Pamela era sempre stata iperattiva, ma negli ultimi giorni starle dietro mentre svolazzava per le vetrine dei negozi era quasi impossibile. Harry mi mandava spesso dei messaggi e ci sentivamo su Skype praticamente ogni sera. Mia madre pensava addirittura che io e lui stessimo insieme, ma ovviamente solo noi sapevamo cosa si nascondesse dietro quei sorrisi e quelle battute. Lui soffriva perchè uno dei suoi migliori amici non gli rivolgeva la parola, io perchè avevo perso l'unico ragazzo che abbia mai amato sul serio. E pensare alla freddezza del suo sguardo negli ultimi giorni scatenava dentro di me delle strane sensazioni. Come se il cuore bruciasse di continuo, scavandomi fin dentro l'anima. Pamela riusciva incredibilmente a farmi sorridere ogni volta che scoppiavo in lacrime e non sapevo come ringraziarla per questo. Mi sentivo come dentro una bolla, dalla quale uscivo solo per parlare con Pamela o con Harry, a scambiare qualche parola, ma mai a sfogarmi. E uno sfogo mi sarebbe davvero servito in questo momento.
Giravo per le strade a pochi isolati da casa mia in cerca di qualcosa che mi distraesse abbastanza da tutti i miei problemi ma ogni cosa, anche una semplice panchina, mi ricordava di lui. In fondo non c'era posto in città dove non fossimo stati insieme. Un suono proveniente dalla tasca dei miei jeans mi fece sussultare.
- Pam - risposi senza nascondere il pessimo umore che mi aveva accompagnato per tutta la mattinata.
- Ehi amica mia, sei a casa? -
- No, sono nelle vicinanze del tuo ristorante. Avete fatto davvero un buon lavoro, sembra un castello -
I genitori di Pamela erano i proprietari di un lussuoso ristorante nel centro della città. Dopo la mia partenza avevano deciso di rinnovarlo e adesso era il locale più gettonato di tutta Mullingar. L'ingresso era un corridoio di archi e colonne ornate da rampicanti fioriti e rosai, mentre l'interno non avevo ancora avuto tempo di scoprirlo. Non volevo disturbare i suoi genitori, indaffarati e inondati di clienti, così decisi che lo avrei visto qualche altra volta, senza fretta. La voce di Pam risuonò di nuovo, dissuadendomi dai miei pensieri.
- Come avevo previsto, Niall ha un concerto il giorno prima del suo compleanno qui in Irlanda, quindi ci sono almeno il... 95% delle possibilità che festeggi qui a Mullingar insieme alla sua famiglia. E' una buona occasione per una festa di scuse no? -.
Sospirai e alzai gli occhi al cielo - Ti ho già detto che una semplice festa non servirà a molto Pam -
- Fidati di me Ellie. Non sarà una "semplice" festa - enfatizzò la parola semplice e aspettò che le rispondessi. La sua idea non mi entusiasmava molto, ma sapevo che stava davvero facendo di tutto pur di aiutarmi. In fondo cosa avevo da perdere? Era solo una festa.
- Hai già parlato con Maura? - domandai nonostante fossi sicura che l'avesse già fatto.
- Si. E' tutto sistemato. Anzi, non proprio tutto... -
Agrottai le sopracciglia - Come sarebbe non proprio tutto? Cosa manca? -
- Tu - rispose semplicemente.
- Io? -
- Si tu signorina SonoSenzaSperanzeNiallNonMiVuole. Passo a prenderti pomeriggio alle quattro in punto e ti porto in giro per darti una sistemata - affermò e aveva tutta l'aria di essere un avvertimento più che un'amichevole proposta per passare il pomeriggio insieme.
- Dove hai intenzione di portarmi? - chiesi ma ormai Pam aveva già staccato la chiamata. Accidenti a lei.
Svoltai per il vialetto di casa mia ed entrai, accompagnata dalle note di Michelle dei Beatles che provenivano dalla radio del soggiorno. I miei genitori stavano ballando insieme e sorridevano. Mia madre fece una giravolta e mi vide.
- Hai fatto una bella passeggiata tesoro? - domandò raggiante. Almeno a lei la giornata stava andando per il meglio.
- Ho visto il ristorante dei signori Curtis. E' carino - risposi deviando la conversazione a qualcosa che non mi facesse stare peggio di come già mi sentivo. Fortunatamente mia madre non insistette più di tanto e mi lasciò sgattaiolare in silenzio verso la mia stanza. Afferrai il cellulare e guardai il display. 'Un messaggio'Da: Harrrrrrrrry :)
Devi presentarmi la tua amica Pamela un giorno.
Sembra simpatica ;)
Harry xxxFissai il telefonino come un ebete e sorrisi. Pamela non aveva perso tempo e aveva preso il numero di Harry dalla mia rubrica. Era sempre la solita.
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Cause you make my heart race || Niall Horan
FanfictionTutto intorno a lei le ricordava la sua infanzia: la soffitta impolverata, un baule pieno di cose, una piccola collana di creta. Tutto sembrava riportarle in mente il suo migliore amico, con il quale non aveva più parlato per paura di risultare inva...