we are forever

capitolo 20

🗓️ venerdì 16 ottobre
🏠 scuola
⌚ ore 10
(scusate il cambio di data, ma preferisco continuare dalla data di oggi ahaha)

Victoria pov's
Sono a scuola, mancano ancora tre ore prima dell'uscita, mi sto annoiando a morte, decido di coprirmi con la coperta che ho portato da casa e riposarmi un po'.

<GALLI!> sento la prof urlare il mio nome , mi alzo di scatto ancora mezza addormentata e la guardo <mi ha spaventata> dico guardandola male, <non si dorme a scuola, sopratutto nella mia ora> <ma non stavo dormendo> dico facendo ridere alcuni miei compagni <smetti di fare la spiritosa! continua l'esercizio che stavamo facendo> prendo il libro dallo zaino e nego con la testa <non so a che pagina siamo...> <ottimo, sarò costretta a convocare i tuoi genitori se continui così, devi stare più attenta e fare meno la spiritosa> sbuffo e annuisco, passano così le ore rimanenti.

Sono le 14 e sono appena uscita da scuola, mi avvio verso la macchina dei ragazzi che è parcheggiata poco lontano <ciao> dico salendo in macchina e salutando Gian e Peter <hey> mi dice il primo dei due, <come stai? > mi chiede Pet, <bene dai, voi come state?> <noi tutto ok> continuiamo a parlare e arriviamo così sotto casa.

Saliamo in ascensore, mentre attendo di arrivare al nostro piano leggo i messaggi che mi sono arrivati su WhatsApp, poco dopo le porte si aprono, arriviamo davanti alla nostra porta e Gian la apre con le chiavi, appena entrata sento della musica a volume molto alto proveniente dal salotto, lascio lo zaino vicino alla porta e mi avvio per vedere cosa succede, trovo Tank e Lele abbracciati, Diego che suona la chitarra e Vale che gioca alla play <ma che è sto casino> dico andando a spegnere la musica <perché l'hai spenta?> dice Tanche alzandosi in piedi, <perché sono appena arrivata da scuola, sono stanca e non ho voglia di sentire casino> dico andando verso camera mia, mi strucco e mi cambio, indosso una tuta nera di Peter e una felpa di Lele, faccio uno chignon disordinato e torno in cucina, mi siedo e inizio tranquillamente a mangiare <oggi pomeriggio noi dobbiamo andare in agenzia, vuoi venire con noi?> mi chiede Tancredi, nego con la testa <resterai con Peter allora> <come vuoi> dico, non ho molta voglia di parlare.

Sono in camera mia, ho finito da poco di mangiare, sono le 15.30 i ragazzi sono usciti da poco, erano in ritardo come al solito, decido di dormire un po', ho malditesta da stamattina.

Ho dormito fin'ora, sono le 19, i ragazzi dovrebbero tornare a momenti, mi ha detto Peter che stasera a cena ci sarà Giulia, che palle; ora sono in salotto, ho deciso che resterò in pigiama, non ho intenzione di farmi bella per lei, mentre mi annoio su tik tok entrano i ragazzi dalla porta <siamo tornati!> dice Diego entrando in salotto, lo saluto con un cenno della testa <che hai? stai bene?> mi dice avvicinandosi, annuisco e mi appoggio alla sua spalla, per essere coccolata un po'. Sono le 20 e Giulia è appena arrivata a casa, ha salutato tutti i ragazzi con un bacio sulla guancia, ci ha provato anche con me ma l'ho scostata malamente, ora sono seduta a tavola, stiamo aspettando le pizze mentre gli altri parlano allegramente tra di loro, io ho la testa appoggiata sul tavolo, il malditesta diventa sempre più forte <stai seduta composta> mi dice Tancredi <ma non mi sento bene tank> dico tirandomi su e guardandolo, mi ignora e continua a parlare con quella, lo guardo scioccata e mi rimetto nella posizione di prima, poco dopo suona il fattorino delle pizze, Diego si offre di andare a prenderle, torna subito dopo, iniziamo a mangiare; sto parlando con Peter nel mentre, mi trovo troppo bene con lui, è così gentile, <vai a prendere l'acqua per Giulia> mi dice Tancredi ad un certo punto, tutti gli altri smettono di parlare e mi guardano, sanno già che sto per scoppiare <scusa? > chiedo spalancando gli occhi <alzati e prendi l'acqua per Giulia> ripete <ma che cazzo vuoi? alzati te a prenderla, può alzarsi anche lei altrimenti, non muore se si prende da sola l'acqua> dico <mi sa che non hai capito, non ti ho proposto di farlo, alza il tuo culo da quella cazzo di sedia e prendi l'acqua> faccio lunghi respiri per calmarmi <la prendo io> dice Peter intervenendo <vai in camera tua> mi dice Tancredi <cosa!? perché!?> dico sconvolta <perché ho deciso così, non voglio sentirti dire una parola, muoviti> mi alzo di scatto, prendo la sedia e la sbatto violentemente contro il pavimento, faccio lo stesso con la porta di camera mia.

Decido di guardare un film su Netflix visto che sono appena le 22, ma a metà sono costretta ad interromperlo, la testa mi fa malissimo, decido di andare in cucina per prendere un aspirina <hey, che ci fai qui?> mi dice Gian <ho malditesta da stamattina, non c'è la faccio più> dico abbracciandolo, mi prende in braccio e decide di misurarmi la febbre, poco dopo il termometro vibra <non hai la febbre, prendi un aspirina> mi dice passandomi un bicchiere, ingoio il contenuto e sbadiglio <posso restare qui?> dico facendo gli occhi dolci <non riesco ad addormentarmi> aggiungo <e va bene> dice Gian, sorrido e mi siedo tra lui e Diego, mi sento così protetta in mezzo ai miei due fratelloni, sorrido e mi addormento al settimo cielo.