capitolo 12✨

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🗓️ lunedì
🏠 scuola
13.30 a.m

Victoria pov's
Sono a scuola e non vedo l'ora di uscire.

Stamattina sono venuta a piedi, non ho degnato di una parola nessuno in casa, mi fanno tutti schifo.
Vorrei tornare a Roma, mi manca tutto quello che avevo là.

Mentre ero assorta nei miei pensieri suonò la campanella, presi velocemente lo zaino e mi avviai verso l'uscita, dove venni affiancata poco dopo da Rebecca.

<hey che ne dici se oggi usciamo?> mi chiese mentre si faceva spazio tra i ragazzi presenti nel cortile.

<non so, non ho molta voglia di stare in giro...> le dissi mentre controllavo l'ora sul cellulare.

<a casa mia ci sono i miei genitori, non mi va di stare con loro> mi disse con tono annoiato, non aveva un grande rapporto con i suoi genitori.

<potremmo stare da me, che dici?> le proposi entusiasta.

<per me va bene, ma sei sicura che ai ragazzi vada bene?> mi chiese facendomi un enorme sorriso.

Le diedi conferma per vederci oggi pomeriggio, e la salutai.

Avviandomi successivamente verso casa.

Appena arrivai a casa suonai il campanello, ad aprirmi la porta fu Tancredi, che mi guardò intensamente prima di farmi entrare.

Andai in camera mia e posai lo zaino, mi cambiai indossando dei vestiti di Lele e mi strucci con calma.

Andai in cucina per mangiare, la fame iniziava a farsi sentire, trovai tutti i ragazzi seduti mentre mi aspettavano, non mi rese felice questa cosa, sapevo che lo stavano facendo soltanto perché si erano resi conto che avevano sbagliato.

Mi sedetti al mio solito posto e iniziai a mangiare in silenzio, mentre guardavo interessata i ragazzi che continuavano a scambiarsi degli sguardi sfuggenti.

<avete finito di guardarvi? se dovete dirmi qualcosa fatelo> dissi, mi facevano sentire ancora più esclusa così.

<ecco... ci dispiace per ieri...> disse Lele, sapevo che si sentiva davvero in colpa, ma avevo bisogno di tempo per calmarmi.

Annuii continuando a mangiare <ah dopo viene Rebecca a casa> dissi, avevo bisogno di compagnia.

<ah, non vuoi stare con noi?> mi rispose Diego sorpreso.

<no, meglio se stiamo separati> dissi seria, portavo molto rancore purtroppo; sparecchiai la mia roba e uscii dalla stanza.

Tornai in camera mia per rilassarmi un po', mi misi le airpods e chiusi gli occhi; avevo deciso di prendere le distanze dai ragazzi per un po'.
Ci ero rimasta di merda per colpa di ognuno di loro e non avevo intenzione di farlo risuccedere.

Era appena arrivata Rebecca a casa, corsi ad aprirle e la abbracciai portandola in camera mia.

<devo raccontarti una cosa> le dissi, posò il giubbotto per terra e si sedette vicino a me nel letto.

Passammo tutto il pomeriggio a parlare di gossip, finché non si fecero le 18:30, così accompagnai Reby alla porta, la salutai e aspettai che entrasse in ascensore per poi rientrare in casa.

Decisi di andare in salotto, trovai  Tancredi, Diego e Lele che registravano dei tik tok, mentre Marta e Gian erano in camera loro e Vale era seduto sul divano, poco lontano da me.

Vidi Vale lanciarmi qualche occhiata ogni tanto, così decisi di avvicinarmi a lui piano piano, appena fui abbastanza vicina misi la testa sulla sua spalla.

All'inizio rimase sorpreso, ma si riprese subito iniziando a coccolarmi, passammo così il tempo fino all'ora di cena.

Erano le otto e mezza ed io stavo morendo di fame.

<ho fame io> dissi attirando l'attenzione dei ragazzi.

<cosa vuoi per cena?> mi chiese Gian, alzai le spalle, era indifferente, annuii e si diresse in cucina.

Tancredi si avvicinò a me <vieni un'attimo> mi disse, annuii un po' titubante e lo seguii in camera mia.

Chiuse la porta dietro di sé, si sedette sulla mia sedia e iniziò a parlare.

<scusami per tutto quello che è successo in sti giorni> rimasi stupita, era la prima volta in tutta la mia vita che mi chiedeva scusa, mi veniva da piangere.

<non fa nulla> dissi impassibile, non volevo fargli vedere che ero felice.

<mi coccoli?> gli chiesi poco dopo, avevo bisogno di un po' di affetto.

<ora no, devono parlarti anche gli altri> mi disse, annuii un po' imbronciata, mi diede un bacio sulla guancia ed uscì dalla stanza, lasciandomi sola.

Feci pace anche con Diego e Lele, non volevo creare casini in casa, infondo ero appena arrivata.

Poi entrò Gian, con lui non volevo fare pace, non ancora almeno.

<hey...> disse titubante, non lo guardai nemmeno in faccia, ero furiosa.

<mi dispiace averti trattata male...> aggiunse, mi fece un po' tenerezza, ma il mio orgoglio era troppo grande.

<mi perdoni?> chiese già più allegro, negai con la testa, non avevo molta voglia di parlare, ero sicura che non sarei riuscita a controllarmi altrimenti.

<perché no!?> mi chiese sconvolto, così decisi di raccontargli tutto, come mi ero sentita, di quando ero stata male per lui e di quanto avevo sofferto.

Mi liberai finalmente di questo peso che tenevo dentro e scoppiai a piangere come una bambina.

<mi manca il mio Gian..> dissi singhiozzando con un filo di voce, come al solito i miei buoni propositi erano andati a farsi fotte te.

Mi prese in braccio e mi sentii subito meglio, mi portò in salotto e si sedette sul divano, misi la testa nell'incavo del suo collo respirando il suo profumo che tanto amavo, mi baciò dolcemente le guance e mi asciugò le lacrime.

<non piangere bimba, non me ne andrò più> così capii che non potevo ignorarli, sono la mia vita.

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spazio me🦋
scusate il capitolo non molto movimentato ma mi serviva per far continuare la storia, buona lettura e buonanotte 💘

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