capitolo 6✨

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🗓️ lunedì
🏠 casa Q4
7 a.m

Victoria pov's
Il tanto temuto giorno è arrivato, oggi inizierò il secondo anno di superiori, appena la sveglia suona mi precipito in bagno, mi faccio una doccia veloce e mi inizio a preparare, decido di piastrare i capelli, indosso un jeans blu, una polo della Ralph Lauren's bianca e delle McQueen dello stesso colore; decido anche di applicare un leggero trucco, mascara fondotinta e un lipgloss.

Vado in cucina per mangiare, non c'è ancora nessuno sveglio, me lo aspettavo, mi preparo la mia solita colazione, ovvero latte e biscotti, faccio con calma tanto sono in anticipo, appena finisco mi alzo e poso le cose che ho utilizzato nel lavandino.

Sento una persona entrare in cucina, mi volto e vedo Diego, ci fissiamo per pochi attimi e poi mi volto, esco dalla cucina e vado a preparare lo zaino in camera, ci metto dentro un quaderno, l'astuccio e il diario, quest'anno voglio andare bene a scuola!

Sto per aprire la porta di casa quando sento Diego chiamarmi.

die <ti porto io a scuola> mi dice con tono che non ammette repliche.

io <non se ne parla, in macchina con te non ci vengo>

die <scommettiamo?>

io <no, ciao> faccio per uscire di casa quando Diego mi blocca dallo zaino, inizio ad urlare.

io <LASCIAMI DIEGO! LASCIAMI!>

die <smettila di urlare cazzo, sveglierai tutti>

Subito dopo vediamo tutti i ragazzi arrivare davanti a noi, parecchio assonnati, mi verrebbe da ridere se non fosse per quest'idiota di Diego che continua a tenermi ferma, noto la faccia di Tanche farsi sempre più seria, prevedo guai.

Tanche <ma volete smetterla di litigare come due bambini? non vi sopporto più, avete svegliato tutti con le vostre cazzate, cos'è successo stavolta!?>

io <stavo uscendo per andare a scuola e mi ha bloccata, è colpa sua tanche>

die <volevo accompagnarla per non farla andare sola il primo giorno e ha iniziato ad urlare>

tanche <e voi ci avete svegliato per questo!? non ho parole. ti accompagna Diego a scuola, muoviti che sei in ritardo>

io <dai ma c-> mi basta uno sguardo di Tancredi per capire che mi conviene stare zitta, esco di casa senza salutare nessuno, la giornata non poteva inziare peggio.

Durante il viaggio in macchina guardo fuori dal finestrino, forse sarei dovuta rimanere a Roma, sto creando solo problemi qua, mentre sono persa nei miei pensieri arriviamo a scuola.

Scendo senza nemmeno salutare Diego e mi incammino verso la presidenza per vedere in che classe sarò.
Sono nella 2^C che si trova all'ultimo piano, mi avvio a passo spedito verso la mia aula, appena entro noto che non c'è ancora nessuno, in effetti mancano cinque minuti al suono della campanella, mentre aspetto mi arriva un messaggio da Diego.

Chat tra Diego e Victoria
die "quando torni a casa ti aspetto in camera mia"

io "ok"

Suona la campanella, tiro un lungo sospiro e mi preparo psicologicamente per queste 6 ore di scuola.

ore 14,30
Ho appena finito le lezioni, devo dire che sono capitata in una classe abbastanza carina, ho già conosciuto Rebecca e Simone, due ragazzi troppo simpatici.

Esco da scuola e vicino al cancello del cortile intravedo Lorenzo, mi avvio verso di lui con passo tranquillo, appena mi nota mi viene incontro, ci salutiamo con due baci sulla guancia e iniziamo a parlare del più e del meno, nel mentre mi arriva una chiamata da Lele.

Chiamata tra Lele e Victoria
lele <hey principessa, guarda che sono fuori dalla tua scuola, dove sei?>

io <ciao Lello, io sono vicino al cancello del cortile, dove sei che ti raggiungo?>

lele <sono in macchina davanti al bar>

io <okay, arrivo>

Saluto Lorenzo e gli dico che ci saremmo visti più tardi, mi avvio verso Lele, appena arrivo alla macchina salgo a bordo e lo saluto con un bacio sulla guancia, durante il viaggio parliamo della mattinata, appena arriviamo corro letteralmente a casa, suono e ad aprirmi è Gian.

Gian <hey principessa, com'è andata a scuola?> dice dandomi un bacio sulla guancia.

io <ciao Gian, è andata bene> dico abbracciandolo.

io <non c'è nessuno in casa?> aggiungo

Gian <tancredi è uscito con Giulia, Vale con Edo e Diego ti aspetta in camera sua>

io <va bene, vado>

Appena sono davanti camera di Diego busso e aspetto di avere il consenso per entrare che ricevo subito dopo, apro la porta e lo vedo seduto sul letto a braccia conserte, chiudo la porta dietro di me e mi avvicino, è molto inquietante.

die <dobbiamo parlare>

io <va bene>

Mi guarda profondamente negli occhi, non riuscendo a reggere il suo sguardo abbasso il mio verso il pavimento, che trovo molto interessante in questo momento.

die <Gian ti ha spiegato perché mi sono arrabbiato ieri, giusto?> mi limito ad annuire, mi sento terribilmente in colpa.

die <guardami negli occhi> vedendo che non sono intenzionata a farlo mette due dita sotto il mio mento e lo tira su, dei brividi mi attraversano il corpo.

die <all->

io <scusami> scoppio a piangere non reggendo più la situazione, mi sento così debole, sto piangendo come una bambina sotto il suo sguardo duro, mi avvicino a lui e lo abbraccio, sperando che ricambi, per mia fortuna è così e mi ritrovo a piangere tutto lo stress accumulato in questi giorni sulla spalla di Diego, che non dice una parola, si limita ad accarezzarmi la schiena facendo piccoli cerchi su di essa, mi sento così sicura tra le sue braccia, come se niente potesse farmi del male; decide di sdraiarsi sul letto con me sopra di lui, piano piano mi tranquillizzo e mi addormento con di fianco il mio fratellone.

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spazio me🦋
spero che la storia vi stia piacendo, mi sto divertendo molto a scriverla, vi piace il fatto che i personaggi siano severi? domani nuovo capitolo, buonanotte💘

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