Capitolo 16

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Prima di addormentarmi chiusi a chiave la porta della mia stanza per evitare che Stefan, una volta tornato entrasse e mi sorprendesse mentre guardavo sul piccolo schermo accanto al letto, uno dei video senza senso che facevamo io e Pamela quando, in una sera come quella con pioggia e vento, rimanevamo da sole in casa.
Non era il massimo passare la prima sera della tua 'vacanza' da sola, ma la giornata era stata lunga e, in fondo, un pò di riposo non mi avrebbe fatto male. Nel video la prima a comparire era sempre Pam, con battutine stupide e insensate che a me piacevano un sacco. Poi, da dietro il divano, mi intravedevo io, con un sorrisetto timido e a 32 denti. Ero piuttosto vivace da piccola e ne combinavo sempre di tutti i colori ai miei genitori, come quando stavo per allagare casa. Si, esatto, ero un diavoletto dall'aspetto di un angelo. Pam mi era sempre stata vicina, così come Niall. La vedevo come una sorella, proprio quella che desideravo ma che non ho mai avuto.
In quel video traspariva il carattere forte ed estroverso di Pam mentre si scatenava sulle note di What Makes You Beautiful, la prima canzone dei ragazzi. Poi a mia sorpresa, notai un ciuffo biondino sbucare accanto a me. Non ricordavo che in quel video ci fosse anche Niall. Rivederlo faceva sempre uno strano effetto.
Cosa molto 'insolita' da parte sua, anche quella volta stava tenendo in mano un panino che a malappena riusciva a stringere tra le mani. Lo guardai immobile per un'eternità.
All'improvviso sentii una porta sbattere. Stefan era tornato. Sgattaiolai in silenzio accanto alla porta della mia stanza e ascoltai i suoi passi lenti sul pavimento e il rumore sordo delle chiavi che aveva poggiato sul mobile accanto alla porta. Dalla fessura sotto la porta, notai che si fermò per qualche istanti davanti la mia stanza, cercando di controllare il suo respiro affannato. Pensava forse che stessi dormendo e non voleva fare troppo rumore, così sfilò le scarpe e si chiuse in bagno.
Sospirai e crollai con la schiena contro la porta, accovacciandomi per terra. La felpa di Niall continuava a confortarmi, avvolgendomi nel suo calore. Avevo fatto bene ad accettare di passare questo fine settimana con Stefan? In fondo sapevo che provava qualcosa per me e che anche se lo rinnegasse dicendomi che era tutto passato, continuava a nutrire speranze in un futuro 'noi'. Ma questo 'noi' non ci sarebbe mai stato. Lo consideravo come un buon amico, ma non riuscivo proprio a vederlo come un fidanzato... insomma come qualcuno di cui non puoi fare a meno.
L'ennesimo messaggio interruppe quel flusso di pensieri.

- Da: Harrrrrrrrry :)

So che non stai dormendo in questo momento... giusto?
Magari stai rivedendo qualche film che avrai guardato
più di mille volte o starai ascoltando la musica, ma so di per certo
che sei sveglia :) E sai perchè? Perchè io e te ci somigliamo troppo cara El...
xxxHarryxxx

Sorrisi solo per il fatto che mi aveva paragonato a lui.

- A: Harrrrrrrrry :)

Troppo pensieroso per dormire Hazza? :)

- Da: Harrrrrrrrry :)

Pensavo al prossimo concerto...
Spero solo che filerà tutto per il meglio come sempre...

- A: Harrrrrrrrry :)

Sei bravo, hai una voce fantastica, sei pure bello...
cosa potrebbe mai andare storto? :)

Sapevo che in quel momento stava ridendo per la mia lista di aggettivi su di lui. Continuammo a mandarci messaggi per tutta la notte e, senza che me ne rendessi conto, mi ritrovai addormentata nella stessa posizione della sera prima. Dopo un lungo e rilassante sbadiglio, mi alzai da terra e aprii la porta con lentezza, sperando che Stefan stesse ancora dormendo, in modo da poter filare in bagno inosservata. Ma non appena sbirciai nel corridoio, lo ritrovai davanti al viso, con un vassoio pieno di cose invitanti da mangiare.
- Buongiorno! - mi salutò fiondandosi nella mia stanza. Sorrisi, infastidita dal fatto che non avesse nemmeno chiesto il permesso per entrare, ma lasciai perdere e lo seguii, sedendomi sul letto accanto a lui.
- Guarda un pò cosa ti ho portato? - Prese un cornetto al cioccolato e una tazza di cappuccino e me li porse. Li accettai volentieri e mi sistemai meglio sul letto, incrociando le gambe per appoggiarvi sopra il piatto con la mia colazione.
- Ti sei divertito ieri? - domandai per rompere quel silenzio imbarazzante.
- Non è stato un granchè... speravo davvero che venissi con me... forse mi sarei divertito di più - confessò addentando il suo cornetto alla crema.
Il mio cellulare vibrò e con uno scatto deciso, prima che Stefan allungasse gli occhi fino allo schermo, lo afferrai.
Era Niall che mi aveva appena inviato una foto della sua colazione. Anche lui un cornetto al cioccolato e del caffè. Tutto accompagnato dalla scritta 'Buongiorno migliore amica'.
- E' Niall, vero? - chiese Stefan sorridendo e abbassando lo sguardo verso terra. Lo guardai per qualche secondo, come per chiedere 'come fai a saperlo' e senza volerlo, come se avesse il potere di leggere nel pensiero, rispose.
- L'ho capito dal sorriso che hai fatto appena hai letto il messaggio -
Si alzò e prese il mio piatto, portandolo via già svuotato per bene. Uscì dalla stanza silenziosamente, quasi come se non avesse più cosa dirmi. Riuscì solo a sussurrare un 'metti il costume', prima di uscire e dirigersi in cucina.
Chiusi la porta e indossai il mio costume. Questa volta un bikini viola, semplice e senza decori. Non ero esattamente dell'umore perfetto quel giorno, e nemmeno il tempo sembrava dei migliori. Il mare era agitato, di certo non favorevole a chi non sa nuotare bene, esattamente come me.
Optai per prendere quel poco di sole che c'era e lasciare che Stefan facesse il bagno da solo. Ma anche lui restò sulla sua asciugamano, silenzioso. Lo guardai immobile, a pancia in su sul sottile telo multicolore che ricopriva la sabbia sotto di me.
C'era un pò di tensione quella mattina.
- Posso farti una domanda? - chiese più serio di quanto non lo fosse mai stato. Annuii un pò preoccupata, sperando che la sua domanda non prendesse come argomento 'Niall'. Se avessimo parlato di lui, la tensione sarebbe solo aumentata.
- Hai accettato di venire qui con me solo perchè ho detto quelle cose su Niall o... perchè ti andava di passare un pò di tempo con me? -
- Beh... - mormorai rivolgendo il mio sguardo sul mare, forse cercando una risposta decente da dargli - Un pò per tutti e due i motivi -
- Ah - fu la sua unica risposta.

Passammo in spiaggia anche il pomeriggio, sempre con il solito silenzio, sempre con il solito imbarazzo. Perchè? Perchè Stefan e io non riuscivamo a parlare o a ridere come quando uscivamo per poche ore a Londra?
- Hai voglia di fare un bagno? - domandai sperando di far ritornare lo Stefan che avevo conosciuto e del quale ero diventata amica. Sorrise e riaccese in me un pò di speranza.
- Non avevi paura delle onde? -
- Tanto ci sei tu che dovrei stare allerta nel caso dovessi affogare da un momento all'altro giusto? - Risi e lui con me, finalmente entrambi coinvolti in quel poco di allegria che durò pochi istanti.
Mi avvicinai all'acqua e la schiuma cominciò a colpirmi violentemente le gambe. Osservavo quasi con aria di sfida le onde del mare, azzurre come gli occhi che non smettevo nemmeno per un secondo di pensare. Quelli del mio migliore amico.
Proseguii ancora più avanti, fino a quando le onde non riuscirono a coprirmi anche i fianchi. Stefan era dietro di me, sorridente, mentre mi guardava affrontare l'acqua. Provai a raggiungerlo, ma qualcosa mi circondò il piede con violenza e mi bloccò in mezzo alle onde che si schiantavano su di me trascinandomi sott'acqua.
- Stefan! - urlai agitandomi per evitare di lasciarmi inghiottire dal vortice di acqua. Mi guardai attorno, ma sembrava sparito. Poi sentii una mano afferrarmi il braccio, l'unico rimasto fuori dall'acqua.
- Ellie, cerca di stare in superficie - mi avvisò. La corrente però stava diventando troppo forte e riuscì a trascinarlo via da me di qualche metro. Con tutte le mie forze tentai di dimenarmi, di uscire da quella situazione. Ma sembrava tutto inutile. Il mio piede restava impigliato sul fondo sabbioso del mare e il vento innalzava ancora di più le onde maestose che mi trascinavano lontano dalla riva. 
Con insistenza Stefan tornò a prendermi, ma ormai ero quasi del tutto invisibile tra le onde.
Chiusi gli occhi e l'unica cosa che riuscii a sentire furono le urla disperate di Stefan e il debole fruscio dell'acqua che mi cullava. 

- My Corner -
Ciao a tutte e scusate il ritardo come sempre! Siamo già a diciassette capitoli e la mia storia a raggiunto la bellezza di  lettori!!!!!! Voglio ringraziare tutte (proprio tutte tutte!!) per l'entusiasmo che dimostrate nei commenti... mi fate sempre sentire soddisfatta e superfelice Presto pubblicherò anche il diciottesimo capitolo, quindi tenetevi aggiornate :)
Un bacio :*

Cause you make my heart race || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora