capitolo 51

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domenica
13 p.m
chillhouse

ciao a tutti! come state? ecco a voi il continuo del nuovo capitolo, spero vi piaccia, fatemi sapere se vorreste vedere qualcosa in particolare così potrò accontentarvi.

il capitolo non è corretto, raggiungiamo 65 stelline per un nuovo capitolo❤️

Victoria pov's.
ero appena stata punita da Gian, mi ero sdraiata sul divano per riprendermi, volevo tranquillizzarmi almeno un minimo.

avevo sentito dire dai ragazzi in sala da pranzo che era arrivata Jennifer, ma chi era?

così, presa dalla curiosità, mi avviai verso la sala da pranzo, sentii tante voci provenienti dalla stanza.

feci il mio ingresso nella sala attirando l'attenzione di tutti, ridacchiai leggermente in imbarazzo e mi avvicinai a mio fratello.

<lei è Jennifer> mi disse presentandomi una ragazzina alta più o meno come me, con lunghi capelli biondi e un fisico molto allenato.

<piacere> disse sorridendomi e allungando la mano verso di me.

<ciao> le dissi facendo un lieve sorriso e sttingendole la mano.

stavolta volevo avere un rapporto diverso, magari di amicizia, perché visto che lavorava nella stessa agenzia dei ragazzi ero sicura che sarebbe stata spesso a casa nostra, e io avevo proprio bisogno di un'amica.

vidi tancredi sorridere, lo guardai negli occhi e sorrisi a mia volta.

<Jenny viè che te faccio fa il tour della casa> disse Valerio prendendo Jennyfer per mano e portandola in giro per la villa.

sentii lo stomaco stringersi, vedere Vale dare attenzioni ad altre ragazze mi faceva un po' soffrire, infondo ero stata io la sua preferita per mesi, mentre ora invece non ero più nulla.

sbuffai passandomi una mano sulla faccia, avevo bisogno di capire.

così salii in camera mia.

appena entrata chiusi la porta a chiave, sedendomi poco dopo per terra.

il sedere mi faceva male, ma non era niente in confronto alle altre volte, così non ne feci una tragedia.

misi la testa in mezzo alle gambe nella speranza di far passare il dolorosissimo malditesta che mi era venuto, erano sempre più frequenti purtroppo.

sospirai alzandomi in piedi, ma un giramento di testa mi fece cadere di nuovo con il sedere per terra.

<cazzo che male> dissi alzandomi in piedi con cautela e dando poco dopo un calcio alla scrivania.

mi strofinai il sedere per far calmare il dolore anche se sapevo che non sarebbe servito a molto.

toc toc

sentii qualcuno bussare alla porta della mia stanza, così aprii immediatamente.

Mi trovai davanti Diego, così senza dirgli nulla mi sedetti sul letto, avevo paura di cadere di nuovo.

<che hai?> mi chiese chiudendosi la porta alle spalle e sedendosi vicino a me.

<malditesta, poi sono caduta e mi sono fatta male> gli dissi, avevo bisogno di attenzioni, e sapevo che me le avrebbe date senza problemi.

<come hai fatto a cadere?> mi chiese guardandomi perplesso.

<ero seduta per terra, poi mi sono alzata e sono caduta perché ho avuto un giramento di testa> gli spiegai socchiudendo gli occhi, la luce del sole mi dava fastidio.

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