capitolo 10✨

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🗓️ sabato
🏠 casa q4
ore 17

Tancredi pov's
Ho appena detto a Diego di lasciarmi solo, ho la faccia che mi va a fuoco per gli schiaffi ricevuti, mi sento un po' in colpa per come ho trattato Vicky, ma non doveva sfidarmi; non le chiederò scusa, non riesco a farlo con nessuno, spero solo che stasera vada tutto bene.

Diego pov's
Sono in salotto insieme agli altri, manca solo Tancredi che è in camera di Vicky, la situazione non è migliorata rispetto a prima, c'è Vale seduto sul divano con la mia piccolina piangente sulle gambe, spero almeno che Tancredi le chieda scusa.

Valerio pov's
Sono seduto sul divano con la mia principessa sulle gambe, sta continuando a piangere ininterrottamente, dopo parlerò con Tancredi, non può trattarla così.

Sono già le 17, dobbiamo prepararci per stasera anche se vorrei restare a casa a coccolare vicky <come stai baby?>
le chiedo.

Alza la testa e mi guarda, sembra una bimba, ha gli occhi gonfi e le guance rosse <così così> mi risponde.

Le sorrido <dobbiamo prepararci per la serata, mi aiuti a scegliere i vestiti da mettermi?> le chiedo, almeno si distrae un po', annuisce e si alza, la prendo per mano andando verso camera mia.

Appena arrivati la faccio sedere sul letto e chiudo la porta, le do un bacio sulla guancia e le asciugo le lacrime <non piangere, sei bellissima quando sorridi> la vedo arrossire e rido.

Vado verso l'armadio e inizio ad uscire un po' di vestiti, Vittoria sceglie una maglia nera della Jordan, dei jeans e delle Jordan rosse, <baby io devo andare a farmi una doccia veloce, se vuoi puoi aspettarmi qua> nega con la testa.

<vado in camera a prepararmi, così poi stiamo insieme>
Sorrido e la abbraccio, poco dopo vado in bagno per lavarmi.

Victoria pov's
Sono distrutta, vorrei sparire in momenti come questi, Tancredi stava per picchiarmi, solo a pensarci mi sale una tristezza incontrollata, vado in salotto da Diego e lo abbraccio, mi prende in braccio e si siede su una sedia.

<devo andare in camera per vestirmi, ma non voglio stare da sola con lui> dico, ho un po' paura

<vengo con te, non preoccuparti> dice sorridendomi.

Arriviamo davanti alla mia camera e apro la porta, lo trovo lì, davanti a me che mi fissa, mi avvio verso il mio armadio e mi faccio consigliare da diè cosa mettere, optiamo per una giacca di jeans e dei pantaloni uguali, una canotta bianca, e delle Dr Martens.

<devo cambiarmi> dico guardando Diego che si volta verso Tancredi

<vai in camera mia se vuoi> annuisce e si dirige fuori con Diego dietro, lo ringrazio e inzio a vestirmi.

Sono le 18.20, siamo tutti in salotto ad aspettare Tanche, arriva subito dopo vestito con una camicia nera e dei jeans blu, sta benissimo, ha ancora un po' le guance rosse, saliamo sul van, Gian guida, Tanche è seduto difianco a lui, e noi altri siamo dietro.

Arriviamo al ristorante, è un posto molto carino, prendo per mano Vale ed entro insieme agli altri, ad accoglierci è un cameriere che ci mostra il nostro tavolo, sono seduta difianco a Diego e Vale, difronte ho Lele e Peter. Dieci minuti dopo arriva Marta assieme alla sorella, tutti si alzano per salutarle tranne io.

Gian notandolo mi da un pizzicotto sul braccio facendomi alzare, lo guardo male e mi giro verso Marta e Agnese, la prima mi saluta con un bacio sulla guancia, mi ha lasciato il rossetto addosso, Agnese invece mi saluta con un ciao troppo acuto per i miei gusti, non la calcolo e mi siedo al mio posto, prendo un fazzoletto e mi tolgo il rossetto di quella vipera dalla mia guancia con faccia schifata, Vale ridacchia mentre Diego mi guarda serio <smetti di fare la stupida> lo ignoro e mi giro verso Valerio, mi appoggio alla sua spalla e chiudo gli occhi, sperando di sparire da questa situazione di merda, lui mi accarezza i capelli.

Poco dopo arrivano i nostri piatti, io, Lele e Peter, abbiamo ordinato la pizza, mentre gli altri un primo piatto.
La cena sta procedendo bene, siamo al dolce, decido di prendere un tiramisù da dividere con Vale.

Mentre attendiamo i nostri ordini Agnese dice <devo andare in bagno...>

Gian si gira verso di me <ti può accompagnare Vittoria>.

Lo guardo incazzata <non se ne parla>.

Insiste <dai, ci mettete poco tanto>
respiro lentamente per calmare la rabbia, Vale lo nota e mi stringe la mano <no> aggiungo.

<ma io devo andare in bagno> ripete quella bambina di merda (come ho già detto, non penso le cose che dico sui personaggi peace💘).

Gian dice <accompagnala!>

Ormai incazzata nera rispondo <non rompermi il cazzo, può accompagnarla quella invece di rompere la minchia a me>.

Gian mi lancia un' occhiata assassina <non preoccuparti amore, la accompagno io> dice Marta, poco dopo si alzano e vanno al bagno.

Mentre non ci sono Gian si alza e mi dice <sei un ingrata, a casa ne riparliamo e non permetterti più a comportarti così>.

Lo guardo male e faccio finta di nulla.

<e rispondimi quando ti parlo> aggiunge.

<non parlo con le persone di merda> dico fiera.

Gian sbatte una mano sul tavolo facendo voltare le persone vicine e si risiede.

Diego mi guarda male <smettila di fare la cogliona, ti prenderei io a schiaffi ora> abbasso la testa e lo lascio perdere, che giornata di merda.

Siamo in macchina diretti verso casa, sono le 23.45, sono seduta in braccio a Vale, sono triste, è l'unico che mi capisce, Diego fa tanto il dolce ma poi mi tratta di merda, sono incazzata anche con lui.

Arriviamo a casa dieci minuti dopo, sto per andare in camera mia ma Gian mi precede <vai in salotto> mi dice serio.

Mi avvio molto lentamente con Vale difianco, mi siedo sul divano vicino a lui, poco dopo arrivano tutti i ragazzi in salotto, Gian si mette in piedi difronte a me.

<ora mi spieghi perché ti sei comportata di merda a cena> nego con la testa e lo guardo con rabbia, non reggerò ancora per molto.

<non farmi incazzare, dillo> nego ancora.

<muoviti, mi sto incazzando!> sbuffo, voglio andare in camera.

<parla CAZZO!> urla davanti alla mia faccia, inzio a tremare.

Vale se ne accorge e mi prende in braccio <non urlare cazzo, la spaventi> dice a Gian.

<ero arrabbiata...> dico dopo un po'.

<per cosa?> mi domanda, alzo le spalle; stropicciandomi gli occhi, sono stanchissima.

<puoi andare a letto, buonanotte> mi dice lasciandomi sorpresa, non pensavo di cavarmela così facilmente, saluto solo Lele e Peter con un bacio sulla guancia e vado in camera con Vale.

Arrivo in camera e mi metto una maglia di lele come pigiama, è molto carina, <dormi con me?> chiedo a Valerio.

<non lo so baby, ho paura che tanche si incazzi> dice con faccia triste.

<tanche non può rompermi il cazzo> dico seria.

<che caratterino> dice ridacchiando, arrossisco.

Ci sdraiamo nel letto, metto la testa sul petto di vale e mi addormento così, cullata dal suo battito.

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