capitolo 53

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ciao raga!! ho controllato i vostri voti riguardo il capitolo precedente e ha vinto la scelta in cui Victoria dovrà parlare con Valerio. Spero che il capitolo vi piaccia, Buona notte . Scusate eventuali errori ma è la prima volta che scrivo un capitolo al computer ahah. raggiungiamo 75 stelline per un nuovo capitolo.

domenica
13 p.m
Chillhouse

Tancredi pov's.   
ci eravamo appena seduti a tavola per pranzare, era stata una settimana molto stressante. 
Avevamo avuto molte riunioni in agenzia per cercare di trovare una casa in cui poter stare, visto che tra un mese scadrà il contratto dell'attuale casa in cui viviamo.                                                               
Il rapporto tra i gemelli e Vicky sembra essersi congelato, non si sono rivolti la parola nemmeno per sbaglio, se non per insultarsi e litigare; per fortuna siamo riusciti ad intervenire in tempo tutte le volte, altrimenti si sarebbero picchiati.

Mia sorella continuava a mangiare poco e nulla, l'avevo già avvisata del fatto che se non fosse tornata a mangiare normalmente l'avrei messa sotto regime, letteralmente, non potevo accettare quello che stava facendo.                                                                                                        Le avevo sequestrato il telefono ed ogni dispositivo elettronico che avesse a disposizione, durante i pasti la facevo sedere attaccata a me e le impedivo di alzarsi se non finiva tutto quello che aveva nel piatto, ovviamente anche i ragazzi concordavano con me.   

Diego mi aveva anche riferito che stava soffrendo per Valerio, dopo averci riflettuto, in effetti, avevo notato che il rapporto tra i due era cambiato completamente.

Venni risvegliato dai miei pensieri grazie a mia sorella, che con la sua solita grazia, aveva dato un calcio alla sedia, facendomi sobbalzare.

la guardai mentre era distratta ad osservare fuori dalla finestra, era diversa, aveva perso come minimo cinque kili, aveva la faccia sciupata ed era sempre stanca, mi ero trattenuto più volte dal suonargliele per questo, mi faceva rabbia vederla così.

Appena fummo tutti seduti a tavola, arrivò, come al solito, il nostro cuoco Francesco a portarci quello che aveva cucinato.

Appena lasciò il piatto di pasta al sugo davanti a mia sorella, la vidi fare un'espressione schifata, allontanò un po' il piatto, ma non troppo, sapeva che mi sarei incazzato.

Teneva lo sguardo basso, si stava girando i pollici per tenersi occupata, sapevo che non era una cosa bella quello che stava passando.

Dopo poco vidi Diego alzarsi dal tavolo per versare della Coca-Cola nel bicchiere di mia sorella.

<grazie Diè> lo ringraziò sorridendo.

<figurati principessa> le rispose facendole una carezza e ritornando al suo posto. Sapevo che anche per lui era difficile vederla così, mi aveva sorpreso però, le era stato accanto dal primo momento e non le aveva sbroccato contro nemmeno una volta, sapeva essere dolce quando voleva.

<mangia qualcosa dai> le dissi sorridendole, avevamo quasi tutti finito di pranzare mentre lei aveva solo giocato con la pasta che aveva nel piatto spostandola con la forchetta.

Negò subito, bevve però un po' di Coca Cola, il che mi diede un minimo di sollievo, almeno conteneva un po' di zuccheri.

<sai come sono i patti, devi mangiare tutto quello che hai nel piatto> le dissi, ero gentile e disponibile per tutto, però dovevo avere il pugno duro, altrimenti non mi avrebbe preso sul serio.

<ma-ma...> provò subito a cercare una scusa per uscire da quella situazione ma venne interrotta da Diego.

<appena finisci di mangiare andiamo in camera mia, ok?> le chiese cercando un compromesso, ero contrario al suo modo di fare, non dovevamo scendere noi a patti.

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