nella sua direzione, sorpresa.
«E' tutta colpa mia».
«Le ho detto la verità».
Questa volta mi mancò il respiro. «Verità?».
Smise per qualche istante di strofinare i bicchieri e mi guardò intensamente.
«Che ti amo. Che non smetterò mai di farlo. Che le voglio bene, ma che non sarà mai qualcosa in più. Questa verità».
Uno dei piatti da portata mi scivolò dalle mani e si schiantò contro il pavimento. Non avevo la forza di muovermi, nonostante sentissi un tremendo bruciore sul piede. Probabilmente una scheggia del piatto.
«Stai scherzando» dissi. Lui scosse la testa e mi sentii morire.
«Niall non avresti dovuto farlo! Cosa pensi di risolvere così? Cosa?».
«Ellie io non voglio stare con lei. Ti amo, cazzo».
«Stai per sposarti! Lei è incinta! Niall quello che provi per me non risolverà niente! Devi dirle che non è vero Niall, devi farlo. Tu devi sposarla».
Mi sedetti con una lentezza stremante sul tavolo e lo guardai. Aveva una guancia rigata da una lacrima. Volevo stringerlo con tutta me stessa, ma non potevo. Era sbagliato. Lui aveva già complicato tutto.
«Non posso negare ciò che è vero. Io non me la sento. Noi possiamo stare insieme Ellie, lei troverà qualcun'altro».
«E' tuo figlio! Come puoi anche solo pensare di lasciarlo crescere da solo? Ascoltami. Basta. Io non ti appartengo più dal giorno in cui mi hai tradito, e questa è la verità. Ho provato e riprovato ad allontanarmi da te, ma non ci riesco. Ma mi metto nei panni di Dana, Niall. Tu hai messo incinta quella ragazza e ora vuoi lasciarla».
«Puoi pensare solo a noi adesso? Smettila di preoccuparti sempre per gli altri. Dana se la caverà da sola».
Non potevo credere alle mie orecchie. Desideravo con tutto il cuore tornare da lui, ma avevo capito che non potevo più. Dovevo farlo capire anche a lui, doveva dimenticarsi di me per sempre. Avrei preferito che mi odiasse.
«Steven e io stiamo insieme. Seriamente. Credo che lui abbia intenzione di sposarmi, e io accetterò. Io lo sposerò. Solo così riuscirò ad evitare che tu faccia pazzie. Ti dimenticherai di me, te lo prometto».
La sua faccia impallidì paurosamente. Aprì la bocca una, due, tre volte, ma non parlò. Mi lanciò un'occhiata truce e lanciò un bicchiere contro il muro.
«Brava. Sposa il riccone e sparisci dalla mia vita. Ma sappi che io non sarò più dietro l'angolo ad aspettarti. Vuoi smetterla qui? Vuoi che io ti dimentichi? Okay. Lo farò. Lo farò sul serio».
Mi superò e sparì fuori di casa. E mio cuore intanto si spegneva a poco a poco, consapevole che questa volta non si sarebbe più riacceso. Perchè era stato un addio. Perchè sarebbe stato per sempre. E per sempre era davvero tanto, tanto tempo.*******************************
Ciao a tutte!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto :) Non dimenticate di commentare con quello che ne pensate!!Vorrei ringraziarvi tutte per il sostegno, perchè sono arrivata fino a questo punto grazie al vostro supporto e al vostro interesse per questa storia. Davvero, mi avete reso felice!
- SPAZIO PUBBLICITA'
Vorrei dedicare questo spazio ad una ragazza simpaticissima e alla sua bellissima storia :)
Si chiama @half_heart_ e la sua fanfiction si chiama Almost is never enough.||AG&HS. E' ancora al primo capitolo quindi ve ne sarei eternamente grata se andaste a leggerla. Sostenetela, mi raccomando!! -Detto questo vi lascio, un bacio! :*
STAI LEGGENDO
Cause you make my heart race || Niall Horan
FanfictionTutto intorno a lei le ricordava la sua infanzia: la soffitta impolverata, un baule pieno di cose, una piccola collana di creta. Tutto sembrava riportarle in mente il suo migliore amico, con il quale non aveva più parlato per paura di risultare inva...