capitolo 49

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domenica
10 a.m
chillhouse

scusatemi per la lunga attesa ma ho dovuto scegliere cosa sarebbe successo nel capitolo.

volevo dirvi che ho in mente una nuova storia da scrivere sempre dello stesso genere ma con personaggi differenti, che ne pensate?.

il capitolo non è corretto ed è più lungo del solito.

raggiungiamo 60 stelline per un nuovo capitolo.

Victoria pov's.
è passata una settimana da quando siamo tornati dalle vacanze, purtroppo abbiamo dovuto riprendere la nostra vita, noi siamo tornati a scuola mentre i più grandi a lavoro.

Qui a casa la situazione non è bella, i gemelli sono stati isolati del tutto dal resto della famiglia, Tancredi e diego non hanno ammesso che stessero con noi nemmeno per un istante, durante i pasti sono costretti a mangiare in cucina mentre il resto del giorno restano chiusi in camera perché non possono fare nient'altro.

ovviamente questo cambiamento ha avuto ripercussioni su tutta la famiglia, io ho litigato con Gian, non ci parliamo da un paio di giorni, ovviamente per colpa di Marta, con vale invece la situazione non è cambiata di una virgola, mentre tanc e diego hanno litigato con il resto dei ragazzi, insomma, sta succedendo un casino.

<che palle> sbuffai alzandomi dal letto, ieri sera ero andata a dormire presto.

mi misi a controllare un po' il telefono, con Lori la situazione andava abbastanza bene, non ci vedevamo da tantissimo ma almeno non litigavamo, sapevo che i ragazzi non mi avrebbero permesso di vederlo per ora.

dopo circa un quarto d'ora mi alzai dal letto andando nel mio bagno, mi feci una doccia veloce e mi preparai, mi feci una coda alta e indossai una camicia a quadri rossi e neri con dei jeans del medesimo colore e delle air Force one.

mentre aspettavo l'ascensore vidi i gemelli venirmi incontro, erano entrambi diversi; Luca era sempre attento al suo look, mentre ora sembrava un pazzo, aveva i capelli che gli cadevano davanti agli occhi e delle occhiaie da fare paura ad un vampiro; mentre Davi aveva leggermente sotto agli zigomi i segni del pianto (quelli rossi per intenderci, non so come si chiamano), insomma, nessuno dei due aveva una bella cera.

appena furono vicino a me non dissi nulla, ci guardammo negli occhi per pochi istanti per poi abbracciarci.

mi erano mancati.

<mi siete mancati> dissi poggiando la testa sul petto di Davi.

<anche tu ci sei mancata> mi rispose Luca sorridendomi e aprendo la porta dell'ascensore.

per il resto del viaggio nessuno disse nulla, ci bastava il silenzio per capire che nessuno di noi stava bene.

arrivammo in sala da pranzo trovando già tutti i ragazzi seduti per la colazione.

appena mi vide, tanc mi fece segno di sedermi vicino a lui, avevo ricominciato a non mangiare, non per avere attenzioni o cose simili, ma la tensione che c'era in casa mi portava a questo.

i gemelli invece senza dire una parola andarono in cucina.

<posso stare con loro?> chiesi a tancredi, mi avrebbe aiutato molto.

<no> mi disse bevendo un sorso del suo solito caffè amaro.

<dai, non faccio nulla di male> gli dissi, non avevo davvero intenzioni di fare nulla, avevo solo bisogno di compagnia.

<ho detto di no, smettila> mi disse guardandomi con la coda dell'occhio.

<che palle!> dissi tirando la mia brioche per terra, tanto non l'avrei mangiata.

we are foreverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora