- Sst... Ellie... Ellie sveglia - bisbigliò qualcuno accarezzandomi i capelli. Il mio migliore amico si inginocchiò di fronte a me e mi sorrise. Mi guardai intornò confusa, provando a far tornare in mente cosa fosse accaduto poco prima e perchè adesso mi ritrovassi seduta sul pavimento freddo del salotto, poggiata ad una poltrona dall'aria confortante e soprattutto cosa ci facesse Niall lì. Poi un flashback mi riportò alla mente la scena culminante nella quale avevo quasi perso il controllo. Giada e Niall, insieme. Spalancai gli occhi, cogliendo alla sprovvista Niall che con aria perplessa continuava a guardarmi senza capire cosa mi stesse succedendo. Cominciai a respirare faticosamente, tentando in ogni modo di evitare il suo sguardo per evitare di esplodere e confessare tutta quella spossante frustazione che si era estesa lungo il mio corpo, infraddolito per il contanto con le fredde piastrelle del pavimento. Ma fallii miseramente. Mi alzai di scatto e spinsi di lato Niall tenendo la testa bassa e dirigendomi in cucina, il più lontano possibile da quello sguardo di ghiaccio. Lui restò attonito dal mio comportamento, rimanendo immobile a fissarmi in un angolino, con la schiena attaccata ad una delle pareti di legno che rivestiva la casa.
Guardai l'orario e mi accorsi di non aver dormito per molto. Era notte fonda e fuori, per le strade, aleggiava un silenzio tetro e oscuro, che mi faceva rabbrividire.
- Ellie, stai bene? - A quella domanda tutto il mondo intorno a me crollò in un istante. La rabbia cominciò a bruciarmi dentro più forte che mai, e avevo seri dubbi che sarei riuscita a trattenerla a lungo. In realtà ero più arrabbiata con me stessa che con lui, ma in quel momento il mio migliore amico sembrava l'unica cosa che mi permettesse di sfogarmi.
- A meraviglia - risposi freddamente.
Niall sembrava non capire il motivo di tanta freddezza nelle mie parole. Ma finalmente, dopo qualche secondo, riuscì a ricollegare i fatti e tentò di azzardare una spiegazione.
- H-hai visto tutto, vero? - chiese come se si sentisse in colpa.
Annuii incrociando le braccia al petto e dandogli le spalle, per evitare che mi vedesse piangere. In fondo non avevo motivo per farlo. Tra me e lui non c'era stato nulla e da quello che ero riuscita a capire non ci sarebbe mai stato niente.
Non si avvicinò, ma sentivo comunque il desiderio che aveva di farlo, come una forza che dal suo corpo di propagasse direttamente verso di me.
- E' successo, lo so. Ma è stato un errore - confessò più a se stesso che a me - Tra me e Giada non ci sarà mai niente -
- L'hai baciata! Un bacio non è nulla! - esclamai in preda ad un pianto straziante - Da lei me lo sarei aspettato, ma da te... -
- E' stata lei a spingermi a farlo! - si giustificò come se bastasse.
- Non che tu ti sia tirato indietro! Tutt'altro! Mi sembravi piuttosto convinto di quello che stavi facendo! Non ti sei nemmeno preoccupato di chiedermi se qualcosa non andasse quando me ne sono andata via! Avevi la mente annebbiata! Annebbiata da lei! - urlai dando un pugno sul tavolo e facendo traballare il cesto con la frutta poggiato al centro. Restai in silenzio aspettando una sua spiegazione. Con la coda dell'occhio incrociai il suo sguardo. Non aveva una risposta. Non sapeva nemmeno lui il motivo per il quale l'aveva fatto.
- Io.. Ti ho già detto che mi dispiace - Cosa passava per la testa di Niall? Impossibile da capire.
- Sta di fatto che l'hai baciata. Mi hai illusa -
Mi pentii all'istante di quell'affermazione. Mi hai illusa. Ciò significava che avevo appena confessato al mio migliore amico di provare qualcosa per lui. Sorpreso, continuò a guardarmi perplesso.
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Cause you make my heart race || Niall Horan
Fiksi PenggemarTutto intorno a lei le ricordava la sua infanzia: la soffitta impolverata, un baule pieno di cose, una piccola collana di creta. Tutto sembrava riportarle in mente il suo migliore amico, con il quale non aveva più parlato per paura di risultare inva...