Dopo la partenza di Niall per il Brasile le mie giornate passavano monotone e veloci, come se il tempo fosse andato via insieme a lui.
Dopo cena uscii fuori in giardino, approfittando di un pò di tempo lontano dalla madre di Niall che riduceva la privacy a zero e mi sedetti su una panchina, la stessa dell'ultima sera con Niall. Il mio telefono vibrò, così lo presi dalla tasca dei pantaloni e guardai sul display. 'Niall'. Risposi immediatamente, ma anzichè la sua voce sentii un insieme di urla e schiamazzi assordanti che esultavano e urlavano i nomi dei ragazzi.
- Niall? - chiesi per la seconda volta alzando il volume della voce - Ma dove sei? -
- Questa è per te Ellie - rispose.
Attesi qualche secondo, senza capire nulla di quella insolita telefonata, poi improvvisamente sentii chiara e forte la voce di Niall intonare le parole di You & I e finalmente riuscii a capire. Mi aveva chiamato nel bel mezzo di un concerto per dedicarmi la mia canzone preferita. Avvertii le guance arrossire e lentamente qualche lacrima le attraversò, mentre sorridevo ascoltandolo.
...
You and I
We don't wanna be like them
We can make it till the end
Nothing can come between you and I
Not even the Gods above can separate the two of us
No nothing can come between you and I
Oh, you and I
...
Non mi sarei mai abitutata alle sue sorprese, ne ero certa. La canzone finì e il solito squillante vocio in sottofondo ritornò più forte di prima.
- Non vedo l'ora di tornare - urlò - A domani! -
- Niall? -
- Si? - rispose.
- Grazie -
Non mi rispose, ma ero sicura che stesse sorridendo. Riattaccai e ritornai alla tranquillità, sprofondando sulla panchina e chiudendo gli occhi. Ma fui costretta a riaprirli pochi secondi dopo, sentendo un'altra voca più sottile e lontana, ma riuscii comunque a capire di chi si trattasse. Che cosa voleva ancora Stefan da me?
- Ellie! - mi chiamò da lontano. Non mi mossi e provai a sorridere, mentre lui si avvicinava correndo come un matto lungo i vialetti del giardino.
- Ellie! - mi chiamò di nuovo senza fiato una volta arrivato accanto a me - Ho chiamato al tuo cellulare, ma forse parlavi con qualcun'altro.. -
- Non ricordo, credo di si - mentii fingendo di non ricordare la magica telefonata con Niall.
- Comunque... ho bisogno di parlarti - intervenne serio - Non ho nessun'altro qui oltre che te mi possa aiutare -
- E' successo qualcosa? - domandai allarmata.
- No. Cioè in teoria si. Ma non a me - rispose - Conosci una certa Gemma? -
Ci pensai su. L'unica Gemma che conoscevo era la sorella di Harry ma era improbabile che si trovasse a Londra. Anche se... Certo! Ricordai la discussione con Harry nella sua stanza: Gemma era qui a Londra e si vedeva spesso con Harry.
- Perchè le è successo qualcosa? - domandai ancora più in ansia. Se fosse successo qualcosa alla sorella di Harry proprio mentre lui era in Brasile, sarebbe stata una tragedia.
- La sua amica ha denunciato la sua scomparsa poco fa. Io l'ho sentita parlare di Gemma...nell'ultimo periodo era sempre tesa -
- Scomparsa? - urlai - Come sarebbe a dire scomparsa! -
- Non si trova più! E' come sparita nel nulla! Un'attimo prima al telefono con una sua amica mentre tornava a casa da una festa e un'attimo dopo ... pouf! Sparita! Abi, una sua amica, è venuta da me e mi ha raccontato tutto, così io.. ho pensato a te. -
Guardai incredula Stefan che ricambiava il mio sguardo con un altro di completa confusione. Gemma... scomparsa? Se l'avesse saputo Harry avrebbe lasciato il Brasile all'istante. No, ci avrei pensato io. Magari era solo questione di tempo e sarebbe ritornata...
- Devi aiutarmi a trovarla - ordinai a Stefan alzandomi in piedi.
- Vuol dire che dovremmo collaborare? - chiese lui cominciando a sorridere.
- Non significa nulla Stefan - chiarii - Niente tornerà come prima tra di noi, mi dispiace -
Il sorriso sul suo volto non sparì del tutto - Mi accontenterò di questo poco tempo con te. Mi basta -
Sospirai e mi incamminai verso la porta dell'hotel, spronandolo a seguirmi. Lo invitai ad aspettarmi nella hall, in modo che potessi salire nella mia stanza a cambiarmi. Non era proprio ideale un vestitino per andare a cercare qualcuno, così optai per un paio di pantaloni neri e una felpa bianca con il disegno di un piccolo panda che mi ricordava tanto Niall quando si ingozzava di cibo. Dolcissimo.
- Andiamo - dissi trascinandolo per un braccio fin dentro la macchina di Niall.
Mi sedetti al volante e partii velocemente non appena Stefan chiuse la portiera dell'auto e si sistemò sul sedile. Girovagai per Londra esaminando ogni angolo, centimetro, millimetro di tutte le strade.
- Non sarò facile trovarla in una città grande come questa - commentò Stefan con lo sguardo fuori dal finestrino. La macchina era stata completamente invasa dal suo profumo, mischiandosi a quello di Niall, creando un qualcosa di tremendamente fantastico che mi aveva già invaso i polmoni fino all'ultimo centimetro. Con la coda dell'occhio osservai quel ragazzo poggiato alla spalliera del sedile, con appena un'accenno di sorriso, che studiava attentamente il volto di ogni ragazza sulla strada. Ma nessuno sembrava somigliare lontanamente a Gemma. Non l'avevo mai vista di presenza, ma le accurate descrizioni di Harry erano bastate a farmi capire quanto fosse bella sua sorella e quanto si somigliassero, anche se per pochi particolari del viso. Era come se non potesse fare a meno di parlare di lei, e spesso quando Niall era impegnato con le registrazioni, passavo lunghi pomeriggi ad ascoltarlo mentre mi parlava di quando era più piccolo e di come la presenza della sorella l'avesse sempre fatto sentire bene. Era come se la conoscessi già, in un certo senso. Il mio cellulare squillò improvvisamente, facendomi trasalire.
- Stefan prenderesti il mio cellulare? - chiesi sperando che non fosse nessuno dei ragazzi. Ma purtroppo le mie preghiere non servirono.
- E' Harry - mormorò Stefan. Prima che potessi avvisarlo e dirgli di non rispondere, la voce di Harry riempì l'abitacolo, felice ed elettrizzata come sempre. Stefan mise in vivavoce, affinchè anche giudando avrei potuto parlare con lui.
- Che fa la mia migliore amica? - chiese, sicuramente anche lui aveva il vivavoce perchè sentivo i commenti di Niall riguardo le ultime due parole della sua frase.
- Sono in macchina, possiamo sentirci dopo? -
- In macchina? Dove sei stata? - domandò Niall curioso.
- Sono... andata in giro per i negozi... - risposi con la prima cosa che mi venne in mente.
Qualcuno rise dall'altro capo del telefono - Shopping notturno allora! E' mezzanotte passata Ellie - commentò Harry.
Stefan starnutì più forte di quanto avesse mai fatto e questo mi fece capire che lo aveva fatto apposta. Avrei voluto ucciderlo.
- Ma c'è qualcuno con te? - chiese Niall.
- Con me? Intendi adesso? Beh... - Potevo dirgli che stavo girando per le strade di Londra alla ricerca di Gemma insieme a Stefan? No. Troppo rischioso. Aprii bocca per continuare la frase incompleta, ma Stefan urlò di fermarmi perchè aveva visto qualcosa.
- Gemma! E' lì, guarda! -
- Gemma? - domandò allarmato Harry.
- Stefan? - domandò con lo stesso tono di voce Niall.
Sospirai e fermai l'auto. Stefan scese velocemente e raggiunse Gemma seduta sull'asfalto di una stradina appena fuori Londra. Si avvicinò cordialmente a lei e le sorrise. La ragazza lo studiò per un pò, poi diresse il suo sguardo verso l'auto, incrociando il mio. Sorrisi e affaciai la testa dal finestrino. Finalmente anche lei sorrise e si alzò, venendomi incontro.
- Sono un'amica di Harry - mi presentai - Mi chiamo.. -
- Ellie - mi interruppe lei - Harry non fa altro che parlarmi di te -
Sorrisi, sopresa.
- Io sono Stefan - intervenne alle sue spalle - Un'amico di Ell... di Abi, la tua coinquilina. E' stata lei a dirmi della tua 'scomparsa' -
Guardai Stefan e poi Gemma, aspettando che qualcuno dei due si decidesse a salire in macchina. Nel frattempo dal telefono si sentivano ancora le urla di Harry che chiedeva spiegazioni sul perchè sentiva la voce di Gemma.
- Ci parlo io - suggerì lei prendendo il cellulare.
Levò il vivavoce e cominciò a parlare, prima urlando per attirare l'attenzione di Harry che non la smetteva di parlare, poi più piano, fino a chiarire come erano andate le cose.
- Così ho scoperto di aver perso il portafoglio e il tassista mi ha fatto scendere dall'auto, lasciandomi in mezzo alla strada per tutta la notte. Qui a Londra sono tutti degli emeriti coglioni - concluse in bellezza. Riattaccò e mi porse il telefono, mentre Stefan finalmente si accingeva a salire sull'auto, seguito da Gemma. Ritornai a Londra e seguii le indicazioni della ragazza che mi condussero al suo appartamento poco distante dal centro. Era una piccola casa color pesca con un'originale balconcino fiorato e colorato. Avrei desiderato anch'io una casa del genere se mai fossi venuta ad abitare qui a Londra. Magari dopo il matrimonio con Niall ne avremmo presa una simile. Chissà...
- Puoi lasciarmi qui - mi avvisò - Sono in debito con te Ellie - Mi sorrise teneramente.
- Se hai bisogno conta su di me - la rassicurai.
Aprì la portiera dell'auto e scese frettolosamente, mentre la sua amica la aspettava davanti la porta, ansimante. Non appena furono abbastanza vicine si strinsero in un abbraccio avvolgente che mi fece sorridere di cuore.
- E ovviamente, nonostante l'abbia vista io, non mi ha nemmeno salutato - commentò Stefan.
Risi e ripartii, accompagnandolo fino a casa, a qualche isolato da quella di Gemma. Non lo salutai e corsi via prima che lui potesse farlo. Volevo chiudere con Stefan, e questa volta sul serio.
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La mattina seguente....
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Cause you make my heart race || Niall Horan
FanfictionTutto intorno a lei le ricordava la sua infanzia: la soffitta impolverata, un baule pieno di cose, una piccola collana di creta. Tutto sembrava riportarle in mente il suo migliore amico, con il quale non aveva più parlato per paura di risultare inva...