capitolo 46

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🗓️ sabato
21 p.m
🏨 hotel

ecco a voi il capitolo!! come vi ho già detto non aggiornerò molto in settimana perché sono occupata con la scuola; aspetto i vostri pareri sul capitolo nei commenti! raggiungiamo 55 stelline! vi voglio bene❤️

Scusate per il ritardo.
Il capitolo non è corretto.

durante la storia il tempo verbale cambierà ogni tanto, scusate.

Victoria pov's.
I ragazzi sono appena andati via, ci hanno fatto mille raccomandazioni: dobbiamo ascoltare cosa ci dicono Edo e Ale; dobbiamo comportarci bene, per qualunque spostamento che dobbiamo fare dobbiamo avvertirli; e altre mille cose.

<che palle!> esclama Luca tirando il suo cellulare sul letto matrimoniale presente al centro della stanza.

Ci eravamo spostati in camera di Diego per poter stare da soli, nell'altra stanza i ragazzi stavano guardando un film su Netflix.

<io volevo uscire, è l'ultima sera> dissi sbuffando e sedendomi sul divanetto grigio.

<ma anche io, poi da lunedì si ritorna a scuola e non possiamo più fare nulla>
disse Davide mentre metteva sotto carica il suo cellulare, era sempre scarico.

<sono già finite le vacanze!? ma com'è possibile?> ci chiese Luca tragicamente facendoci scoppiare a ridere.

Dopo attimi di silenzio ripresi a parlare.

<non voglio passare l'ultima sera così, già è stata una vacanza di merda, non voglio che faccia schifo anche questo momento> dissi incrociando le gambe.

<usciamo allora> mi rispose Davide tranquillamente mentre si infilava la scarpa destra.

<eh? e dove andiamo? non c'è niente qui oltre alla discoteca> dissi guardandolo quasi sconvolta, non avremmo potuto trovare nulla da fare.

<infatti andremo proprio lì> mi rispose mentre si sistemava i capelli davanti allo specchio.

<mh va bene> disse Luca alzandosi tranquillamente dal letto, non avevano mai visto i ragazzi incazzati, sennò non sarebbero così tranquilli.

<ma siete scemi?> chiesi ad entrambi guardandoli con gli occhi spalancati.

<perché?> mi rispose Davide guardandomi stranito negli occhi, Luca era troppo impegnato a scegliere i vestiti da mettersi anziché considerarmi.

<hai anche il coraggio di chiedermi il motivo? se ci beccano ci fanno il culo, idioti> si, dall'ultima volta che ero scappata con le mie amiche avevo paura dei ragazzi, avevo capito che erano senza pietà, non volevo di certo essere frustata di nuovo.

<ma perché dai per scontato che ci becchino? ti stai solo facendo paranoie inutili> mi rispose Davide alzando le spalle, era sempre stato bravo a parlare con le altre persone, a differenza dei suoi due fratelli.

<come sto vestito così?> ci chiese Luca interrompendo il nostro discorso.

Indossava una camicia bianca, dei jeans neri, delle Jordan rosse e varie collane e braccialetti d'oro.

<non c'è ne frega niente di guardare il tuo outfit idiota! stiamo parlando di cose importanti noi> gli dissi incazzata, non riusciva mai a prendere le cose sul serio.

<ma che cazzo vuoi?> mi rispose guardandomi male e andando davanti allo specchio.

Gli lanciai un'occhiataccia e ripresi a parlare con Davide.

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