capitolo 15

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🗓giovedì 1 ottobre
🏠 casa q4
ore 15

Victoria pov's
Abbiamo appena finito di mangiare, oggi non ho potuto vedere Lory fuori scuola perché i ragazzi mi sono venuti a prendere, mi manca già; sto per andare in salotto quando la voce di Diego mi ferma <lavi te i piatti questa settimana> <no> dico seria <è un'ordine, muoviti> lo guardo negli occhi per pochi istanti e poi corro verso camera mia, sto per aprire la porta quando sento una mano afferrarmi da dietro, cado per terra e sbatto il ginocchio destro <aia> dico a bassa voce, tiro su lo sguardo e trovo Diego rosso in volto con la mandibola serrata, mi fa paura, mi alzo piano piano e mi ritrovo davanti a lui <vai a lavare i piatti, non voglio sentire una parola CHIARO!?> dice urlando l'ultima parola, sobbalzo per lo spavento e mi avvio verso la cucina con lui dietro di me.

Ho appena finito di lavare i piatti, Diego è stato tutto il tempo a controllarmi, sono arrivati da poco Edo, Ros, Cecia e Zoe, non ho potuto salutarli perché ovviamente Diego me lo ha impedito <posso andare a salutare gli altri ora!?> dico <si, poi vai a prendere i compiti, ti aspetto qui> raggiungo velocemente i ragazzi <hey bellezza!> mi dice Zoe, le sorrido e la abbraccio <ho saputo che sei in punizione, poi voglio sapere il perché> mi dice all'orecchio, annuisco e saluto anche gli altri <vai a fare i compiti> mi dice Tanche, lo guardo male e vado in camera mia per prendere i libri, arrivo velocemente in cucina, gli altri sono in salotto a divertirsi, che tristezza, Diego chiude la porta per non farmi distrarre <dammi il telefono> dice <scordatelo> dico seriamente, se vede la chat con Lory sono morta, <muoviti, mi sto incazzando> <no, non te lo do, non rompere diè> <MUOVITI> dice urlando, gli altri arrivano immediatamente in cucina <oh che è successo!?> dice Gian <vuole prendermi il telefono, ma non ho fatto nulla ora> dico difendendomi <voglio prendertelo per non farti distrarre durante i compiti e poi non devo dare spiegazioni a te, se ti dico di darmelo devi obbedire> <no...> dico a bassa voce <te lo tengo io va bene?> mi chiede Gian capendo la situazione, annuisco e glielo consegno <perfetto, apri il libro> dice Diego.

Sono le 18 e ho appena finito i compiti, ci ho messo un'infinità perché a Diego non andava bene nulla <posso riavere il telefono?> chiedo a Gian <si, tieni> dice porgendomelo, lo afferro e noto più di cento messaggi da parte di Lory, gli scrivo di stare tranquillo e che l'avrei chiamato appena ci sarei riuscita <vuoi giocare con noi alla play?> mi chiedono Cecia e Zoe sorridendo <certo!> dico felice <non puoi giocare, sei in punizione> mi dice Tancredi sbuffo e mi siedo per terra, non posso fare nulla <rega ma quindi vi fermate qua per cena?> chiede vale <io e Ros non possiamo> <io e Zoe si> dice cecia <dobbiamo andare a fare la spesa perché non abbiamo nulla da mangiare, chi viene con me? > <io Gian, vengo iooooo> dico urlando <non urlare cazzo> dice vale <vengo anche io amore> dice Marta, Gian le sorride <va bene, vieni con noi allora, vai a prepararti velocemente che è già tardi> annuisco e corro in camera, mi faccio una coda alta e metto del fondotinta, indosso una tuta rossa della Nike con felpa abbinata e delle air force 1 bianche <sono pronta> dico entrando in salotto <perfetto andiamo> saliamo in macchina, diretti verso il supermercato.

Siamo appena entrati dentro al negozio <non allontanarti da noi> <guarda che non ho due anni eh> <non mi importa, seguici> alzo gli occhi al cielo e annuisco annoiata, iniziano a prendere roba di cui non mi interessa nulla, sono uscita solo per svagarmi un po', decido di andare a farmi un giro da sola, tanto conosco il negozio, inizio a girare annoiata per le corsie finché non mi squilla il telefono, è Gian.

Chiamata tra Victoria e Gianmarco
<dove cazzo sei!?> mi dice quasi urlando
<nello stesso negozio in cui siete voi> dico tranquillamente
<vieni immediatamente alle casse, muoviti!> chiudo la chiamata senza rispondergli e mi avvio piano piano alle casse, intravedo il ciuffo rosa di Gian e mi avvicino a loro <in macchina sono cazzi tuoi> mi dice, abbasso lo sguardo e inizio a muovere le mani tra di loro per l'ansia, paghiamo velocemente e ci avviamo verso il nostro mezzo, quando sto per salire Gian mi chiama <vieni qua> mi dice con sguardo impassibile, nego spaventata <va bene, allora vengo io> indietreggio piano piano, mi blocca mettendomi le mani sulle spalle <cosa ti avevo detto!?> <di non allontanarmi> dico quasi piangendo <perfetto> mi gira e mi tira uno schiaffo sul sedere, sobbalzo per lo spavento e scoppio a piangere come una bambina <sali in macchina> non me lo faccio ripetere due volte e corro dentro. Siamo appena arrivati a casa, ho paura, saliamo in ascensore e ho lo sguardo di Gian puntato addosso, spero che non voglia farmi ancora male, appena si aprono le porte mi avvio verso la porta di casa e attendo che Marta la apra con le chiavi, entro per ultima e mi dirigo in camera ancora piangendo, mi cambio con calma e mi strucco, cerco di darmi un contegno ma non riesco, vado in bagno per sciacquarmi il volto, appena mi sono calmata esco e torno in camera, mi sdraio nel letto e indosso le airpods provando ad addormentarmi finché non sento qualcuno toccarmi la spalla, mi giro e trovo Vale <c'è Gian di là che è incazzato, cos'è successo?> mi dice sedendosi difianco a me <eravamo al supermercato e sono andata a fare un giro per le corsie da sola> dico ricominciando a singhiozzare <perché stai piangendo? di solito te ne freghi quando ti sgridiamo> <non mi aspettavo che mi facesse male> <lo so, ma ha fatto bene, non devi comportarti male, devi ascoltare quello che ti diciamo> sbuffo e mi sdraio nel letto, non ho bisogno di lui che mi fa la morale <vai a chiedergli scusa> <ma non ho fatto nulla vale anzi deve chiedere lui scusa a me> <dai non comportarti così baby> mi dice facendomi il solletico, scoppio a ridere e inzio a dimenarmi <va bene, va beneeeee> <perfetto> dice ridendo anche lui <mi porti in braccio però? > chiedo facendo gli occhi dolci <va bene, andiamo peste>.

Arriviamo in salotto e trovo i ragazzi seduti a parlare tra di loro, le ragazze sono in cucina, scendo dalle braccia di Vale e mi posiziono davanti a loro, tossico per attirare la loro attenzione <scusami..> dico rivolta verso Gian, lo vedo guardarmi con sguardo severo <non permetterti più a disobbedire perché quello che ti ho fatto oggi sarà una carezza in confronto, capito?> annuisco spaventata, subito dopo mi abbraccia, ricambio subito mettendo la testa nell'incavo del suo collo, e passiamo la serata così, tra coccole e risate.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~spazio me🦋
spero che il capitolo vi sia piaciuto, ci saranno tanti colpi di scena presto, mettete una stellina se vi va, buona serata💘

we are foreverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora