capitolo 26

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raggiungiamo 15 stelline per un nuovo capitolo!❤️ grazie per tutto il supporto che mi state dando, buona lettura.

🗓️ giovedì 5 novembre
🏠 casa q4
9 a.m

Tancredi pov's
Vengo svegliato da rumori provenienti in cucina, provo a riprendere sonno fallendo miseramente, mentre Gian difianco a me sta dormendo tranquillamente, mi limito a guardalo per pochi attimi; subito dopo scosto le coperte e metto i piedi sul freddo pavimento, indosso le mie ciabatte e mi dirigo con molta calma in bagno, appena entrato chiudo la porta a chiave in modo che nessuno entri e mi avvicino allo specchio, ho ancora i segni della festa di sabato sera...

decido di non darci peso e di fare una doccia veloce, proprio mentre sono sotto il getto d'acqua calda mi tornano in mente alcuni momenti della festa.

*INIZIO FLASHBACK*
Ero ubriaco, dopo aver bevuto l'ennesimo bicchiere di qualche alcolico strano mi sono indirizzato con le gambe tremolanti alla ricerca di qualcuno, la festa si era spostata all'interno della casa per colpa della forte pioggia.

<finalmente ti ho trovato, è da un'ora che ti cerco, entriamo dentro che sta diluviando qui> dice Lele avvicinandosi preoccupato a me e poggiando un braccio attorno alle mie spalle per impedirmi di cadere, senza rispondere faccio quello che mi è stato detto entrando in casa poco dopo.

<finalmente l'hai trovato, ho preparato dei vestiti nel bagno di sopra, se avete bisogno di qualcosa chiamatemi> dice Edo parlando con Lele che annuisce sorridendo; le scale sembrano infinite, le gambe mi traballano e lo stomaco sembra stia per esplodere per il troppo alcol ingerito <l-lele non c'è l-la faccio> dico tenendo lo sguardo fisso sulle scale, Lele mi guarda e si avvicina a me, subito dopo mi ritrovo in braccio a lui, tengo le mani strette intorno al suo collo per paura di cadere <non preoccuparti, ora ti porto in bagno così ti cambi e ti riprendi> dice con la sua solita calma <mh mh> dico annuendo, il sonno sta iniziando a farsi sentire; finalmente arriviamo davanti al bagno, scendo dalle braccia di lele e apro la porta <vieni c-con me?> dico puntando I miei occhi nei suoi, annuisce e chiude la porta alle sue spalle.

<riesci a cambiarti?> dice sedendosi sul bordo della vasca; annuisco e mi sfilo la camicia lasciando la mia pelle scoperta, mi volto per prendere la felpa e la indosso velocemente, faccio la stessa cosa con i miei jeans indossando dei pantaloni neri molto semplici, mi lavo la faccia per riprendermi e mi guardo allo specchio.

<guarda che capelli> dico vedendo il mio riflesso nello specchio, e toccandoli con faccia schifata <faccio io> dice Lele ridacchiando e avvicinandosi a me, inizia a sistemarmi i capelli con calma sorridendo ogni tanto, iniziamo a canticchiare una canzone nel mentre <grazie per avermi aiutato> dico abbassando lo sguardo sentendomi in colpa, per fortuna l'effetto dell'alcol è già spartito.

<hey, non preoccuparti, lo sai che farei di tutto per te> dice smettendo di sistemarmi i capelli e guardandomi, alzo lo sguardo che alterno tra le sue labbra e i suoi occhi, ho sempre avuto un debole per lele, ci siamo baciati varie volte, ma sta volta sento un'emozione diversa.

Faccio un passo verso di lui avvicinandomi lentamente, lo vedo sorridere e toccarsi il ciuffo di capelli neri come la pece, decido di prendere il comando della situazione prendendolo per la giacca di jeans e spingendolo contro il lavandino facendolo appoggiare, senza dargli nemmeno il tempo di rispondere faccio congiungere le nostre labbra, all'inizio rimane sorpreso, ma ricambia il bacio subito dopo, gli chiedo l'accesso che mi concede facendo inziare a far danzare le nostre lingue al ritmo dei nostri cuori.
La situazione diventa sempre più eccitante, ci stacchiamo per mancanza di fiato e mi sfilo la felpa, lasciando il mio petto nudo sotto i suoi occhi curiosi, sorride e inizia a toccare con le dita i vari tatuaggi incisi nel mio corpo, scende con le dita fino ad arrivare all'elastico della mia tuta, mentre inizia a lasciarmi vari baci sul collo, butto la testa all'indietro mentre con le mani stringo i capelli di Lele.

<oh rega ma che state a fa? siete la dentro da un'ora, dobbiamo andare> dice Gian sbattendo insistentemente contro la porta, ci stacchiamo subito e ci ricomponiamo, apriamo la porta il prima possibile per non destare sospetti <mi stava aiutando, rilassati> dico infastidito, ha interrotto il momento migliore; mi guarda male e continua a camminare.
*FINE FLASHBACK*

Devo assolutamente parlare con Lele per chiarire questa situazione, provo un sentimento maggiore rispetto all'amicizia, spero che sia così anche per lui...

spero che questo capitolo vi sia piaciuto, buona lettura e buona notte❤️





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