capitolo 9✨

3.2K 67 9
                                    

🗓️ sabato
🏠 casa q4
16 p.m

Victoria pov's
Oggi non ho avuto scuola e quindi ho preso questa giornata per rilassarmi, mi sono svegliata alle 10, ho fatto un bel bagno rilassante e una maschera ai capelli, mi sono fatta la ceretta e mi sono presa un po' cura di me stessa visto che non lo facevo da un po'.

Poi ho mangiato con i ragazzi, durante il pranzo Gian ci ha detto che stasera dovremmo andare in un ristorante per conoscere Agnese, la sorellina di Marta, mi è crollato il mondo addosso.

(tutte le cose brutte che dirò sui personaggi della storia non le penso davvero peace✌🏻)

Sono rimasta malissimo quando Gian ce lo ha detto, pensavo che oggi fosse una giornata da passare tra di noi, tra la nostra famiglia, perché si, ormai loro sono la mia famiglia, ma a quanto pare a lui non interessa.
È da martedì che non parlo con Gian, sono sempre più delusa da lui, è sempre dietro a quella stronza della sua ragazza; prima mi stava simpatica ma ora no, mi ha portato via il mio Gian, il mio fratellone, gliela farò pagare prima o poi.

Ora sono le 16 e sono nella mia stanza, alle 20 dobbiamo essere al ristorante che dista circa trenta minuti da casa nostra, vorrei restare a casa a farmi gli affari miei ma ovviamente non posso, i ragazzi mi obbligherebbero ad andare.

Sono persa nei miei pensieri quando bussano alla porta della mia stanza e senza aspettare il mio consenso entrano Tancredi e Diego.

io <avanti, ah no siete già dentro> dico con fare ironico.

tanche <dobbiamo parlarti> dice prendendo la sedia della mia scrivania e sedendosi di fronte a me, Diego si accomoda affianco a me.

io <facciamo veloce però che vorrei dormire e non ho tempo da perdere>

tanche <lo so che fai la stronza perché sei incazzata con Gian e non mi interessa, sono affari vostri, basta che alla cena tu non faccia cazzate>

io <non sono affari nostri, anche voi vi siete lamentati del fatto che Gian non ci calcola più, ma ovviamente non dite nulla perché non avete il coraggio; mi sembra giusto; stasera vi farò passare la peggiore serata della vostra vita, sappiatelo> dico incrociando le gambe, mi sto incazzando.

die <baby non fare cose di cui potresti pentirti> mi dice facendomi l'occhiolino, non capisco se è una minaccia o no.

tanche <ascoltami bene, mi sono proprio rotto il cazzo delle tue sceneggiate da bambina, prova a fare casino alla cena e vedrai> mi dice alzandosi in piedi e dirigendosi verso la porta con Diego.

io <sei uno stronzo, dovevo restare a Roma con la mamma> dico sul punto di piangere.

Tancredi si volta avvicinandosi a me con passi svelti, sono fregata; indietreggio piano piano fin quando la mia schiena  aderisce contro al muro, non ho più una via di fuga, non mi resta che pregare.

Tanche <mi hai rotto il cazzo, te l'ho sempre detto di non mancarmi di rispetto> mi dice con voce roca.

Abbasso la testa iniziando a tremare leggermente, mi ha sempre fatto paura quando è arrabbiato.

Diego guarda la scena in silenzio con gli occhi spalancati.

Tancredi è proprio davanti a me, è furioso, ho paura di sapere quello che voglia farmi; mentre ho lo sguardo perso nel vuoto vedo la sua mano alzarsi, pronta per colpirmi, sbarro gli occhi e inizio a piangere, vedo Diego correre a bloccare la mano di mio fratello che si stava avvicinando pericolosamente alla mia faccia, chiudo gli occhi attendendo l'impatto sulla mia guancia sinistra che non arriva, apro gli occhi e vedo il braccio di Tancredi bloccato da Diego.

Inizia a mancarmi il respiro, corro fuori dalla stanza e mi dirigo in salotto con le lacrime che mi offuscano la vista, noto Vale sul divano che appena mi vede piangere si alza e mi prende il braccio, iniziando a cullarmi per la stanza, appena mi vede calma si siede iniziando a parlarmi.

vale <principessa, perché piangevi?>

mi faccio forza e gli racconto <tanche voleva picchiarmi ma Diego l'ha fermato, mi sono spaventata> vedo vale farsi serio

<e perché voleva farlo?> nego con la testa non volendo parlarne.

Diego pov's.
Sono in camera di Vicky con Tancredi e sono incazzato nero.

io <ma ti rendi conto di quello che hai fatto o no cazzo!?> dico alzando la voce.

tanche <non fare tanto la mamma protettiva diè, è mia sorella, la conosco, capisce solo così, se lo sarebbe meritato>

Non reggendo più tiro uno schiaffo sulla guancia destra di Tancredi che rimane sconvolto, poco dopo sento la porta dietro di noi spalancarsi violentemente, mi giro e trovo Vale, ora sono guai.

vale <testa di cazzo! è venuta da me piangendo, non riusciva a respirare, te ne rendi conto?> dice avanzando verso Tancredi.

<pensi che con uno schiaffo avresti risolto la situazione?> aggiunge alzando sempre di più la voce.

Vale continua ad avvicinarsi a lui tirandogli uno schiaffo sulla guancia sinistra talmente forte che appare immediatamente la sua mano, lo blocco  portandolo fuori dalla stanza, rientro e trovo Tancredi seduto sul letto mentre si massaggia le guance precedentemente colpite.

<esci per favore> mi dice, annuisco ed esco.

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
spazio me🦋
heyy, come state? domani uscirà il continuo di questo capitolo, mettete una stellina se vi è piaciuto, buonanotte💘

we are foreverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora